Stagno Proseguono i lavori al cantiere per lo svincolo del cimitero a Stagno. Anche questa mattina i mezzi erano attivi per realizzare quello svincolo di collegamento fra l’Aurelia e la autostrada A12 che andrà a costituire una vera e propria variante al centro abitato di Stagno, con conseguente abbattimento di traffico e inquinamento nella frazione. A fine novembre – a quanto apprende Collenews – i lavori dovrebbero essere terminati.

Nei pressi del cimitero di Stagno dunque verrà realizzata una rotatoria, uno dei cui sbocchi sarà appunto quello di raccordo autostradale con l’A12. Si tratterà comunque di un tratto extra-pedaggio. Un’opera, questa, i cui lavori sono iniziati nell’autunno dell’anno scorso (previa bonifica bellica su tutta l’area) e che appunto dovrebbe vedere la conclusione entro l’anno in corso. Un’opera importante perché ad oggi dentro Stagno transita tutto il traffico che si muove fra Livorno e Pisa. Da fine anno, salvo scelte incomprensibili, non sarà più così: si potrà bypassare la frazione imboccando lo svincolo ed uscirvi per chi proviene dall’altro lato.

«Quest’opera – spiega il sindaco Lorenzo Bacciavvicinerà sensibilmente le due città, infatti ad oggi chi transita dentro Stagno può perderci anche una decina di minuti per il traffico che trova, mentre in questo modo le cose non staranno più in questi termini. Non ci dovrebbero essere più ingorghi.

RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA CIMITERO Questo cantiere si chiuderà non solamente con la realizzazione dello svincolo autostradale, ma anche con una riqualificazione dell’area del cimitero. Attualmente davanti al camposanto si trova solamente uno “spiazzo di fortuna”, mentre a conclusione dei lavori quel piazzale sarà veramente tale ed interamente illuminato ed alberato. Anche perché ci sono dei vincoli paesaggistici vista la vicina al Parco di San Rossore. Di qui la necessità di investire anche in piante ed alberature varie (per 400.000 euro)«In conferenza dei servizi – ci spiega Marco Iacopini, assistente del direttore dei lavori e coordinatore esecutivo – ciascun ente dà le proprie indicazioni. In questo caso, l’ente competente si è espresso nel senso di far sì che per ogni alberatura tolta (sono stati abbattuti 11 pini marittimi, metà dei quali malati e l’altra a rischio contagio) se ne reintegrasse con un certo numero di altre piante».

I COSTI DELL’OPERA – ci spiega il direttore dei lavori, ing. Riccardo Trentanovi – si aggirano fra i 7 e gli 8 milioni di euro. Un’opera, questa, finanziata tramite le opere di compensazione che ANAS e SALT concordano a cadenza triennale.

UN ITER LUNGO, MA CARATTERIZZATO DA COLLABORAZIONE La storia di quest’opera è lunga e travagliata: «ci son voluti solo 10 anni, non esattamente una passeggiata di salute», ironizza col senno di poi di chi sa che le cose ormai sono sulla via giusta (e del traguardo) il sindaco Lorenzo Bacci, che ricorda: «Quando io mi sono insediato c’era già stato un incontro interlocutorio fra il Comune ed il Ministero delle Infrastrutture; io sono ripartito da lì nel 2009, appena insediato. La conferenza dei servizi decisoria avvenne dopo 6 anni di concertazione fra il mare magnum di enti chiamati in causa: Parco di San Rossore; Università di Pisa; Comuni di Pisa, Livorno e Collesalvetti; Province di Livorno e Pisa; Regione Toscana e vari Ministeri. Poi, nel luglio 2017, alla chiusura della gara europea (che ha richiesto tempi lunghi). Ma il tutto si è svolto in un clima di grande collaborazione istituzionale, anche al mutare dei Governi, perché si è sempre riconosciuta da parte di tutti la validità oggettiva di quest’opera, anche al fine di migliorare la situazione nell’area a rischio indicente rilevante (e questo ha fatto scattare l’ok da parte di tutti alla realizzazione dell’opera). Peraltro, se quest’opera ci fosse stata in occasione dell’alluvione del settembre scorso sarebbe stato di grande aiuto perché il tratto di Stagno che era allagato è stato interessato da un traffico che avrebbe potuto benissimo esser deviato, consentendoci di agire meglio».

diego.vanni@collenews.it

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