Stagno Non si ferma l’azione di contrasto dei Carabinieri contro i furti. Grazie ai servizi di controllo del territorio, predisposti dalla locale Compagnia, specificatamente orientati alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, “dopo l’arresto dei due ladri acrobati lo scorso fine settimana, questa mattina è stata la volta di un cittadino rumeno, 43enne, già noto alle Forze dell’Ordine, tratto in arresto in flagranza di furto aggravato“, si legge in un comunicato dell’Arma dei Carabinieri.
“Intorno alle 04.00 di oggi, sull’utenza “112” – si legge ancora nella nota stampa – è giunta una chiamata da parte di un autotrasportatore che segnalava la presenza sospetta di un uomo che si aggirava, nell’area retroportuale, tra alcuni tir ivi parcheggiati. Giunti sul posto, i Carabinieri della Stazione di Stagno individuavano e bloccavano il 43enne rumeno che aveva appena finito di asportare dal serbatoio di un camion 40 litri di gasolio, riversandoli in 2 taniche. L’uomo è stato dichiarato in arresto e portato in caserma in attesa della direttissima“.
“Già nello scorso mese di maggio i Carabinieri labronici – conclude la nota – avevano tratto in arresto un 43enne livornese e denunciato un cittadino albanese 37enne perché responsabili del furto di gasolio ai danni di una ditta operante sempre nella zona retroportuale. Come si ricorderà, intorno alle 22.00 del 3 maggio 2018 la Centrale Operativa del Comando Provinciale dei Carabinieri di Livorno veniva attivata da personale addetto alla vigilanza della suddetta ditta per la presenza di persone sospette all’interno di quel terminal. Immediatamente venivano inviate due pattuglie dell’Arma. I militari giunti sul posto, in effetti, trovavano due uomini che, dopo aver praticato un varco nella rete di recinzione, uno all’interno e l’altro all’esterno, erano intenti a trasportare delle taniche piene di gasolio per autotrazione, per poi caricarle su un’autovettura. Mentre il livornese, che si trovava all’interno del terminal, veniva bloccato dagli operanti, il cittadino albanese riusciva a dileguarsi e a far perdere le proprie tracce, venendo identificato e deferito in stato di libertà due giorni dopo“.
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