Stagno Collesalviamo l’Ambiente non digerisce l’intervento di abbattimento pini a Stagno programmato dal Comune di Collesalvetti, che ha peraltro recentemente ribadito la propria posizione (sostenendo che si tratta di un “intervento necessario e non rimandabile”), chiudendo all’eventualità di passi indietro.
“Vogliamo dirlo chiaro e forte: questo intervento sui pini di Stagno non ci piace, ultimo (speriamo) colpo di coda di una stagione amministrativa che poca o nessuna attenzione ha posto alle tematiche ambientali“, si legge in apertura di un comunicato stampa del comitato. “Non ci piace – prosegue la nota di Collesalviamo l’Ambiente – pur consapevoli della fondatezza delle preoccupazioni comunali. Lo sappiamo bene: le alberature a Pinus Pinea hanno criticità, costituiscono un problema per la sicurezza e il dissesto stradale, la scarsa o nulla manutenzione unita al probabile danneggiamento radicale per il passaggio di sottoservizi ne minano la stabilità, la vicinanza di una scuola ha fatto il resto. Nemmeno ci piace questo intervento “d’imperio” senza nessun coinvolgimento dei cittadini e delle loro associazioni“.
“NON CI PIACE. E ANCOR MENO L’OPERAZIONE SUCCESSIVA” “Non ci piace. Ma ancor meno ci convince la fase successiva, l’equazione insulsa 55 Pini tagliati 55 lecci piantati Pensiamo molto sommessamente – conclude la nota del comitato – ci sia bisogno di più impegno partendo dalla constatazione che nel nostro Comune non ci sono viali pubblici a lecci, che il leccio non è tipico dell’area planiziale del nostro Comune, ma piuttosto della zona collinare a macchia mediterranea, che il leccio non è presente a Stagno, se si escludono giardini privati o l’area boscata del parco, che a Stagno gli unici viali alberati presenti sono costituiti da platano o cipresso, che i viali con monocoltura leccio non risultano essere particolarmente attraenti (viale Carducci docet). Pensiamo ci sia bisogno di ripensare il progetto considerando il contesto urbano, la collocazione, privilegiando cromaticità delle essenze, privilegiando quelle essenze a rapido accrescimento e utili alleate contro l’inquinamento e le polveri sottili, un viale omogeneo ad altri presenti nella frazione. Forse sarebbe utile che paesaggisti, entomologi, urbanisti, naturalisti fornissero alla comunità un progetto unico, moderno e condiviso, anche considerando l’immediatezza di una scuola, una sorta di aula en plein air dove i bambini potessero seguire il lento scorrere delle stagioni e i cittadini godere degli odori, degli aromi delle diverse tipologie di piante, alberi che fornissero casa e rifugio a piccoli animali e agli insetti, alberi che annunciassero la primavera con il loro fiorire, che non interferissero sul benessere dei cittadini con il loro polline. Non ci può bastare, non ci deve bastare il fatto che il leccio costa relativamente poco ed è di facile manutenzione. Se questo sarà, se l’Amministrazione Comunale vorrà impegnarsi in questa direzione Collesalviamo l’ambiente darà il suo fattivo contributo“.
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