Guasticce Un’interrogazione urgente avente ad oggetto la messa in sicurezza idraulica del territorio comunale. È quanto presentato dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale sull’evento alluvionale del 9 e 10 settembre. Ampio spazio è stato dato al dibattito, nell’ambito del quale si è parlato in modo particolare dei problemi legati al rischio idrogeologico della piana di Guasticce e della questione Area Servizi.
L’interrogazione sulle problematiche legate alla messa in sicurezza idraulica L’interrogazione è stata esposta in Consiglio dal consigliere Ettore Fiaschi che ha rilevato tutte le problematiche del territorio dal punto di vista idraulico, soffermandosi in modo particolare su quelle della piana di Guasticce, area di notevole interesse dal punto di vista del rischio idrogeologico. «Visto che – così Fiaschi – le problematiche legate alla sicurezza idraulica del territorio si concentrano prevalentemente nella porzione settentrionale del territorio identificabile con la pianura e che all’interno del Comune il deflusso delle acque è assicurato da un complesso sistema di aste fluviali schematizzabili in diversi bacini e sottobacini e da una fitta rete di fossi minori minori (Chiaviche Est, Collettore Interporto, Biscottino, Acqua Salsa, Fosso Cateratto ecc.) destinati al deflusso delle acque che però, in caso di eccezionali eventi, possono presentare ridotte capacità di deflusso specialmente in prossimità di infrastrutture e centri abitati, dove sono presenti diversi attraversamenti. Negli ultimi anni il rischio idraulico sul nostro territorio si è manifestato varie volte e spesso è stato legato a criticità sul reticolo idrografico minore e all’interferenza dei corsi d’acqua con i centri abitati nelle zone pedecollinari e vallive».
«Considerando l’evidente ritardo nella realizzazione di opere di messa in sicurezza idraulica e che gli studi idrogeologici ad oggi realizzati sono insufficienti rispetto ai mutamenti climatici ormai assodati, chiediamo al sindaco quali sono gli interventi ad oggi programmati in relazione alla messa in sicurezza del territorio ed i tempi previsti per il loro completamento. Abbiamo inserito anche i tempi perché, già dal 2009, il sindaco Bacci appena insediatosi ribadì come lo studio di un piano complessivo di interventi fosse fondamentale prima di qualsiasi intervento di industrializzazione e urbanizzazione della pianura. Il Comune ha comunque sia elaborato dei progetti interessanti e ci rendiamo conto che talvolta queste opere, per essere realizzate, necessitano di un finanziamento da parte del Governo».
La questione della messa in sicurezza dell’area servizi Fiaschi si è poi soffermato sulle opere di messa in sicurezza idraulica che i privati dovrebbero effettuare per la messa in sicurezza idraulica della zona parco servizi di Guasticce. «Opere già in cantiere dal 2009 – ha sottolineato il consigliere Cinque Stelle – che dopo anni sono ancora al punto di partenza». «A volte però – così Fiaschi – anche le opere richieste ai privati a seguito di insediamenti sul territorio subiscono ritardi. Opere che, per l’appunto, vengono richieste ad essi in caso di insediamento sul territorio. Mi riferisco anche alla situazione di Guasticce, del Parco Servizi, dove si richiedevano alcuni interventi come ad esempio la sagomatura del Colatore Est e la creazione di una vasca di laminazione. Gli interventi di manutenzione sono indispensabili, e non sono da farsi oggi, dopo che è l’evento alluvionale ha già fatto il suo corso. Non riesco a capire perché ci sia stata una ferma posizione del nostro sindaco sin dal suo primo mandato che ha portato ad un ritardo sulle opere che dovevano essere realizzate dal privato. Questo non è accettabile».
«Un privato è bene accetto perché porta risorse sul territorio, ma allo stesso tempo – così l’esponente pentastellato – deve sottostare a leggi e regolamenti che vanno a favore dei cittadini. Il problema di Guasticce è legato alla fognatura bianca che, se non viene legata al Colatore Est, non potrà mai avere uno sfogo sufficiente. Il Colatore Est è stato realizzato in due porzioni e non è collegato. È stata anche asfaltata metà porzione dell’area servizi con tombini che portano al Colatore. Ma quest’ ultimo, essendo ad oggi sprovvisto di vasca di laminazione e di una vasca di raccolta non serve assolutamente a niente. Il sindaco all’inizio del suo mandato giustamente stoppò la Spil affermando che nella zona non si sarebbe potuto far niente senza aver messo l’area in sicurezza. Dal 2009 ad oggi queste opere non sono ancora state fatte e vengono ancora fatte portandosi dietro continue modifiche al progetto e questo, non è accettabile».
La risposta dell’assessore Demi «Riguardo gli studi idrici – così l’assessore Riccardo Demi in replica a Fiaschi – posso dire che quelli fatti fin ora sono validi e validati dalle autorità competenti e non è stato facile perché ci siamo dovuti confrontare con una situazione di partenza in cui le normative regionali e di bacino erano diverse. Nel 2012 abbiamo messo in piedi un accordo che vede noi, la Regione, l’Autorità di Bacino, la Provincia e il Consorzio di Bonifica uniti nell’esecuzione di studi condivisi. I nostri studi sono stati anche ceduti al Comune di Pisa anche perché sono stati i primi studi che hanno inserito l’asta dello Scolmatore come elemento di crisi. Questi studi, sono validi ed efficaci e ci permettono di andare avanti con delle certezze. Nel corso degli anni, ci hanno infatti permesso di effettuare varie opere di prevenzione per il rischio idraulico come ad esempio le due stazioni di sollevamento di via Ajaccia e via Curiel, di mettere in campo il progetto per la messa in sicurezza dell’area ex CMF che è già in cantiere da 4 o 5 anni e che nella prima fase progettuale poteva avere i problemi che ha fatto notare prima il consigliere Biasci durante la discussione della variante al regolamento urbanistico, ma grazie agli studi effettuati siamo riusciti a cambiare il progetto risolvendo la questione».
«Anche il Colatore – ha concluso l’assessore – per tracciato ha dovuto essere rivisto. Noi abbiamo già preparato il progetto che è approvato, comprendente anche un aumento della capacità di invaso delle casse di laminazione e abbiamo inviato agli enti competenti una variante che recepisce tutto questo e nei prossimi giorni partiremo anche con quello. Il progetto definitivo del Colatore è stato approvato ad aprile 2017 perché i nostri studi ci hanno portato a dover rivedere una serie di questioni. Adesso il Colatore ha una funzionalità ridotta e il progetto dovrà ovviamente andare avanti e su questo posso garantire che il nostro impegno è massimo».
Le obiezioni del consigliere Fiaschi Non soddisfatto dalla risposta ottenuta, Fiaschi ha poi ripreso la parola evidenziando alcune perplessità. «Per la situazione della messa in sicurezza del Colatore Est – ha affermato il consigliere – io non ho assolutamente commentato ciò che ha fatto l’Amministrazione per avere dei progetti funzionanti e che possano dare le risposte che l’Amministrazione stessa voleva. Però, mi sembra strano che siano state fatte modifiche richieste dal Comune di Collesalvetti mentre al 30 settembre 2014 c’è un’ordinanza del sindaco che imponeva sostanzialmente al privato di realizzare il Colatore. Mi piacerebbe avere più chiarezza e condivisione per le cose cercando di non fare atti che non vengano messi in condivisione e discussi tra i consiglieri stessi. Il fatto che l’ordinanza sia stata emessa già nel 2014 mi fa pensare che all’epoca un progetto esistesse già e in ogni caso, qualora questo progetto fosse stato dichiarato non conforme, mi chiedo perché sono già stati fatti iniziare alcuni lavori, come ad esempio quelli legati al sopraelevamento del terreno, realizzati senza la presenza di casse di espansione. In questo caso si poteva fare come disse giustamente il sindaco Bacci all’inizio del suo mandato, “non si muove foglia finché non viene messa in sicurezza la piana di Guasticce”. Questo però, a mio parere, non è assolutamente avvenuto».
La controreplica In seguito l’assessore Demi ha risposto alle obiezioni fatte dal consigliere pentastellato. «Il progetto del Colatore – ha affermato l’assessore sta in carico al proponente ed è stato approvato definitivamente lo scorso 10 aprile. Avevo già convocato una commissione nell’ambito della quale vi ho illustrato i documenti non definitivi sul progetto. Quelli finali li abbiamo ricevuti adesso e trasmessi agli enti competenti per dei pareri finali. Appena ci riconfronteremo sul tema convocheremo una nuova commissione. Ho illustrato prima il progetto non definitivo proprio per garantire una maggiore condivisione sulla questione. Le modifiche fatte rispetto al 2014 sono state volute per riuscire a portare il Colatore più vicino all’abitato con un percorso diverso per creare meno problemi. Queste modifiche ci hanno portato ad approvare il progetto definitivo ad aprile».
PD ALLA FRUTTA. DEMI DIMETTITI!