Guasticce Una giornata mite e soleggiata ha incorniciato, la settimana scorsa, la tradizionale fiera paesana. A distanza di una settimana è ancora vivo nei guasticciani il ricordo del tradizionale evento che ormai da decenni anima il paese.
Già di primo mattino, infatti, i residenti avevano iniziato a passeggiare e fare shopping fra i banchi degli ambulanti. Nel cuore di Guasticce le bancarelle di abbigliamento, borse, street food, dolciumi, ma anche giocattoli hanno affollato Via Grocco e Piazza Don Giovanni Valeri, offrendo ai partecipanti un’opportunità unica di socializzazione per godersi le ultime giornate di sole.
Come ogni anno, la fiera ha rappresentato non solo un’occasione per fare acquisti, ma soprattutto una possibilità di aggregazione e dialogo per i compaesani, per vivere la dimensione sociale di un evento che anima il paese da oltre settant’anni, suscitando la gioia di grandi e piccini. Infatti, la fiera si svolge ogni anno, per un giorno, il secondo martedì di ottobre.
In tempi che ormai sembrano incredibilmente lontani, la Fiera di Guasticce era un evento di dimensioni significativamente più ampie, punteggiando con numerose bancarelle il percorso da Via Don Sturzo, fino al piazzale della Chiesa. Per i bambini dell’epoca la fiera era una delle poche occasioni durante l’anno per accaparrarsi un balocco o un dolciume e quelle strade piene di colori, suoni e profumi invitanti, avevano tutto un altro fascino.
Tuttavia, mantenere viva una tradizione dalla storia così ricca e longeva oggi sembra una sfida per gli ambulanti e i residenti più affezionati, per i quali è inevitabile considerare il progressivo calo di presenze ed acquisti che da qualche anno sembra affliggere un evento prima atteso con tanta trepidazione. Oggi diviene quindi fondamentale chiedersi cosa sia possibile fare, anche come cittadini, perché questa occasione torni ad avere la stessa magia di un tempo e a svolgere il suo ruolo di evento-pilastro nella vita del paese, rafforzando il senso di appartenenza e la vitalità della comunità locale.
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