Collesalvetti Io non rischio”, la campagna di comunicazione nazionale sulle buone pratiche di protezione civile, entra nel vivo della sua attività.

Da sabato 7 settembre – fanno sapere dalla Regione Toscana – sono partiti i fine settimana dedicati alla formazione dei comunicatori delle piazze. Il 7 e 8, il 14 e 15 e il 21 e 22 settembre sono stati i tre week end utili a preparare vari comunicatori che animeranno le piazze di “Io non Rischio” il 12 e 13 ottobre, fine settimana in cui in 57 piazze in altrettanti Comuni della Toscana si svolgerà la consueta iniziativa di sensibilizzazione e informazione della cittadinanza su come comportarsi per minimizzarne l’impatto su persone e cose derivanti da eventi calamitosi o rischi naturali.

Sui banchi della formazione – spiegano dalla Regione in una nota – circa 730 volontari di 86 associazioni diverse che per una giornata saranno preparati da 12 formatori toscani (3 della Misericordia, 5 Anpas, 1 Ana, 1 Croce Rossa Italiana, 1 Vab, 1 Emergens), selezionati in parte dal Dipartimento di Protezione Civile e in parte dalla Regione che hanno già avuto apposita specifica preparazione. La formazione dei prossimi week end si terrà in 16 aule, presso la sala operativa della Protezione Civile della Regione Toscana, presso la centrale operativa del 118 maxiemergenze di Pistoia, e nei locali messi a disposizione da alcune associazioni di volontariato. Le attività nelle aule saranno coordinate dal personale della Protezione Civile Regionale e del Dipartimento nazionale che si occuperà di verificarne lo svolgimento secondo il programma concordato”.

” È una macchina organizzativa complessa – ha commentato l’assessore Federica Fratoni – preparata nei mesi passati dal settore Protezione Civile Regionale con il supporto del Dipartimento nazionale, e che ora si attiva per definire al meglio tutto ciò che servirà per lo svolgimento della campagna. Lo scopo ultimo è proprio la corretta informazione che i cittadini devono avere a fronte di situazioni di rischio del territorio dove vivono e la conseguente consapevolezza dei comportamenti sicuri che devono essere posti in essere in una situazione di criticità, in modo da esercitare quella auto-protezione che rappresenta l’essenza stessa della attività di prevenzione che non è strutturale del sistema di protezione civile, ma è fondamentale”.

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