Collesalvetti Si inaugura giovedì 30 gennaio 2020, ore 17:00, alla Pinacoteca Comunale “Carlo Servolini (Collesalvetti, Via Umberto I°, n. 63), la 1^ Puntata del Calendario culturaleItalia-Belgio 1900. La rivelazione dell’ignoto”, promosso dal Comune di Collesalvetti, ideato e curato da Francesca Cagianelli, in occasione della mostra “L’incanto di Medusa. Charles Doudelet, il più geniale interprete di Maeterlinck tra il Belgio e la Toscana” (fino al 12 marzo 2020, tutti i giovedì, ore 15.30-18,30).

A scandire l’intera durata della mostra le sette puntate messe in campo per illustrare gli orizzonti europei del variegato universo creativo di Charles Doudelet verteranno sulle problematiche del rapporto culturale tra l’Italia e il Belgio all’alba del XXI secolo, laddove artisti del calibro di Félicien Rops, James Ensor e Fernand Khnopff sbancheranno letteralmente sui palcoscenici delle più prestigiose esposizioni italiane, provocando una vera e propria epidemia artistica, fino ad essere battezzati da Vittorio Pica quali “campioni di un intelligente e raffinato cosmopolitismo”.

“Sarà quindi – si legge in una nota della stessa Pinacoteca – la presentazione del catalogo L’incanto di Medusa: Charles Doudelet, il più geniale interprete di Maeterlinck tra il Belgio e la Toscana, promosso dal Comune di Collesalvetti in collaborazione con Fondazione Livorno, a costituire la primissima occasione di celebrazione dell’importante mostra in corso alla Pinacoteca Comunale Carlo Servolini, grazie agli interventi di Adelio Antolini, sindaco del Comune di Collesalvetti; Mascia Vannozzi, assessore alla Cultura del Comune di Collesalvetti; Riccardo Vitti, presidente della Fondazione Livorno; Luciano Barsotti, presidente della Fondazione Livorno Arte e Cultura; Francesca Cagianelli, conservatrice della Pinacoteca Comunale Carlo Servolini“.

“Tale catalogo, infatti – si spiega ancore nella nota – frutto dell’ampliamento ragionato della monografia Charles Doudelet, pittore, incisore e critico d’arte. Dal “Leonardo” a “L’Eroica”, curata da Francesca Cagianelli nel 2009, pubblicata dall’editore Leo S. Olschki con il patrocinio dei Musées Royaux des Beaux-Arts de Belgique, costituisce ad oggi il più aggiornato e rilevante strumento bibliografico finora mai dedicato al maestro del Simbolismo belga. Il volume, vera e propria indagine monografica a tutto tondo dedicata all’artista belga, è impreziosito dalla prefazione firmata da Maurice Culot, architetto, urbanista e editore belga, presidente del Groupe International d’Architecture Arcas e presidente della Fondation pour l’Architecture, Bruxelles, che partecipa anche al Comitato Scientifico della mostra“.

Il saggio di Francesca Cagianelli – conclude la nota – dal titolo Il Simbolismo secondo Charles Doudelet. L’Isis d’une religion cryptique da Leonardo a Maeterlinck, salda per la prima volta con determinazione scientifica il destino belga con quello italiano di Charles Doudelet, confermando la necessità di riepilogare questa straordinaria personalità cosmopolita sotto il duplice auspicio della complessa stagione artistica relativa al rapporto Italia-Belgio“.

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