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FINANZIAMENTI ALLUVIONE 2017: IL COMUNE FA LA SUE PUNTUALIZZAZIONI GIURIDICHE SUI DUBBI DEI CITTADINI

FINANZIAMENTI ALLUVIONE 2017: IL COMUNE FA LA SUE PUNTUALIZZAZIONI GIURIDICHE SUI DUBBI DEI CITTADINI

Collesalvetti Numerosi quesiti e dubbi interpretativi erano sollevati dai cittadini in merito alla comunicazione inviata nei giorni scorsi rispetto alla concessione dei contributi a favore dei beneficiari e le modalità di finanziamento per danni da eventi calamitosi tramite gli istituti bancari (a seguito di convenzione stipulata tra la Cassa Depositi e Prestiti e l’Associazione Bancaria Italiana) e così il Comune di Collesalvetti ha ritenuto necessario fare alcune puntualizzazioni giuridiche.

“Il rapporto definito nelle procedure del Dipartimento di Protezione Civile – si legge in una nota del Municipio – è un finanziamento inteso come il classico credito al consumo, né come operazione ipotecaria o chirografaria nella quale, a fronte di un’erogazione del credito, il cliente restituisce il capitale erogato pagando un interesse pattuito ex ante (anche nella modalità di rimborso rateale mensile o trimestrale, ecc…). Nel caso del finanziamento per i fondi assegnati dalla Protezione Civile, non si ha un debito che il cliente deve rimborsare (perché i fondi ci sono già e sono quelli messi a disposizione con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 21 dicembre 2018). Quindi il cliente NON contrae di fatto un debito, ma è come se fosse titolare di un credito d’imposta“.

RUOLI E MODALITÀ Qual è quindi il ruolo della banca convenzionata? Quello – si legge ancora nella nota comunale – di creare un’operazione ponte: ovvero di rendere disponibile al cliente quella somma, ad esempio 5mila euro (che il Comune conferma mandando la PEC all’istituto di credito sottoscritta contemporaneamente dal beneficiario). Come fa la banca a creare questo castelletto di disponibilità di 5mila euro a Mario Rossi? Con le modalità standard della banca: registra il cliente, raccoglie la documentazione reddituale e fa un’istruttoria a tutti gli effetti come per un finanziamento standard. Una volta deliberata la somma, la banca è pronta per liquidare e avvisa il cliente. Il Comune invia il nulla osta a pagare ditte/fatture sempre tramite PEC, e la banca attinge dalla somma deliberata facendo partire i bonifici/pagamenti. La somma deliberata starà in piedi per tutta la durata necessaria al completamento lavori o a esaurimento soglia. È importante ribadire che non ci sono costi a carico dell’utente, né interessi o commissione di istruttoria anche ridotta“.

Gli uffici comunali – conclude la nota – restano comunque a disposizione per ogni chiarimento ed integrazione ai numeri 0586/980240 – 270 – 258. Invitiamo i cittadini a segnalare al Comune ogni comportamento degli Istituti Bancari che risulti difforme rispetto alla procedura oggetto di convenzione, che verrà immediatamente segnalato al Dipartimento nazionale di Protezione Civile e alle autorità bancarie”.

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