Collesalvetti Solleciti di pagamento per la TARI inviati ad alcuni cittadini, nonostante questi avessero già pagato l’importo della tassa sui rifiuti. La segnalazione è stata fatta da alcuni residenti a Collenews, che ha verificato e approfondito la notizia chiedendo chiarimenti all’assessore al bilancio, Andrea Crespolini.
Crespolini, che ha verificato assieme all’Ufficio Tributi del Comune, spiega che gli avvisi di pagamento emessi sono stati circa 900, di cui il 3% hanno ad oggetto versamenti effettuati con errori fatti o direttamente dai contribuenti o causati da errore di digitazione da parte dell’impiegato delle banche o delle poste sui pagamenti fatti con F24. Due, appunto le tipologie di errori che sono state riscontrate.
Codice Comune errato, anzitutto. In questo caso, l’impiegato di banca o di ufficio postale ha digitato in modo errato il codice Comune (ad esempio C689 anziché C869). Così, l’importo del tributo era stato effettivamente versato, ma all’ente sbagliato e dunque, nel caso specifico, non al Comune di Collesalvetti. Pertanto, occorre attendere la modifica della delega bancaria o postale per l’errore del proprio impiegato. Per i versamenti fatti agli altri Comuni per errore del contribuente sono già partite dal Municipio colligiano le richieste per il riversamento.
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Codice tributo errato è l’altra tipologia di errore. In questo caso al Comune il tributo arriva, ma sotto voci differenti ed è per questa ragione che scatta automaticamente l’invio dell’accertamento, non figurando appunto come pagamento TARI. Dal Municipio garantiscono però che la percentuale di errore è assolutamente fisiologica e in linea con gli anni passati.
Il cittadino che paga non ha possibilità di verificare se la banca o la posta hanno digitato tutti i campi correttamente. L’errore dell’impiegato è dunque risolvibile verificando con l’Ufficio Tributi la quietanza dell’F24, che nel caso un cittadino abbia perso può richiederne copia iN banca o alla posta.
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