Guasticce Giuliana Dei, Consigliere di Frazione di Guasticce e iscritta alla Lega Nord parla della sua esperienza nel Consiglio, insediatosi ormai da quasi un anno, ma anche delle problematiche del traffico in paese, dell’Area Servizi, delle sue aspettative sul futuro della frazione e della “convivenza” con gli esponenti locali del Centrosinistra. Nella fattispecie, la Dei lancia un appello al futuro Sindaco affinché si impegni a far sì che la Ditta Albizzati assuma gente del posto.
Signora Dei, lei è iscritta alla Lega Nord. Qual’ è la sua posizione quale rappresentante di un partito del Centrodestra, in un contesto politico come Guasticce, nel quale l’indirizzo politico è di segno decisamente opposto?
«Diciamo che gli abitanti di Guasticce sono persone intelligenti, nel senso che non stanno a guardare cosa faccio io o cosa fanno altri. Chiaramente qualche “occhiataccia” c’è, ma questo fa un po’ parte del contesto. Tutto sommato però me la cavo abbastanza bene poichè io ho le mie idee e i rappresentanti del Centrosinistra hanno le loro. A volte convergono altre volte no».
Da quanto tempo fa parte del Consiglio di Frazione?
«Da quando ci siamo insediati nel maggio del 2013 conseguentemente alla disgregazione del precedente Consiglio. Comunque non penso che, con le Amministrative alle porte, dureremo ancora a lungo….»
Per quale motivo si è candidata per il Consiglio di Frazione?
«Per farmi un pochino di esperienza, perché un conto è seguire i Consigli Comunali, dove si parla m0lto di politica nazionale e generale e un conto è discutere tra il “popolo” in assemblea dei problemi della Frazione e anche perché potrebbe essere un “trampolino di lancio” anche se il nostro organo non è molto incisivo dal punto di vista decisionale poiché il massimo che possiamo fare è – diciamo – dare dei consigli all’ Amministrazione Comunale».
Quali sono gli obiettivi raggiunti dal Consiglio, dei quali è rimasta maggiormente soddisfatta?
«Abbiamo mandato alcune missive in comune però fino ad ora, se devo essere sincera, di tutto quello che abbiamo proposto soprattutto per quanto riguarda il traffico dei mezzi pesanti nel centro del paese, non abbiamo visto ancora niente. Anche per quanto riguarda la famosa Area Servizi e tutte le varie cose annesse abbiamo visto poco nonostante tutta l’attenzione che gli abbiamo dato. Il nostro Presidente ha persino organizzato un question time sulla vicenda. Mi riferisco all’interrogazione di un nostro consigliere riguardo a quei fanghi e a quei mucchi di terra presenti nel terreno sul quale l’area servizi dovrà nascere».
In conclusione, quali sono le sue aspettative per questi ultimi mesi di mandato?
«Nel mio piccolo mi piacerebbe che qualche cittadino venga ascoltato, perché ci sono lamentele da parte di alcuni abitanti del paese che si vedono le proprie case leggermente lesionate dal traffico dei mezzi pesanti che molto spesso disattendono la limitazione del peso massimo di 7,5 tonnellate stabilito per circolare all’ interno del paese. Spero quindi che si riesca a far intensificare i controlli e a far ascoltare chiunque richieda ausilio all’interno della Frazione. Mi piacerebbe che nessuno “puntasse i fucili addosso” a chiunque si fermi 5 minuti a comprare le sigarette, il pane o quant’altro lasciando il veicolo in sosta sulla via principale, poiché i problemi relativi al traffico sono causati, come ho già detto prima, dai mezzi pesanti che con il loro passaggio creano quasi delle “mini scosse di terremoto” che hanno già provocato dei danni a varie abitazioni in paese. Lancio infine un appello al Sindaco che verrà chiedendo che si impegni affinché la ditta Albizzati si impegni ad assumere gente del posto, poiché è un bene che degli imprenditori vengano ad investire nella zona, ma è anche vero il territorio che ospita vorrebbe anche vedersi ricompensato in una certa maniera dell’ospitalità offerta».

Gentile Signora, molte sono le cose della Sua intervista che condivido, il traffico ed altro; mi permetta di rilevare che il progetto della ditta Albizzati è stato approvato dal Consiglio del quale Lei fa parte, non ho il minimo dubbio che il nostro Sindaco chiederà impegni alla Ditta ma non mi risultano piani d’impresa nè piani industriali tali da far prevedere un valore aggiunto occupazionale sull’area a servizi, nasceranno solo capannoni buoni solo da dare come garanzia alle banche, un investimento immobiliare punto e basta. In quanto alla possibilità di attrazione bisogna ricordare che a Collesalvetti e nel Comune ci sono miglia di m2 di capannoni desolatamente vuoti (non per colpa dell’Amministrazione), i Capannoni di Guasticce serviranno solo a far uscire definitivamente una Ditta di logistica dal Centro Intermodale (indovini quale)liberandola da affitti considerati esosi ma nessun posto di lavoro. Non è secondario ricordare che la messa in sicurezza dell’area è impegno prioritario negli strumenti urbanistici del Comune ma di questo nella discussione del Consiglio di cui Ella fa parte, non sembra esserci traccia. Cordialmente
Gentile sig. Paolo, sono del parere, e ci tengo a sottolinearlo, parere personalissimo, che con l’imprenditore che intende investire cifre considerevoli in un territorio, si dovrebbe tenere un atteggiamento molto meno ostile di quello che – mi perdoni se lo rilevo – traspare dal suo scritto.
Il progetto ha avuto, nel Consiglio di Frazione, una risposta quasi all’unanimità positiva, e da questo possiamo dedurre che la sottoscritta non è stata la sola ad essere favorevole, nonostante tutti i “distinguo”.
Sul perché della futura realizzazione dei capannoni, sembra e noto con piacere che Lei è molto informato.
Ma mi permetta di farLe notare una cosa: se lo scopo cementizio fosse anche come lei sostiene, e cioè pura speculazione edilizia, questo non impedirebbe al nostro Comune, dato che ha tutti gli strumenti a disposizione, di farsi valere in sede contrattuale e nelle sedi opportune, ma non credo proprio che questo programma, se fosse reale e riconosciuto, sia considerato un illecito.
La messa in sicurezza dell’area è sempre stata oggetto prioritario negli incontri del CDF, – a nessuno piace andare sott’acqua, mi creda – con tanto di interventi di professionisti più che qualificati ad esaminare la questione, e mi risulta e mi corregga se sbaglio, la realizzazione del famoso “colatore est” è in simbiosi con la prima posa del primo mattone.
Non giova a nessuno allestire processi preventivi, ma sarebbe utile cercare insieme, noi e l’amministrazione comunale, di permettere all’imprenditore di lavorare con serenità e di far si che anche un solo posto di lavoro sia riservato alla frazione. Volere è potere!
La ringrazio della condivisione sugli altri problemi relativi al traffico pesante che attraversa Guasticce e Le porgo cordiali saluti.
Giuliana Dei
Ma questo Paolo ha anche un cognome?…e poi…si legga i verbali del CdF e veda se non abbiamo mai parlato della sicurezza dell’area…ma non sarà che invece legge troppi “Nembo Kid”.
Al sig. Del Corso (Pres del C.d.F. di guasticce) vorrei suggerire di verificare ciò che dice anzichè ricorre a discutibili battute che, dati gli argomenti, Le posso assicurare. sono fuori luogo. Infatti i verbali da esso ricordati, non sono mai stati visibili in tempi utili ed anzi, da una verifica presso il Comune, risultano protocollati tutti contemporaneamente nel mese di dicembre e non di volta in volta come previsto. Con tutto ciò, seppure in ritardo, i verbali sono stati letti ed in quello del 16 / 07 2013 si legge l’intervento dell’Ing. Borsacchi ( Dirigente dei Fiumi e Fossi di Pisa) nel quale il quale ” obbietta subito il percorso del colatore Est……..Suggerisce che la prima cosa da fare è quella di un progetto idraulico complessivo redatto dall’Amministrazione Comunale……L’Ing. Borsacchi porta per esempio l’area industriale di Pisa, le bonifiche idrauliche soo state effettuate prima di dar corso ad altri lavori sul territorio……” E’ un suggerimento di buon senso che anzichè confidare sulla clemenza delle condizioni meteoriche, agisce per prevenire disastri. Una domanda sorge spontanea: perchè non si è seguita questa semplice indicazione peraltro già applicata virtuosamente in aree vicine? Signora Dei, apprezzo la sua volontà ed il suo impegno ma i posti di lavoro vanno cercati nella corretteza e nella tutela delle popolazioni residenti e non a qualunque costo. Non capisco il voler difendere a tutti i costi posizioni precostuite, anzichè aprirsi ad un confronto sereno, mi creda siamo tutti alla ricerca delle soluzioni migliori ma non vedo dove sia scritto che la bonifica delle aree parte in “simbiosi con la posa del primo mattone”; inoltre l’Amm. presieduta da Bacci negò (giustamente) la realizzazione dell’area a servizzi se prima non fosse stata effettuata l’intera bonifica dell’area di Guasticce (vedere Del. Cons.Com.) E’ troppo chiedere coerenza e soprattutto: cosa è cambiato?????
Gentile sig. Rossi, inizio nel risponderle da quella che sostiene essere una posizione precostituita.
Ciò che ai piani molto alti (vedere governo) i nostri politici ed amministratori non sanno fare, è usare il semplice buon senso che invece contraddistingue il comune cittadino alle prese tutti i giorni con problemi reali.
Certamente anche questa è una mia opinione, ma, come hanno fatto altre grosse aziende insediatesi nelle vicine province, il personale, poco o tanto non ha importanza, è stato selezionato con criteri territoriali.
Tutto questo per una sorta di: ” io ti do, tu mi dai “. Le costruzioni avranno un impatto paesaggistico notevole? Io imprenditore, per lenire il tutto e rendermi “digeribile” assumo ragazzi del posto.
Sono ingenua? Non parlo “politichese?” Può darsi, però se neanche si prova a fare simili richieste, poi non lamentiamoci se l’azienda fa orecchie da mercante.
Per quanto riguarda la Sua domanda sul dove sta scritto che la bonifica parte con la posa del primo mattone, la mia risposta è la seguente; da nessuna parte.
Ora, nei nostri incontri del CDF aperti al pubblico, troverei disdicevole presentarsi muniti di registratore come in uso quando un giornalista intervista qualcuno, ma è ciò che bisognerebbe fare, infatti dalla voce delle più che autorevoli parti, la litania è sempre stata la stessa: inizio delle costruzioni/ realizzazione del colatore est.
Ricordo che un imprenditore non è un ente benefico, anche a lui interessa il non finire allagato, in virtù del cospicuo dispendio di capitali. Si presume (o presumo io, per intenderci e mi assumo la responsabilità di quello che dico) che Comune e azienda abbiano raggiunto un accordo per il proseguimento dell’opera, anche eventualmente “derogando” (il virgolettato è d’obbligo) alle proprie prese di posizione. Faccio presente che non sarebbe sintomo di poco polso, ma di onestà intellettuale; nessuno vieta a chi dispone di somme da investire, di rivolgersi altrove se i lacci e lacciuoli amministrativi fossero troppo asfissianti.
Quest’ultimo per rispondere alla sua domanda: “cosa è cambiato?”
L’aspetto il 13 maggio alle 21,15 quando avremo la riunione del CdF, così potremo conoscerci e parlare di questo importante argomento di persona.
Sig. Del Corso, sono con una gamba ingessata e, purtroppo, temo di non poter essere presente, resto comunque a disposizione. Per quanto riguarda la Sig.ra Dei, registro che ha scritto tanto ma francamente non ho capito molto delle sue riflessioni: sicuramente per colpa mia. Io so che l’Amministrazione aveva deliberato che si sarebbe potuto realizzare l’area a servizzi solo dopo la bonifica idraulica, che ha fatto due multe alla ditta che sta realizzando il piazzale e che ora tutto procede “regolarmente” francamente a me sfugge qualche cosa. Per quanto riguarda la riflessione su eventuali assunzioni sul nostro territorio come non poter concordare?? Voglio comunque ricordare a Lei ed a quanti leggono che ci sono ancora quattro casi inrisolti di ex lavoratori della C.M.F. (tre abitanti di Collesalvetti) che attendono di essere ricollocati e che sono senza nessun ammortizzatore da sedici mesi.
Gentile Signora, immagino che Lei sia a conoscenza di piani di impresa e piani industriali a me (noi) sconosciuti, Le saro’ grato se vorra’condividere con me (noi) le Sue informazioni……magari il prossimo 13 maggio. Per quanto rigarda Nembo Kid si rimanda tutto al grande Toto’ nella celebre frase che terminava cosi’ “……………….SI INFORMI!”
Sig. Rossi, io scriverò anche tanto, ma almeno parlo chiaro, e dal mio scritto si evidenzia che sono favorevole al progetto, mentre non si capisce molto bene quale sia lo scopo suo e del sig. Paolo.
Non siete d’accordo? Potevate farvi valere nelle sedi opportune al momento opportuno, troppo facile ribellarsi al tutto a cose fatte.
Spero di essermi spiegata bene con queste poche righe, non vorrei mai, col mio scrivere troppo, mettere in difficoltà chi legge.
Cordiali saluti
Coerentemente lei e’ favorevole al progetto , altri, sia detto senza nessuna polemica, avendone tutto il diritto non sono daccordo. Tutto qui!
Finalmente è chiara! Vede, la questione non è essere o non essere favorevoli al progetto ma seguire le procedure alle quali sono sottoposti tutti i cittadini: è pretendere troppo questo? Pretendere che prima di rienpire con migliaia di mc di materiali e fare un mega piazzale, si fosse dato corso alle opere di bonifica così come era previsto, è pretendere troppo? Nel recente rischio alluvione a causa della piena dell’Arno e dello Scolmatore, siamo stati “graziati dalla” clemenza del mare che ha ricevuto: dobbiamo cercare di allontanare i rischi o dobbiamo darli per scontati in favore di procedimenti in “deroga” come li chama Lei? Per quanto il farsi valere nel momento e nelle sedi opportune, è stato fatto, come si vede, con un esito poco felice ma pochè è stato depositato un fascicolo alla Procura della Repubblica, potrbbe darsi che la cosa non sia ancora conclusa. Più di questo non si poteva fare.
Di scontato c’è solo il fatto che la messa in sicurezza dell’area avrebbe già dovuta essere completata a spese dell’amministrazione comunale e lei sa meglio di me perché questo non è avvenuto ( carenza di fondi? ) e si è aspettato l’aiuto di un privato per iniziare.
Come mai questa “guerra santa”, combattuta a colpi di fascicoli presentati alla Procura della Repubblica non è stata intrapresa nel recente passato contro il Comune, per costringerlo ad adempiere al proprio dovere? Mistero.
Qualsiasi ordine si può sovvertire se il risultato non cambia e un’azione non esclude l’altra: in parole povere, la pretesa di imporre all’azienda una “scaletta” dei modi e dei tempi, non spetta certo al singolo cittadino, che può anche avere interessi di parte, ma all’amministrazione comunale, che vigilerà nell’interesse della comunità.
Gent.ma Sig. Dei, la questione della bonifica non è demandata “all’aiuto” da parte del privato ma ad accordi che d’apprima prevedevano anche l’intervento della R.T. (prot. di intesa 1994) demandata poi a convenzioni con il privato che nel calcolo delle naturali convenienze doveva colcolare anche la bonifica come da delibera del Comune di Collesalvetti.
Quanto alla “guerra santa”, così come la chiama Lei, le confermo ( i documenti a disposizione di chi vuol capire lo dimostrano) che la questione è stata posta nelle sedi apposite ed evidentemente non ritenuta meritoria. Forse questo concetto semplice Le sembrerà impossibile ma è proprio così ed è per questo che si è dovuto ricorrere alla Procura anche se concordo con Lei che queste cose potrebbero essere risolte meglio e nell’interesse di tutti se si avesse più disponibilità a capire “le ragioni” degli altri.
Allora, sig. Rossi, fintanto che il Direttore di Collenews ci ospita e non si stufa, non sarò certo io a tirarmi indietro e non ho alcun problema a risponderLe.
Si è accorto che nella prima parte del suo scritto in pratica e con altre parole, giunge pari-pari alla mia conclusione?
Che si chiami “convenzione”, che si chiami “accordo tra le parti”, o che si chiami “io Comune non ho fondi e aspetto un finanziatore”, come vede il risultato non cambia.
L’inerzia ha spadroneggiato con la proprietà SPIL e avrebbe continuato allegramente la sua missione se non fosse intervenuto un aiuto esterno.
Quindi, alla luce di quanto detto e visto che l’alternativa è solo quella di finire sott’acqua quando piove un po’ di più, non sarebbe il caso di comportarsi da persone responsabili deponendo le “armi”?
Come possono “le ragioni” degli altri, – di cui non siamo a conoscenza e che invece andrebbero chiarite, onde evitare facili equivoci e fraintendimenti – , essere ritenute da Lei più importanti della sicurezza di un’intera frazione?
Ci rifletta.
Non accetto di passare per una persona irresponsabile che diventa responsabile deponendo le “armi”. Infatti non ho armi da deporre, ho solo tentato di dare spiegazioni, di far capire che gli atti amministrativi devono essere compiuti seguendo degli percorsi coerenti nel rispetto e nella tutela delle popolazioni amministrate. Non pretendo di avere ragioni più degli altri ma è proprio dal rispetto e dalla coerenza degli altri che si tutelano le popolazioni evitando semplificazioni che possono essere invece solo scorciatoie pericolose. Questo era l’intento delle mie riflessioni, evidentemente non ci sono riuscito e me ne dispiaccio.
Spiegazioni esaurienti, spiacente di dover puntualizzare, non ne ha date. Lei si è limitato, e questo Le fa onore, a citare leggi, decreti, atti amministrativi, protocolli di intesa, poi a contestare la procedura lavorativa dell’azienda e infine ad evocare in più di un’occasione la coerenza come una sorta di guida spirituale.
Direi che non ci siamo. Libero di procedere come vuole a colpi di carte bollate, però riesce ad immaginare chi saranno gli abitanti che subiranno sulla propria pelle il rallentamento dei lavori di bonifica da parte di un intervento della Magistratura?
Se non violo la Sua privacy, mi consente di chiederLe dove abita?
Anche qui libero di rispondere.
Se non coglie le spiegazioni attraverso la conoscenza degli atti amministrativi e la coerenza tra questi e le azioni conseguenti,francamente non so dove possa trovare le spiegazioni ai fatti, comunque questi sono fatti suoi. A Nugola da quaranta anni.
Comodo rispondere così, vero?!? “Leggiti gli atti amministrativi ed informati.”
Sig. Rossi, ho passato gli “anta” da diversi anni e so che quando non si vuol spiegare niente, è perché da spiegare non c’è un bel nulla.
Qui il vero scopo di questo ostracismo è prerogativa, presumo, di pochi eletti.
E’ verissimo, ha ragione, sono fatti miei. Miei e di un altro migliaio di persone.
Pretendo troppo se chiedo ad un abitante di una frazione senza problemi idro-geologici, di immedesimarsi nel nostro stato d’animo quando piove a catinelle?
Buona giornata.
Evidentemente quando non si hanno argomenti si spara nel mucchio: 1 A parte il fatto che documentarsi è un dovere da parte di chi intende occuparsi della cosa pubblica, il sottoscritto ha cercato di dare indicazioni su atti deliberati dalle amministrazioni in passato dei quali evidentemente non vuole tenene conto; 2 Se Lei non intende avvalersi delle informazioni/spiegazioni è un problema al quale non so come si possa oggettivamente rimediare ( della serie: le dico le cose e non ne tiene conto) 3 Credo che sia in forte contraddizione quando chiede di immedesimarmi negli abitanti di Guasticce, infatti mi sembra ovvio che se non mi fossi immedesimato nei problemi degli altri mi sarei risparmiato una corrispondenza che a questo punto ritengo inutile perchè: ” non c’è più sordo di chi non vuol sentire”.
Noto con rammarico che i suoi toni stanno assumendo note abbastanza sgradevoli, tipici di chi si arrampica sugli specchi.
E’ Sua convinzione che la sottoscritta non sia a conoscenza degli atti amministrativi e tratta velatamente da incompetenti chi da una diversa interpretazione degli stessi; in sostanza, la lettura che Lei dà è corretta e quella degli altri no.
Una filosofia di pensiero molto democratica, non c’è che dire! Chi si vuole occupare della cosa pubblica, anch’io Le faccio notare, dovrebbe evitare di parlare, come invece ha fatto Lei fino ad ora, in un “politichese” più adatto a blasonati politici di lungo corso che non a semplici Consiglieri di Frazione. Tanti paroloni, ma soluzioni zero. Se si tenessero i piedi per terra, ci si farebbe capire meglio.
” A buon intenditor, poche parole “.
N.b. Per quanto mi riguarda, questo dialogo finisce qui, contrariamente a quanto affermato in precedenza. Ringrazio tutta la redazione di Collenews ed in particolare il direttore Diego Vanni dell’ospitalità concessami.
Sig.ra Dei, la invito a rileggersi tutta la storia e non credo vi si trovino note “sgradevoli”: forse Lei non condivide le informazioni che ho cercato inutilmente di dare ma questa è altra cosa. Quanto alla conoscenza degli atti, non dubito che Lei li conosca ma dico solo che gli atti non si interpretano: si applicano !!! L’applicazione degli atti non ha nulla a che vedere con la democrazia, caso mai è la non applicazione che fa venire dubbi. Quanto al politichese, non mi sembra di aver usato termini incomprensibili: cosa propongo è semplice.1 Prima di fare il piazzale avrebbe dovuto essere realizzata la bonifica dell’area con conseguente realizzazione del colatore ( e a tale proposito si sono dette una serie di menzogne da parte dell’amministrazione). 2 Realizzazione dell’area a servizzi così come era previsto dal Piano strutturale e dal Regolamento Edilizio. Mi sembrano concetti semplici rispetto ai quali qualsiasi cittadino non dovrebbe aver nulla da eccepire. Cordiali saluti.