Mazzoni B.B.Vicarello Un vicarellese per fare da porta bandiera per conto della Banda Bassotti per la loro campagna sulla guerra nell’Ucraina, nella region del Donbass dove già da anni è in corso un’atroce guerra nella quale le vittime sono soprattutto civili. La campagna sarà mirata alla raccolta di materiale sanitario e medicinali.L’iniziativa è quella della Carovana Antifascista che si recherà nella regione per portare aiuti alle popolazioni civili, principalmente viveri e medicinali. Mazzoni è il nipote dell’ultimo partigiano di Collesalvetti, Bruno Mazzoni.

 

«Già da quando è nata la Banda Bassotti, nei primi anni ’90 – ci racconta Mazzoni – è sempre stata a sostegno delle popolazioni più svantaggiate e dove sia presente una guerra, basti ricordare il loro continuo contributo al popolo palestinese, il loro sostegno alla popolazione bolivariana, cosi via come la costruzione di una scuola elementare in Nicaragua. La Carovana Antifascista è una delle tante associazioni che si occupano della tragedia che ogni giorno sta accadendo nel Donbass. Associazioni, partiti e cittadini antifascisti possono aderire».

 

«Sarò portavoce – ci racconta ancora il nipote dell’ultimo partigiano colligiano – di tutta la provincia di Livorno per questo progetto. Negli ultimi anni il gruppo romano che mi ha conferito questo incarico ha suonato in Venezuela appoggiando Chavez, in Messico, a Buenos Aires, ma anche a Cuba, Parigi, Praga, Madrid, Berlino, Giappone e molte città tedesche, così come in Svizzera, Austria e ancora in Galizia, Catalunya, Euskadi, Asturie, Cantabria, Andalucia, Ecuador e Russia. Vari dischi e compilation sono stati editi in Messico, Giappone, Spagna e Germania. L’anno scorso, proprio in questo periodo, fui ospitato a casa del grande cantautore Angelo Conti “sigaro”. Da lì ho scoperto una grande famiglia composta da persone uniche: Lucia Marcellitti, Aldo Santarelli e molti altri come il manager David Cacchione e Luca Fornasier, dai quali sono stato incaricato a questo scopo. Fino a quando ci saranno le ingiustizie, ci saranno i comunisti a combatterle».

 

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