occupazione-macchia-verdeStagno Due famiglie in difficoltà che occupano simbolicamente la struttura del Macchia Verde di Stagno. È quanto accaduto venerdì scorso, nel tardo pomeriggio. Fuori dalla struttura, uno striscione con su scritto “Comitato europeo diritto alla casa!”.  

 

«Io – ci racconta l’uomo della prima famiglia – sono separato e ho due figlie piccole e non so dove andare. A me serve un tetto sotto cui dormire e vedere le mie figlie e dar loro una vita. Mi hanno chiuso le porte ovunque. Si arriva a un punto… Siccome sono italiano; ho pagato e pago le tasse, bisogna che diano una mano anche a me. Come la danno a tutti, la devono dare anche a me. Io non sono diverso dagli altri, come gli altri non lo sono da me. Non voglio una villa, basta una stanza dove poter vivere con le mie figlie, vederle sorridere e non vederle piangere come prima. È uno sdegno, è uno schifo. Essere italiano ed essere trattato come spazzatura! Non va bene. È dal 2012 che sono disoccupato: vai a cercare lavoro e ti dicono che sei troppo vecchio. Sono in queste condizioni perché sono disoccupato. Ora poi che siamo sotto le feste di Natale…». «Io – ci racconta la donna dell’altra famiglia – sono stata sfrattata; è un mese che sono in mezzo alla strada con cinque figli. Nessuno mi aiuta. Ho i bimbi che da un mese dormono fuori e stanno male. Chiedo un alloggio, una stanza, un tetto per i miei figli, che da un mese non vanno nemmeno a scuola».

 

Sul posto è intervenuta la Polizia Municipale di Collesalvetti coadiuvata dalla Polizia di Stato. Ma non si sono registrati momenti di tensione e l’atto dimostrativo si è concluso dopo poco tempo. Delle due famiglie si sono presi cura gli esponenti locali del Movimento Cinque Stelle, che, intervenuti pure loro sul posto, hanno trovato loro una sistemazione provvisoria. Adesso rimane da trovare la soluzione definitiva per far fronte all’emergenza abitativa di queste persone e permettere loro di trascorrere un Natale in serenità. 

 

La posizione del Comune Sulla questione ha voluto far sentire la propria voce anche il Comune nella persona dell’assessore Donatella Fantozzi. «I signori che hanno occupato questo edificio regolarmente chiuso da anni da anni dall’Amministrazione – così la Fantozzi – sono residenti nel Comune di Livorno. Gli stessi hanno dichiarato che venerdì sono andati in Comune a Livorno per chiedere aiuto, ma non sono stati ricevuti. L’Amministrazione Comunale di Collesalvetti si fa da sempre carico delle difficoltà dei cittadini del suo Comune e ritiene che la questione di queste due famiglie sia una questione che deve risolvere il Comune di Livorno. Inimmaginabile che il nostro Comune risolva i problemi di emergenza abitativa del Comune labronico. Se ci vogliono consultare per trovare una soluzione, che ci contattino. Noi ci facciamo carico di tutti gli sfratti che ci sono nel nostro territorio, tanto è vero che non c’è nessuno sotto i ponti. Se il Movimento Cinque Stelle si è voluto accollare il mantenimento di queste persone, questione loro. Dal canto nostro, ribadiamo che tutti gli sfrattati di Collesalvetti hanno casa. Ognuno deve gestire i propri problemi, se Livorno ha il problema degli sfratti, lo risolvano da sé o se vogliono risolverlo con noi, che ci contattino». L’assessore ci tiene anche a sottolineare che «l’urgenza di far uscire queste persone era legata anche all’inagibilità della struttura».

 

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