Collesalvetti Inaugurata ieri pomeriggio presso la Pinacoteca “Carlo Servolini” di Collesalvetti la mostra Il Tempo dell Impressionismo dedicata al pittore livornese Raffaello Gambogi (1874-1943). In molti si sono ritrovati per presso la pinacoteca colligiana per assistere all’evento, per ammirare alcune delle opere di un artista forse non molto conosciuto in Italia, ma molto apprezzato fuori dai confini nazionali.
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Molte delle sue opere, infatti, sono esposte anche in alcuni musei finlandesi. La moglie, Elin Danielson, infatti, era di Norrmark. La mostra è stata promossa dal Comune di Collesalvetti e allestita e curata dalla curatrice della Pinacoteca, Francesca Cagianelli con la collaborazione della storica dell’arte e direttrice dell’Art studio 800/900 Giovanna Bacci di Capaci. Fondamentale per l’allestimento della mostra è stato anche il contributo della Fondazione Livorno.
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Ad aprire l’inaugurazione è stato il sindaco di Collesalvetti Lorenzo Bacci che si è detto entusiasta del fatto che nel Comune sia ospitata una mostra di grande calibro dal punto di vista artistico. «Noto con molto piacere -così Bacci – che ogni volta che c’è un’inaugurazione di una mostra la Pinacoteca è sempre più gremita. È una grande soddisfazione vedere che, passo dopo passo, si ha una partecipazione sempre migliore. Credo infatti che questo tipo di mostre siano un vanto per il nostro Comune ed è bello vedere come anche molti livornesi abbiano preso a frequentare abitualmente la Pinacoteca colligiana. Il merito di questo successo va sicuramente a tutte le persone e agli uffici che si occupano personalmente di questa struttura. Ci tengo anche a ringraziare la Fondazione Livorno, partner fondamentale che non ci fa mai mancare il suo sostegno in queste iniziative».
In qualità di rappresentante della Fondazione Livorno era presente il vicepresidente Marcello Murziani. «La nostra Fondazione – cosi Murziani – deriva da una banca, che ci ha permesso nel corso del tempo di avere dei mezzi finanziari, che è giusto che ricadano sul territorio attraverso varie forme e settori. Tra questi sicuramente uno di quelli più importanti e quello artistico-culturale. Ci tengo anche io a ringraziare tutti voi a nome della Fondazione in quanto essa catalizza i progetti derivanti dai fruitori del nostro aiuto sul territorio labronico. Queste richieste sono poi state soddisfatte mediante la realizzazione di alcune iniziative. Devo dire – ha continuato il vicepresidente – che le iniziative del Comune di Collesalvetti hanno sempre risposto bene a quelle che sono le nostre esigenze e hanno sempre ottenuto un ottimo riscontro in termini di partecipazione, dato molto importante, in quanto noi siamo dei grandi sostenitori del coinvolgimento culturale, soprattutto delle fasce più giovani della popolazione».
Infine, la parola alla curatrice della Pinacoteca, Francesca Cagianelli che ha fornito ai presenti alcuni dettagli sulla mostra e ha parlato della figura del pittore Raffaello Gambogi. «Sono molto emozionata e felice – così la Cagianelli – soprattutto per l’ottima partecipazione che abbiamo visto fin ora, che ci dà merito del grande impegno richiesto per l’allestimento di questa mostra. Tutto questo è stato possibile grazie alla partnership tra il Comune di Collesalvetti, che ha patrocinato il tutto con un programma scientifico, e la Fondazione Livorno. La mostra ha ad oggetto le opere di Raffaello Gambogi, artista livornese molto apprezzato anche dal pittore Carlo Servolini (cui è intitolata la Pinacoteca, nda) che è vissuto e morto nel territorio colligiano. Questa esposizione dimostra anche un impegno nazionale ed internazionale».
«Gambogi – ha infatti ricordato la curatrice – è un artista molto apprezzato in Finlandia e molte delle sue opere sono esposte nei musei finlandesi. Fu marito infatti della pittrice finlandese Elin Danielson. Alcuni anni fa la Finlandia ha promosso una grande mostra e una grande monografia sulla Danielson nella quale Gambogi appariva come una controfigura. Oggi il Comune di Collesalvetti restituisce a questo pittore pari opportunità. Si tratta infatti un artista che a tutt’oggi non aveva né monografia né storicizzazione. Questa sicuramente è una cosa che fa onore al Comune di Collesalvetti che, mediante le mostre e le iniziative realizzate alla Pinacoteca, fa sì che molti grandi artisti del territorio non cadano nel dimenticatoio».