Parrana San Martino L’Eremo della Sambuca infiamma il dibattito politico colligiano e divide. A prendere posizione pubblicamente sono stati il sindaco di Collesalvetti Lorenzo Bacci (che con un post Facebook annuncia con entusiasmo la firma della concessione in comodato della struttura alla Parrocchia della Valle Benedetta) e la lettura, di segno diametralmente opposto, dell’associazione “Cittadini in Comune per Collesalvetti“, che correrà come lista civica alle prossime elezioni comunali.
IL POST FB DEL SINDACO BACCI “Nuova vita per l’Eremo della Sambuca“. Questo il titolo dato al post dal suo autore, il sindaco Bacci, che nel corpo del post stesso scrive: «Una firma importante quella che stamani ha definito la concessione in comodato dell’Eremo della Sambuca alla Parrocchia della Valle Benedetta, alla presenza del vescovo Simone Giusti, del Consorzio delle Colline Metallifere rappresentato dal sindaco di Massa Marittima Marcello Giuntini in qualità di gestore dei beni demaniali ricompresi nell’area, dei funzionari regionali settore agricoltura e, per il Comune di Collesalvetti, dell’assessore all’ambiente e al territorio, Riccardo Demi. Finalmente un passo che chiude un lungo periodo di abbandono della struttura e che ci auguriamo sia foriero di nuove possibilità di fruizione, nel solco dell’intesa che assieme a Regione Toscana, Comune di Livorno e Comune di Rosignano abbiamo siglato a maggio per il futuro delle nostre colline».
LA DURA CRITICA DI “CITTADINI IN COMUNE” Dura la critica a questa scelta ad opera dell’associazione “Cittadini in Comune per Collesalvetti“, che in un comunicato stampa scrive: «L’Eremo della Sambuca é stato affidato in comodato d’uso alla Parrocchia di San Giovanni Gualberto per un periodo della durata di 20 anni. Noi di Cittadini in Comune per Collesalvetti lo abbiamo saputo, come chiunque altro grazie ad un articolo di giornale a cose fatte e concluse. Cercare di riaprire un bene pubblico da anni chiuso è un intento certamente lodevole ma critichiamo fortemente la strada intrapresa dall’attuale Amministrazione, che comporta l’assegnazione della gestione ad un terzo per un periodo di tempo molto lungo, senza una programmazione ben definita e soprattutto senza aver coinvolto ed ascoltato i cittadini e le associazioni del territorio con un percorso di dialogo ed un concorso di idee che riteniamo assolutamente necessario. Ad esempio: la Facoltà di Botanica dell’Università di Pisa tempo fa aveva manifestato interesse verso la struttura e molti altri soggetti avrebbero sicuramente potuto contribuire. Sempre in tema di condivisione e partecipazione concludiamo con una domanda: qual è il parere del Consiglio Comunale sulla questione?».
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