Sara Paoli, candidata al Consiglio di Frazione di Vicarello

Sara Paoli, candidata al Consiglio di Frazione di Vicarello

Mortaiolo Il rinnovo dei consigli di frazione in programma il 13 dicembre si sta avvicinando. Le varie assemblee di paese potrebbero vedere volti nuovi. È il caso di Sara Paoli, mortaiolese, in corsa per l’organo collegiale di Vicarello. Nata 26 anni fa, la ragazza è laureanda presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze, ha compiuto qualche lavoro e ha svolto per un anno il servizio civile presso la Misericordia di Vicarello.

 

Paoli, con quale associazione si candida?

«Io mi candido con il Circolo Arci “I Maggio” di Mortaiolo. Lo faccio soprattutto per rappresentare la mia località e risolvere i problemi che ci sono. Già negli anni passati qualcuno di questa associazione aveva manifestato l’idea di presentarsi alle elezioni per il Consiglio di Frazione di Vicarello, ma la cosa non era andata in porto».

 

Perché intende presentarsi a queste elezioni?

«A livello personale, mi candido perché amo Vicarello e, quindi, mi piace prendere parte attivamente alla sua vita sociale e politica. In più, auspico una maggiore partecipazione da parte dell’intera cittadinanza. Ho voglia di organizzare eventi, sapere cosa succede e tentare di risolvere i problemi esistenti».

 

A suo parere, cosa non va e cosa c’è quindi da mgliorare a Vicarello e Mortaiolo?

«Ci sono molte cose che non vanno. Però, io credo che il problema di fondo nasca più dalle persone che dalle cose: se non cambiano gli individui, non possiamo risolvere i problemi. A mio giudizio, Vicarello è un paese che ha paura di cambiare, come forse l’Italia in generale. Dando uno sguardo alle due località, mi piacerebbe che venisse migliorata la strada che porta da Vicarello a Mortaiolo e che venisse steso un nuovo asfalto per permettere alle persone di passeggiare, anche se qualcosa è stato fatto con la piantumazione degli alberi lungo la carreggiata. Infine, vorrei che venissero creati parchi o, comunque, dei punti verdi a disposizione delle famiglie».