Guasticce Un vero successo. L’Orient Express a Guasticce è uno di quegli eventi che su un tranquillo Comune di campagna qual è il nostro capitano veramente di rado. E, come per tutte le rarità, la grande folla (la fila per entrare era lunghissima) non se l’è fatta scappare: nella sola giornata di oggi sono accorse almeno duemila persone a vedere lo storico treno passeggeri dalla Compagnie Internationale des Wagons-Lits (ben 13 carrozze) ospitato temporaneamente presso la ditta Mida, nella zona industriale del paese, per alcuni interventi di manutenzione.

A spiegare a Collenews.it ed ai suoi lettori in cosa consistano questi interventi è stato Loriano Salatti, contitolare dell’impresa, appositamente intervistato per voi da questa testata. «L’attività di manutenzione – spiega Salatti – ha riguardato sia la parte dei carrelli che quella degli impianti elettrici, ma sono state effettuate anche una pulitura e una lucidatura degli interni». «La commessa – ci spiega ancora il contitolare della Mida –  è arrivata a seguito di un accordo commerciale con MA Service, che a sua volta ha un accordo commerciale con la società proprietaria del treno». «Questa attività – conclude Salatti – mette in luce come su questo territorio vi sono maestranze professionalizzate in grado di fare certi tipi di lavori e come si possa fare sinergia imprenditoriale anche con realtà aziendali che non sono del territorio».

IL TRENO Le carrozze esternamente sono verniciate in blu scuro e vi si legge la scritta color oro: “Compagnie Internationale des wagons-lits et des grand express europeens”.

Tre le carrozze che hanno potuto visitare i presenti: il vagone letto, quello ristorante e quello bar. Il vagone letto si caratterizzava per un elegante arredamento con interni in legno e servizi igienici interni interni ad ogni singolo scompartimento. La carrozza del vagone letto fu costruita in Inghilterra nel 1929 e fu da subito agganciata a Le Train Bleu e, in modo alterno, al Rome Express. Nel 1937 fu poi trasferita sul Nord Express da Parigi a Riga. Fu collegata, inoltre, al Simplon Orient Express che al Lombardy Express. In seguito, nel 1971, fu trasferita sul Costa Vasca Express da Madrid a Santander.

Ma c’era anche il vagone ristorante con le cucine in cima alla carrozza. Per terra una moquette e in verticale non mancano delle decorazioni intarsiate. Ovviamente, presenti numerosi tavolinetti con abat jour e comode poltroncine. Ai finestrini, tendine in stoffa, mentre sopra dei porta-oggetti in  ottone. Sul soffitto de vagone degli eleganti ventilatori. Il vagone ristorante 4095 in origine era una carrozza adibita a cucina costruita a Birmingham nel 1927 nello stile dell’Étoile du Nord. Prima del suo restauro, realizzato con lo scopo di unirla al Venice Simplon Orient Express, è stata agganciata a diversi treni. Nel 1929 la carrozza 4095 è stata collegata al Cote d’Azur Pullman Express, un elegante treno partito da Parigi alla volta di Nizza e Mentone divenuto simbolo dei “ruggenti anni venti” proprio come il Train Bleu. Ma anche un altro vagone ristorante, il 4141, progettato per questo servizio da René Lalique, faceva parte di questo treno.

E ancora: l’elegantissimo vagone bar, che vede in cima alla carrozza una cartina politica d’Europa. All’interno, il classico bancone da bar e gli immancabili tavolinetti con abat-jour con comode poltroncine imbottite e divanetti. E, per allietare i passeggeri, un pianoforte a coda (per l’occasione dell’Open Day guasticciano appositamente suonato da un pianista). Nata inizialmente come vagone ristorante, la carrozza 3674 fu costruita in Francia nel 1931. Gli interni attuali sono stati progettati appositamente per il Venice Simplon Orient Express. Nel suo trascorso ci sono tratte di servizio nazionali durante l’invasione tedesca in Francia. Dopo la guerra fu collegato al Sud Express da Parigi a Irun sul confine spagnolo. Nel 1977 James Sherwood acquistò due degli originali vagoni letto all’asta di Sotheby a Monaco.

Per la realizzazione del Venice Simplon Orient Express tutti i vagoni citati sono stati riacquisiti in giro per l’Europa da proprietari privati: alcuni erano pezzi da museo, mentre altri abbandonati o trovati in giardini di abitazioni private.

Il sindaco Bacci sull’Orient Express

In questo giorno così significativo anche il sindaco Lorenzo Bacci ha voluto esser presente e far sentire pubblicamente la propria voce. «Mi sento – così il primo cittadino colligiano – di dover fin da ora fare dei ringraziamenti. Il primo, va alla Mida, l’azienda che ha sede a Guasticce e che ha conquistato la fiducia del management dell’Orient Express e delle ditte che si occupano del revamping delle carrozze, MA Service e Knorr-Bremse; è merito di Mida non solo aver ottenuto questa storica opportunità, ma anche avere già la certezza che sarà confermata nei prossimi anni. Ed è anche grazie alla Mida se il mio “stalkeraggio” per ottenere l’open day ha avuto esito positivo! Non era infatti scontato ottenere che venissero aperte le porte al pubblico per una lavorazione così particolare e delicata: ma ci siamo riusciti e già sappiamo che potremo ripetere la cosa l’anno prossimo!»

«Poi, un grande grazie a tutto lo staff comunale che ha collaborato a questo evento nei giorni scorsi e anche oggi: dalla Polizia Municipale al personale operaio, dall’Ufficio Lavori Pubblici all’Ufficio Ambiente fino alla Segreteria. Non è semplice per un Comune delle nostre dimensioni far fronte a quello che si è rivelato a tutti gli effetti un vero e proprio grande evento! Fondamentale in tal senso il prezioso contributo dei volontari della Pubblica Assistenza! Grazie poi a tutti i cittadini, residenti e non: ai tantissimi che sono riusciti a entrare in contatto con questa meraviglia in modo rispettoso e che sono usciti con gli occhi pieni di emozione e anche a chi, purtroppo, non ce l’ha fatta (a tal proposito ho già chiesto a Mida che in prospettiva, per l’anno prossimo, si valuti di ampliare l’evento pubblico su più giorni)».

diego.vanni@collenews.it

Twitter Vanni cronista 2

 

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