Guasticce 1° novembre. Il caldo anomalo di questi ultimi giorni rende difficile crederlo, ma stiamo per entrare nel penultimo mese dell’anno. Primo novembre, solennità di Ognissanti. Ma qual è il significato di questa ricorrenza religiosa? Lo riportiamo alla mente con le parole del parroco di Guasticce, Don Ramon Guidetti.
LA FESTA DI OGNISSANTI «La commemorazione di ognissanti – ha spiegato il sacerdote – è una festa antichissima, che rappresenta uno dei fondamenti della fede cristiana. I Santi sono coloro che sono nella gloria di Dio e che sono commemorati come un esempio di fede. Dobbiamo considerarli come “nostri concittadini” poiché, noi tutti abbiamo in comune con loro la fede in Gesù e nella Risurrezione. Commemoriamo i Santi anche perchè, questi ultimi sono coloro che intercedono e pregano per noi. Essi, però, non sono soltanto coloro che troviamo “annotati” nei vari giorni del nostro calendario, ma sono anche tutte le persone comuni che vivono la loro fede, magari anche soffrendo. Quindi, tecnicamente, chiunque può essere un santo. Unico passaggio obbligato per diventare tale è, però, il passaggio dalla morte, evento della vita cristiana commemorato per la successiva ricorrenza dei defunti».
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