Collesalvetti Il Comune di Collesalvetti verso una nuova gestione energetica. La proposta, per un investimento complessivo di 2.027.292 € in 6 anni, è stata illustrata durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale dall’assessore Roberto Menicagli. Perplessità del Movimento Cinque Stelle che chiede chiarimenti sulle cifre (ma anche su alcune questioni regolamentari) e un rinvio della votazione per approfondimento (ma non lo ottiene). La proposta è dunque passata con i soli voti dei consiglieri del PD, l’astensione dei Cinque Stelle e di Forza Italia.
«Con questa delibera – così l’assessore Roberto Menicagli – andiamo ad ottimizzare l’efficienza della gestione energetica degli edifici pubblici, assicurandone la modernizzazione degli impianti e garantendo allo stesso tempo il comfort a chi si trova al loro interno. Il Consorzio Nazionale dei Servizi, che associa 230 imprese specializzate nei servizi di facility management, si è aggiudicato la convenzione per la Regione Toscana e l’Umbria. Noi aderiamo a questa convenzione perché è stata proposta per rendere più efficienti a livello energetico gli edifici comunali, 31 strutture, comprese le scuole. La convenzione prevede che gli interventi devono garantire almeno il 20% di efficientamento iniziale. Noi chiediamo l’autorizzazione al Consiglio perché questa convenzione ha la durata di 6 anni, arriverà dunque fino al 2022. La spesa complessiva nei 6 anni è 2.027.292 euro. Questa convenzione ci permette di fare, alla fine dei 6 anni, un investimento sugli immobili di circa 500.000 euro e di ottenere una certificazione energetica di tutti gli immobili del Comune, avendo sotto controllo le criticità del nostro patrimonio». L’assessore ha poi illustrato i costi del tutto.
I costi «Questi interventi riguarderanno gli impianti elettrici per 34.150 euro su tutte le scuole e 3 edifici comunali; quelli elettromeccanici per 156.000 euro; l’assunzione di responsabilità da parte della società come terzo responsabile per 12.000 euro annui (per 72.000 euro nei 6 anni). L’intervento di telegestione è per 200.000 euro. Diagnosi e certificazioni energetiche per 50.000 euro, mentre l’anagrafica tecnica comporterà un investimento di 100.000 euro».
I servizi Il servizio di telegestione permetterà di gestire il riscaldamento direttamente dalla sede operativa sia del Comune sia della ditta che prenderà in gestione tutti gli impianti tramite un modem gsm. Ad oggi sono 3 i contratti in essere con il Comune che saranno disdetti. A seguito della cessazione di questi contratti dovrà essere determinata l’adesione a questa convenzione. Su questa proposta si è sviluppato un vivace dibattito politico.
Il dibattito in Aula Il primo ad intervenire è stato il consigliere del Movimento Cinque Stelle Ettore Fiaschi. «Indubbiamente il progetto è interessante, noi ci crediamo nell’ammodernamento energetico, ma questo è un investimento importante di 2 milioni di euro, per cui crediamo necessiti di un approfondimento, anche perché ci sono dei punti interrogativi aperti, secondo noi. Dobbiamo studiare bene i risultati che si potrebbero avere. Leggendo la relazione (il tempo non è stato molto per farlo) ci sembra di avere una spesa complessiva per l’aspetto energetico di 274.000 euro annui, mentre quella proposta arriva a 476.000, quindi è superiore, a quanto possiamo capire».
«Si parla di un importo complessivo per i 6 anni di 2.280.000 euro, mentre sulla relazione si propongono 2.856.000 euro. Il risparmio del 20% per i primi 6 anni non va a beneficio del Comune, ma dell’ente gestore. Viste queste perplessità (forse non sono corrette, le relazioni tecniche sono state presentate in una tempistica che non rispetta il regolamento, per cui non abbiamo avuto molto tempo per studiare) noi chiediamo, pur non essendo in linea di massima contrari a questa proposta, visto l’impegno di spesa importante per il Comune, che ci sia un approfondimento per poter valutare la proposta nei suoi termini specifici e poterne discutere per andare verso un’approvazione consapevole, senza una mera alzata di mano. Per questo, chiediamo il rinvio al prossimo Consiglio Comunale».
Ad intervenire, anche Giuliano Lupi (PD). «Sono d’accordo con alcune cose che dice Fiaschi, ma mi sembra vi sia una contraddizione. Questa delibera noi l’abbiamo discussa in commissione e voi non siete intervenuti in quella sede. Non so se siete stati avvisati, ma la delibera è passata in commissione».
Poi, di nuovo palla al Movimento Cinque Stelle. «Noi – così il capogruppo Daniele Rossi – non stiamo contestando il passaggio in commissione, ma la violazione dell’articolo 52 del regolamento del Consiglio Comunale, ma non è questa la motivazione che ci spinge a chiedere un rinvio. La motivazione sta nelle argomentazioni di Fiaschi. Nella relazione, poi, si evidenzia che per la telegestione, le certificazioni energetiche, l’anagrafica tecnica e le risorse umane l’investimento è di 450.000 euro; come si sia arrivati a questa cifra non siamo riusciti a capirlo. Nella commissione di cui parlava il Lupi, poi, questa relazione non è stata portata, è posteriore. La differenza totale è di più di un milione di euro, non sono noccioline. In queste condizioni siamo in imbarazzo a votare questa proposta. Addirittura – mi fanno notare – la delibera di Giunta è antecedente la relazione».
Il video del dibattito (min. 12:06 – 52:23) contiene tutti gli interventi