Stagno Da Stagno era stata sollevata la questione, da Stagno arriva la replica. A porre alla pubblica attenzione il problema era stato il circolo PD della frazione, che aveva denunciato: a Stagno furti, danneggiamenti, aggressioni, senza tetto. Il Partito Democratico stagnino aveva sollevato anche la questione dei nomadi: “Non vorremmo apparire razzisti ma vedere a tutte le ore della giornata e anche della notte zingari oramai non più nomadi che girano a piedi, con camioncini e furgoni per il paese, oppure che oziano nei bar a giocare alle macchinette mangiasoldi…”, così aveva messo nero su bianco il segretario di circolo, Giovanni Biasci. Non è passato che un giorno ed ecco arrivare la replica di Rifondazione Comunista, che per bocca del suo segretario Alberto Benedetti attacca lamentando, fra le altre cose, come la denuncia non provenga da un comune cittadino, ma da chi amministra il Comune, la Provincia e il Paese tutto, a livello nazionale e come nella lettera non si proponga nessuna “ricetta”.

 

«Qualche settimana fa in una nostra replica al PD – così Benedetti – avevamo sostenuto ed evidenziato la loro incapacità politica di replicare e dopo qualche giorno, a rafforzare la nostra convinzione, ecco la lettera aperta del Circolo PD di Stagno a sindaco e comandante dei Carabinieri di Stagno. Probabilmente una lettera aperta che se letta anonimamente chiunque attribuirebbe o ad un qualsiasi cittadino che provato dalla situazione, decide di scrivere a chi tiene in mano le redini del territorio, e fin qui non ci sarebbe nulla di scandaloso. Ma la questione cambia se tale lettera viene scritta da chi da sempre amministra il nostro Comune, amministra la Provincia, ante riforma e dopo riforma, è al governo della Regione e governa questo disperato Paese da oramai quasi quattro anni con svariati Governi».

 

«Per come la vediamo noi, anche se la lettera tocca questioni serie ed importantissime, non compaiono mai né ricette atte al superamento di queste problematiche, né suggerimenti o riflessioni mature e serie di una forza politica che amministra il territorio e non solo. Ci saremmo aspettati un contributo di carattere politico, su temi di cui tutti si lamentano, ma su cui nessuno ha il coraggio di esprimersi chiaramente, se non come fa comodo, e siccome oggi si sa che denigrare “il diverso” prendersela con lui è di gran moda, allora anche un partito come il PD di Stagno si adegua e va dietro alla massa populista. Nessuna riflessione politica sulla delicatezza dei temi trattati e denunciati, né tanto meno nessuna ricetta, nessun contributo al superamento nell’interesse generale di tutti, comprese le categorie di persone denunciate, che possa migliorare la vita per tutti. Niente, nulla di tutto questo,  allora noi non ci stiamo: troppo facile da parte di chi ha responsabilità sociali di una certa rilevanza, lavarsi così le mani sulle teste di uomini e donne che vivono situazioni a limite».

 

«Apprendiamo dalla stampa locale sorprendenti dichiarazioni, sempre in forza PD, che se si prefiggono assunzioni a Guasticce si fanno appelli affinché le assunzioni siano tutte in quella frazione, si denunciano situazioni scomode su Stagno, facendo finta di essere altro, rispetto a chi ci governa, insomma viene sfoggiata una visione a macchia di leopardo e incapace di guardare al complessivo e alla comunità intera, da chi governa un Comune di soli 17.000 abitanti… e questo a nostro avviso è una grave mancanza politica. Per nostra natura politica poi diffidiamo da chi scrive o sostiene la frase, “non sono razzista ma…” per esperienza il seguito di essa contiene sempre questioni razziali o xenofobe di cui non condividiamo nulla».

 

«Sul nostro territorio e non solo urgono risposte a situazione sempre più a rischio e sempre più fragili, come al problema dell’ospitalità umana di migranti e rifugiati, una politica sociale che dopo tanto tempo torni a porsi il problema serio della casa, sotto tutti i suoi molteplici aspetti, da chi non ce l’ha, a chi l’ha persa, fino a chi rischia di perderla perché non lavora. Porsi seriamente il problema  che sul nostro territorio ci sono persone che vivono in baracche o alloggi assemblati con materiali di fortuna, che per noi non ingenerano rischi di “igene pubblica”, ma rischiano tutti i giorni di morire per le cause dovute al forte freddo».

 

«Dopo l’approvazione del bilancio comunale, il PD si è vantato di non aver aumentato la pressione fiscale per il terzo anno consecutivo e aver lasciato invariata la somma destinata alle politiche sociali del comune. Forse dopo aver ottenuto l’accordo sul problema piscine e aver fatto una attenta riflessione dal punto di vista politico, economico e sociale, la direzione da intraprendere sarebbe dovuta essere un’altra. Siamo convinti che oggi sarebbe stato il momento giusto per incrementare quella spesa sociale accompagnata da una più concreta politica di pianificazione in più per domani e per i prossimi anni».

 

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