COLLESALVETTI — Settanta opere inedite, riemerse dopo decenni di silenzio, restituiscono un capitolo rimasto nell’ombra della storia dell’arte italiana. Giovedì 23 ottobre alle 17.00, alla Pinacoteca Comunale “Carlo Servolini” di Collesalvetti, si inaugura la mostra “Alberto Calza Bini pittore e architetto tra Roma e Livorno. Lo spirito dell’arte classica, la tentazione del Liberty, la sfida del Divisionismo”, promossa dal Comune di Collesalvetti e curata da Francesca Cagianelli, con il contributo della Fondazione Livorno.

L’esposizione, visitabile fino al 19 marzo 2026, restituisce al pubblico la figura complessa di Alberto Calza Bini, noto soprattutto come architetto e urbanista, ma protagonista, nei primi decenni del Novecento, anche di un’intensa stagione pittorica e incisoria. I dipinti e le acqueforti in mostra, provenienti dalla Raccolta Calza Bini, documentano il periodo che va dagli anni di formazione al Regio Istituto d’Arte di Roma fino ai soggiorni livornesi, dove l’artista sviluppa una personale visione del paesaggio marino e urbano.

Al centro del percorso, suddiviso in quattro sezioni tematiche, si colloca Il Fosso Reale (1908), vero caposaldo divisionista e icona della mostra. Le vedute portuali e marine, attraversate dalla luce abbacinante del Tirreno, testimoniano la forza prospettica dello sguardo dell’artista-architetto, capace di dilatare l’orizzonte oltre i confini della città.

Accanto alla produzione pittorica, la rassegna restituisce il clima culturale della Livorno dei primi del ’900: l’incontro con il circolo del Caffè Bardi, la collaborazione con le Fornaci di San Lorenzo, l’attenzione per il Liberty e la Secessione, ma anche le prime esperienze architettoniche locali, dal Villino Paoletti all’Istituto Santo Spirito.

Il Comitato Scientifico riunisce figure di primo piano del panorama accademico e culturale, tra cui Francesca Cagianelli, Flavia Matitti, Dario Matteoni, Alessandro Merlo, Simone e Vieri Quilici, insieme agli eredi dell’artista. La mostra è accompagnata da un ampio catalogo edito da Silvana Editoriale, con saggi che ripercorrono le tappe della carriera pittorica, incisoria e architettonica di Calza Bini e della moglie Irene Gilli, pittrice e acquafortista.

La mostra sarà visitabile il giovedì, sabato e domenica dalle 15.30 alle 18.30, con ingresso gratuito. Sono previste visite guidate su prenotazione per piccoli gruppi (tel. 0586 980227 – 980174 / 392 6025703; pinacoteca@comune.collesalvetti.li.it).