Colognole Dopo cinque giorni di attività, si è chiusa ieri la Festa de l’Unità a Colognole. Una chiusura in grande stile per la kermesse del Partito Democratico, i cui rappresentanti hanno lasciato per l’ultimo giorno gli interventi delle autorità. Assieme ai rappresentanti dell’Amministrazione Comunale colligiana (era presente il sindaco Bacci con l’assessore Menicagli e la consigliera Pandolfi), invitati speciali erano il presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Eugenio Giani e il consigliere regionale Francesco Gazzetti. Da Bacci e Giani un accorato invito ai presenti a votare sì al referendum sulle riforme istituzionali del Governo Renzi.
Politica e volontariato, i due pilastri su cui si sono incentrati tutti gli interventi. A partire da quello di Roberto Menicagli, che ha appunto voluto ringraziare tutti i volontari che hanno contribuito alla realizzazione della festa e tutte le associazioni che hanno dato una mano in questi cinque giorni: la Polisportiva Arci Stagno, l’associazione “La Fontina” di Parrana e la squadra cacciatori di Colognole e di Parrana San Martino. «Un applauso volevo farlo alle donne della cucina che sono state veramente eccezionali», così Menicagli.
Il sindaco Bacci fa appello per il sì al referendum Dopo Menicagli, sul palco è intervenuto il sindaco Lorenzo Bacci. «Ogni anno – così il primo cittadino colligiano – decine e decine di famiglie, quindi centinaia di persone, vengono in questa piccola frazione capace di attrarre; segno di una grande capacità umana, di grande semplicità che qui emerge nei volontari, in chi si dà da fare per rendere possibili questi giorni di aggregazione. A loro va il nostro ringraziamento, mio come sindaco e come segretario del Partito Democratico di Livorno. Invito a riflettere sul valore della semplicità, anche in vista di appuntamenti importanti che abbiamo alle porte. Tengo particolarmente a dire che in autunno saremo chiamati ad esprimerci su un referendum fondamentale che renderà più semplice, se voteremo sì, il nostro Paese: avremo un’unica Camera, 220 senatori in meno, costi minori per la politica… Tutto ciò di cui da 33 anni discutiamo. Ora tutto questo è a portata di mano. Siccome la semplicità è un valore non solo nelle relazioni umane, ma anche in politica, mi auguro che qui ci sia la volontà convinta di far sì che il nostro Paese diventi più semplice e vicino alle esigenze dei cittadini».
Gazzetti: «il lavoro è un tema fondamentale» Poi, è stata la volta di Gazzetti che ha ringraziato gli organizzatori di questa «splendida festa» e tutti i partecipanti. «Perché è molto bello vedere persone che hanno voglia di stare insieme, di uscire di casa, di parlarsi e di socializzare. Spesso tante cose ci portano a restare rinchiusi nelle nostre case, a non dialogare e a non confrontarci. In questo momento abbiamo bisogno di essere ancor più comunità, persone in grado di essere solidali nei confronti di chi vive delle difficoltà. Poco fa (ieri, ndr) abbiamo parlato con persone che hanno perso il lavoro; quello del lavoro è un tema fondamentale; anche da questa serata parte l’impegno perché da parte della Regione ci sia uno sforzo forte sul fronte dell’occupazione, ma stasera è una serata di festa; l’importante è festeggiare insieme questo ferragosto. Complimenti a tutti gli organizzatori, alle donne della cucina, ai volontari. E complimenti al Partito Democratico, che è un partito che sta fra la gente e di questi tempi non è poca cosa».
Bacci: «il PD è un partito coerente» A seguire, ha ripreso la parola Bacci. «Il Partito Democratico – così il sindaco-segretario – a differenza di quello che qualcuno si diverte a dire, è un partito coerente. Qui vedete due consiglieri regionali: sulla base della riforma che andremo ad approvare, se voteremo sì al referendum costituzionale, loro si vedranno dimezzare la loro indennità, però loro sono convinti di votare sì perché sono convinti che c’è necessità di dare l’esempio con i fatti, senza nemmeno tante parole. L’opposto di quello che fa qualcuno che non appena diventa sindaco nomina un capo di gabinetto e gli dà 193.000 euro l’anno, come ha fatto il sindaco di Roma. Sono stanco di sentire discorsi che un secondo dopo si mettono in discussione con i fatti. Ci sono amministrazioni PD non brave a vendere politicamente quello che fanno, ma non prendono in giro i cittadini. E quando si dice che si tagliano i costi della politica, se la prima scelta che si fa è quella di dare come compenso il triplo al capo di gabinetto del sindaco, più del Presidente del Consiglio, credo che si sia dato il senso della differenza fra discorsi e fatti».
Il presidente Giani sul referendum: «È quel che la gente ci chiede» Infine, il presidente del Consiglio Regionale Toscano, Eugenio Giani, che ha sottolineato «la semplicità del PD, partito con valori autentici, che dà nel volontariato un esempio per tutti». «Se a poco a poco – così Giani – una frazione di 300 abitanti come Colognole è riuscita a costruire una realtà come questa… É la forza che la nostra Toscana esprime nel volontariato per contribuire alla crescita di una comunità: che sia un volontariato alla Misericordia oppure il volontariato per una festa». Poi, dopo Bacci, anche Giani ha motivato il suo sì convinto al referendum sulle riforme istituzionali del Governo Renzi. «Se noi ci impegniamo nel referendum è perché vogliamo rendere con concretezza quello che la gente ci ha chiesto per tanti anni. É dal 1990 che se ne parla, da quando si costituì una commissione bicamerale per riformare i rapporti fra Camera e Senato. E quando il Governo Renzi si è dato subito da fare, 2 anni fa, per arrivare ad una riforma, lo ha fatto perché lo sentivamo nel sentimento della gente. Una riforma che significa 3 cose. Anzitutto risparmi dei costi della politica (315 senatori in meno sostituiti da un nuovo Senato di 100 persone, ma che non darà un emolumento a nessuno: saranno tutte persone che vivranno di quello che hanno come sindaci o consiglieri regionali)». «Questo nuovo Senato – ha proseguito il presidente del Consiglio Regionale Toscano – servirà molto perché porterà a Roma i problemi dei territori. Non avremo più il sindaco Bacci che da Collesalvetti per sollevare una questione dovrà far riferimento al parlamentare della zona e, se conosce, al Sottosegretario o, se riesce, arrivare al Ministro. Ecco quello che sarà il Senato delle Regioni. Accanto a questo elimineremo il bicameralismo paritario, quel meccanismo in virtù del quale se una Camera modifica una virgola in un testo di legge, poi si deve ritornare all’altra Camera. Ci sono state leggi che hanno richiesto 12 passaggi fra Camera e Senato prima dell’approvazione e nel frattempo i problemi si incancrenivano. Pensiamo alla legge sulle unioni civili. La prima proposta di legge in merito è stata presentata 40 anni fa, ma in questa navetta si arrivava a fine legislatura e, se la legge non era stata approvata, doveva ulteriormente essere ripresentata. Velocità ed efficienza, dunque. Spariranno le Province. E anche questo non sarà solo un risparmio, ma si riaggregherà quello che c’è dietro. Se andiamo nel merito delle cose, il progetto di legge è l’espressione del sentire della gente. Spero che il buon senso prevalga e si voti nel merito». Infine, da Giani, alcune riflessioni sul suo ruolo. «É un anno che sono presidente del Consiglio Regionale, cerco di essere molto presente sul territorio. Ho incontrato già 124 Comuni, l’ho fatto perché la politica deve essere fra la gente, come qui a Colognole».
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PD ormai allo sbando completo, sia a livello nazionale, sia a livello locale. Quando Renzi perderà il referendum, anche Bacci deve presentare le dimissioni. Serve aria nuova: i sondaggi dimostrano che sia a livello nazionale sia a livello locale la maggioranza dei cittadini vuole il cambiamento: vogliamo pulizia e un mondo senza raccomandati, nè tangenti. Vogliamo il M5S!!!
Prima di votare cosa vi pare al Referendum, LEGGETE BENE per cosa Votate, in quanto fino ad ora Tutti i politici di turno hanno provato ad eliminare il Senato con i suoi senatori e stipendi compresi, ma guarda caso all’ultimo miglio si tiravano indietro, con Renzi siamo ad una svolta epocale. Chi comporrà il nuovo Senato percepirà lo stipendio che ha già. Mi meraviglio dei grillini che durante le oceaniche manifestazioni e pertanto qualcuno se lo dovrebbe ricordare che Grillo voleva modificare questo tipo di Stato, si accomodi togliendo il Senato. Altrimenti vuole lasciare tutto così, gli fanno COMODO anche a lui i senatori, con tutti i sottosegretari familiari. E concludo, bisogna aspettare il responso sull’Italicum, ma speriamo che lo migliorino in Italia siamo abituati a Votare contro e non per
Il sindaco di Collesalvetti che polemizza con il sindaco di Roma? Mi sembra proprio un bel modo per coprirsi di ridicolo.
I compagni di Colognole, dopo averr fritto quintali di patatine e centinaia di salsicce si sono dovuti sorbire anche il Presidente Giani…….a loro va tutta la nostra solidarieta’,!
Mauro, io ho letto bene per cosa andrò a votare e voterò NO, indipendentemente dalle posizioni dei partiti. Ti dirò di più: mi rompe le scatole che sia per il NO anche un personaggio come Berlusconi, che ho sempre osteggiato e che poi ha fatto inciuci con una certa sinistra di potere….
Per Mauro. Ti consiglio di leggere il libro di Marco Travaglio per capire gli errori che commetterebbero gli italiani a dire SI al referenzum.
Grazie per il Buon e Garbato contradditorio, Rispetto la tua decisione come quella degli altri, magari in contrasto con la mia, ma quello che ho letto anche su vari quotidiani mi faranno votare in maniera diversa dalla tua, inoltre smisi di guardare Santoro proprio per il giornalista Travaglio, duro, pungente, ma molte volte in disaccordo con il mio modo di vivere e pensare.
Una cosa mi piace dire, non ho tessere politiche e quella del sindacato l’ho lasciata anni fa con rabbia, pertanto pensiero Libero da lacci e lacciuoli
“…Occorre dunque essere diffidenti con chi cerca di convincerci con strumenti diversi dalla ragione, ossia con i capi carismatici: dobbiamo essere cauti nel delegare ad altri il nostro giudizio e la nostra volontà. Poiché è difficile distinguere i profeti veri dai falsi, è bene avere in sospetto tutti i profeti; è meglio rinunciare alle verità rivelate, anche se ci esaltano per la loro semplicità e il loro splendore, anche se le troviamo comode perchè si acquistano gratis. E’ meglio accontentarsi di altre verità più modeste e meno entusiasmanti, quelle che si conquistano faticosamente, a poco a poco e senza scorciatoie, con lo studio, la discussione e il ragionamento, e che possono essere verificate e dimostrate…”
da “Se questo è un uomo”…Primo Levi
Tanti Cordiali Saluti Jacopo