Collesalvetti Una grande festa, tanto affetto e tanti bambini. É quella organizzata questa mattina nella sala consiliare del Comune di Collesalvetti per il dottor Enrico Frontini, che per tanti anni proprio con i bambini ha lavorato, andando ben oltre i confini della professione, che per lui ha rappresentato più che altro una missione.
Ad accoglierlo, appunto, numerose famiglie, che appena colui che per anni ha rappresentato la pediatria a Collesalvetti è entrato in aula lo hanno subito omaggiato di un caloroso applauso. Un tributo da parte dei genitori per colui che per anni si è preso cura dei loro piccoli, che oggi ha svolto il suo ultimo giorno di servizio prima di andare in pensione e che domani compirà 70 anni. Una doppia festa, insomma. Assieme alle famiglie, ovviamente visto il luogo dell’evento, anche l’Amministrazione Comunale. C’era il sindaco Bacci con alcuni assessori, la presidente del Consiglio Comunale e alcuni consiglieri.
Tutti a far festa per l’amato pediatra. «Siamo più che onorati di essere qui per il dottor Frontini», ha esordito il sindaco Bacci, che ha elogiato la «carriera all’insegna del servizio» del medico dei piccoli e gli ha consegnato una targa di riconoscimento dell’Amministrazione Comunale. Poi ha preso la parola Selena Stagi, in rappresentanza delle mamme, che ha ringraziato la moglie del dottor Frontini, presente con lui in sala e ha consegnato un assegno di 200 euro, fondi raccolti fra le varie famiglie, per l’associazione del pediatra, Alliance For Africa Assistance, da lungo tempo impegnato per il Continente Nero. Frontini, dal canto suo, ha ringraziato tutti i presenti e i rappresentanti del Comune.
«Siete voi – ha detto rivolgendosi ai genitori – che avete dato un senso alla mia professione». Infine, ha ricordato che con la sua associazione sono dietro alla costruzione di un ospedale in Uganda, che in un paio di anni dovrebbe essere operativo. E anche Collesalvetti, con l’assegno donato, ha fatto la sua parte. «Dalla commozione che vedo sul volto del dottore – ha concluso Bacci – si capisce bene l’importanza che ha rappresentato la sua figura per la comunità colligiana. Tu non hai fatto il tuo lavoro, hai dato il cuore, andando ben oltre quello che la tua professione avrebbe richiesto».
a
Fotogallery
a