Collesalvetti Porto, Interporto, prospettive di sviluppo economico. Intervistato da Collenews, il sindaco di Collesalvetti, Lorenzo Bacci, fa il punto della situazione. Ne è certo Bacci: «il ruolo di Collesalvetti nell’economia livornese è sempre più centrale». Come è certo che: «nelle previsioni della nuova Stazione Marittima i nostri operatori agrituristici dovranno giocare un ruolo attivo, nei confronti dei tanti che, scesi dalle navi a Livorno, scelgono di visitare l’immediato hinterland». E cita il caso di un guasticciano che ha saputo cogliere la palla al balzo. Sì, perché «è da molti anni che Collesalvetti non è più un territorio ad esclusiva vocazione agricola. La nostra forza sta proprio nell’aver saputo coniugare un passato legato all’economia rurale ad un sistema industriale che rappresenta ancora oggi il grosso dell’economia locale». Il sindaco fa anche il punto sul ruolo giocato dal Comune di Collesalvetti in Autorità Portuale, si compiace della «rinnovata dinamicità che il Porto ha saputo dimostrare negli anni di gestione Gallanti-Provinciali» e garantisce: «grazie all’Accordo di Programma sottoscritto con Regione e Governo chi sceglierà di investire sul nostro territorio potrà beneficiare di interessanti incentivi se assumerà lavoratori locali» L’intervista
Sindaco Bacci, nei giorni scorsi il workshop territoriale degli stakeholder all’Interporto Verspucci per discutere dei progetti della Piattaforma Europa e della Stazione Marittima. Cosa è emerso di interessante?
«Che la dimensione dei progetti in discussione ha una portata che va ben oltre i confini del territorio livornese, arrivando ad interessare tutta la Toscana».
Piattaforma Europa e Stazione Marittima. Cosa cambia per Collesalvetti? Che ricadute avranno queste due realtà sul territorio colligiano?
«Le aree del nostro Comune sono quelle immediatamente prossime al Porto di Livorno. Noi dobbiamo farci trovare pronti a queste nuove sfide. E quando dico “Noi” non intendo solo l’Amministrazione, ma tutti i soggetti interessati. Pensiamo solo alla mole di turisti che già oggi raggiunge il Porto di Livorno: nelle previsioni della nuova Stazione Marittima i nostri operatori agrituristici dovranno giocare un ruolo attivo, nei confronti dei tanti che, scesi dalle navi a Livorno, scelgono di visitare l’immediato hinterland. Già oggi alcuni nostri concittadini impegnati nel settore hanno saputo cogliere la palla al balzo, letteralmente inventandosi attrazioni turistiche che conquistano i turisti stranieri, come nel caso del guasticciano Gastaldin che appoggiandosi presso una struttura di Cenaia ha saputo creare un interessante business attraverso il turismo crocieristico. La sfida consisterà nel cercare di trattenere il più possibile sul nostro territorio la ricchezza che porteranno con sé questi nuovi traffici turistici, ma anche e soprattutto commerciali».
Dopo più di un anno dall’ingresso del Comune di Collesalvetti in Autorità Portuale, che bilancio fa? Cosa è cambiato in concreto per il nostro territorio?
«Un bilancio estremamente positivo. Pur continuando a mancare la possibilità di pianificare insieme con Livorno il futuro dei nostri territori, per scelta del Comune di Livorno, possiamo almeno essere protagonisti attivi del presente, avendo la possibilità di apportare un contributo attivo all’interno del Comitato Portuale. Il risultato più evidente lo abbiamo ottenuto a fronte dell’aumentato impegno dell’Autorità Portuale nella compagine societaria di Interporto, insieme ad un altro obiettivo raggiunto, cioè la consapevolezza ormai diffusa tra gli operatori e le istituzioni che l’Interporto rappresenta il reale retroporto. Non si può neppure dimenticare che l’inserimento nell’Accordo di Programma con Governo e Regione dei finanziamenti per la realizzazione dello scavalco ferroviario della Tirrenica, utile a collegare direttamente Porto e Interporto, è sicuramente derivato grazie alla presenza di Collesalvetti nel Comitato Portuale. A seguito del nostro ingresso nel Comitato Portuale si sono messe in moto infatti una serie di dinamiche molto interessanti: tra le altre, la scelta recentemente ratificata da parte dell’Autorità Portuale di investire ben 10,6 milioni di euro nella società che gestisce l’Interporto, anche sotto forma di acquisto di aree, allargando così la possibilità già oggi sperimentata di poter avere una sorta di banchina lunga a disposizione dello scalo labronico. Infine, possiamo ben dire che oggi nessuna scelta di rilievo per il futuro del porto e del nostro retroporto, potrà essere più calata dall’alto».
L’Interporto che ruolo gioca in tutte queste dinamiche e che prospettive di sviluppo ci sono per questa struttura?
«La rinnovata dinamicità che il Porto ha saputo dimostrare negli anni di gestione Gallanti-Provinciali avrà come conseguenza la necessità di spostare spazi ora immediatamene prossimi alle banchine, altrove. La Darsena Europa amplificherà questa necessità e noi confidiamo che tutte le lavorazioni di qualità che potrebbero necessitare di spazi retroportuali trovino posto all’Interporto».
Un territorio, qual’è il nostro, a vocazione campestre a quali nuovi modelli di sviluppo economico deve prepararsi e in che modo cambierà, se cambierà, il lavoro dei commercianti locali e la vita delle singole persone, secondo lei?
«È da molti anni che Collesalvetti non è più un territorio ad esclusiva vocazione agricola. La nostra forza sta proprio nell’aver saputo coniugare un passato legato all’economia rurale ad un sistema industriale che rappresenta ancora oggi il grosso dell’economia locale, vedendo peraltro da un lato una maturazione da parte delle aziende agricole presenti, come nel caso della Vigneti di Nugola o della Tenuta Bellavista Insuese – oggi in grado di aver diversificato la propria offerta – e dall’altro un miglioramento della qualità della presenza industriale che confermando presenze imprescindibili, come nel caso di ENI, ha decisamente svoltato dal punto di vista dell’impatto ambientale, abbandonando nel caso specifico l’utilizzo degli oli combustibili, sostituiti dal gas naturale. Oggi siamo in presenza di una necessità fondamentale: quella di creare nuove opportunità occupazionali. Grazie all’Accordo di Programma sottoscritto con Regione e Governo chi sceglierà di investire sul nostro territorio potrà beneficiare di interessanti incentivi se assumerà lavoratori locali. Il 31 di maggio si chiuderà la manifestazione di interesse aperta da Invitalia. Ci auguriamo che le opportunità vengano colte da imprenditori seri pronti a fare la propria parte per rilanciare l’economia livornese, economia in cui Collesalvetti risulta oggi essere ancor più centrale».
direttore@collenews.it
a
a