Vicarello Il drone del Consorzio Lamma vola sullo Scolmatore d’Arno. Sono le 13 del 18 novembre, dodici ore dopo la grande paura, dopo la lunga notte dell’Arno, quella che ha tenuto Pisa col fiato sospeso per il rischio di una nuova alluvione: evento che è stato scongiurato grazie al buon funzionamento e alla tenuta di tutto il sistema Arno. Fondamentale in questo è stato il ruolo giocato dallo Scolmatore che, insieme alla cassa di espansione della Roffia, ha salvato la città dall’esondazione”. È quanto si legge in una nota di resoconto della Regione Toscana.

“Alle ore 15 di domenica 17 novembre – prosegue la nota – quando l’onda di piena arriva a Pontedera, si abbattono le paratoie dell’opera di presa del canale Scolmatore, che è stato oggetto quest’anno della realizzazione della nuova foce armata a mare. Si riesce ad assorbire dal fiume una portata di circa 550 m3/sec così da limitare le portate idriche in arrivo a Pisa entro il limite dei 2.000 m3/sec, in grado di transitare in sicurezza nel tratto cittadino”.

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