
Libera Camici, assessore all’associazionismo e allo sport
Collesalvetti La pubblicazione, da parte del Comune, del bando per la gestione della pista ciclistica “Ivo Mancini” di Stagno (leggi qui), nei giorni scorsi, ha nuovamente scaldato gli animi e creato nuovi dissapori con l’Amministrazione Comunale. Tanto che la Pro Loco “Vivere Insieme” (gestore dell’area fino allo scorso 31 dicembre) non ha perso tempo e, cosa insolita per questa realtà, ha subito convocato una conferenza stampa per rendere pubblico tutto il proprio malcontento (leggi qui), lamentando il fatto che il bando fosse strutturato solo a misura di società sportive, in una maniera tale da renderle impossibile partecipare alla gara per l’affidamento della gestione. Si poteva aprire anche alle associazioni di volontariato? Collenews ha intervistato il vicesindaco e assessore all’associazionismo e allo sport, Libera Camici.
Camici, il giorno dopo la divulgazione del vostro bando per la gestione della Pista “Ivo Mancini” di Stagno, la Pro Loco “Vivere Insieme” ha convocato una conferenza stampa per rendere pubblico ai loro soci e alla cittadinanza della frazione, il proprio malcontento. È stato contestato il fatto che la gara poteva essere aperta anche al mondo dell’associazionismo e del volontariato, «ma si è fatta una scelta diversa». Come stanno le cose dal vostro punto di vista? Si poteva aprire anche alle associazioni di volontariato?
«Dovremmo focalizzarci su un aspetto importante, si tratta di un affidamento di un’area pubblica classificata come impianto sportivo che come si può evincere dal nome “Pista ciclistica Ivo Mancini” ha delle peculiarità che sono strettamente legate al ciclismo perché questo è lo scopo per la quale è nata e finanziata con soldi pubblici. La legge regionale del 27 febbraio 2015 n 21 all’art 14 (soggetti affidatari) recita così: “Gli enti locali che non intendono gestire direttamente i propri impianti sportivi, ne affidano in via preferenziale, la gestione a società e associazioni sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva discipline sportive associate e federazioni sportive nazionali secondo procedure ad evidenza pubblica. L’affidamento in gestione a soggetti diversi da quelli indicati al comma 1 avviene solo (rimarca, ndr) in caso di esito infruttuoso delle procedure di selezione previste, comunque nel rispetto dei principi relativi alle medesime”. Vorrei ricordare che si tratta di leggi a noi sovraordinate a cui tutti – e sottolineo “tutti” – gli enti locali devono attenersi e sinceramente rimango basita e capisco ben poco l’atteggiamento della Pro Loco “Vivere insieme” dal momento che con il loro presidente ho avuto numerose occasioni di confronto ed era ed è perfettamente a conoscenza di quanto ho enunciato qui sopra ci tengo quindi a ribadire che il Comune non ha avuto alcuna volontà di escludere nessuno. Anzi, mi permetto di aggiungere che, ben sapendo che oltre alla pista è presente un area importante dal punto di vista aggregativo e ricreativo per la frazione di Stagno e non solo, abbiamo inserito nel bando la possibilità che le associazioni sportive che eventualmente si aggiudicheranno la gestione dell’area possano decidere di dare in sub concessione anche a soggetti terzi (quali Pro Loco, associazioni culturali, ricreative e di volontariato) tali spazi prevedendo l’assegnazione di 20 punti per progetti legati alla gestione di questi».
Il canone minimo di 1.800 euro di base che fino all’anno scorso non sussisteva non crede che potrà disincentivare la partecipazione delle associazioni alla gara per la gestione dell’area? È una cifra sostenibile per un’associazione sportiva, sommata alle altre spese?
«Credo proprio di no, riteniamo che l’area in oggetto abbia enormi potenzialità e che ci siano tutte le possibilità per coprire il canone che mensilmente non supererà i 150€».
Marcis lamenta che non è stato tenuto minimamente in considerazione il lavoro fatto dalla Pro Loco in questi anni e nella fattispecie per quanto riguarda il progetto dell’automodellismo off road. «A leggere questo bando, è come se nulla di tutto ciò esistesse, è come se si ripartisse da zero», si è lamentato il presidente della Pro Loco. Come risponde a queste critiche? Che fine farà questo progetto approvato dalla vostra Giunta?
«Nel bando è previsto che ci saranno condizioni premianti per tutti quei soggetti che presenteranno interventi di innovazione, miglioria e ampliamento dell’offerta dell’uso dell’impianto in forza dei quali la durata dell’affidamento sarà di 10 anni anziché di anni 5. Fermo restando che non spetta alla Giunta realizzare il progetto presentato, per noi rimane valido».

La pista ciclistica “Ivo Mancini”
La vicepresidente Donati, invece, ha espresso preoccupazione per il nuovo orario di apertura dell’area: 3 ore al giorno, giudicate dalla Donati «assolutamente insufficienti», soprattutto considerando il fatto che «noi della Pro Loco la tenevamo aperta molto di più». La donna ha anche espresso perplessità per il fatto che la domenica il nuovo gestore non sarà obbligato a tenere aperta la pista, quando invece l’ultimo giorno della settimana era molto frequentata, anche dai bambini. Come giudica queste preoccupazioni?
«Le tre ore al giorno sono la base minima richiesta all’interno del bando attuale ed abbiamo previsto punteggi aggiuntivi e quindi premialità per tutte le proposte volte a garantire una maggior fruibilità dell’area a tutti i cittadini. Personalmente non sono preoccupata, nel precedente bando addirittura chiedemmo un minimo di due ore di apertura e questo non ha prodotto aperture limitate, anzi».
È fiduciosa che alla scadenza del bando verranno presentate delle domande e si arriverà ad un’aggiudicazione della gestione?
«È quello che auspico, perché malgrado qualcuno voglia insinuare il contrario, teniamo al futuro di quell’area».
Qualora invece il bando andasse deserto e si dovesse procedere all’emanazione di uno nuovo, come Amministrazione Comunale siete aperti a modificarlo in maniera sostanziale rispetto al precedente?
«No, il bando è stato fatto nei criteri e nel rispetto delle leggi. Qualora andasse deserto, nelle more di quanto previsto appunto dalla legge regionale, la partecipazione potrà essere allargata anche a soggetti non prettamente a carattere sportivo (vedi art 14 comma 2 LR 27 febbraio n 21)».
Come giudica, a questo punto, i vostri rapporti con la Pro Loco “Vivere insieme”?
«Per quanto mi riguarda ritengo che l’Amministrazione abbia avuto sempre atteggiamenti di massima correttezza e trasparenza: abbiamo cercato di valorizzare il più possibile il tessuto associativo del nostro territorio perché è un qualcosa che riteniamo sia veramente un valore aggiunto per tutta la nostra comunità, perché abbiamo maturato la convinzione che senza di esse il nostro territorio sarebbe senz’altro più povero, sia culturalmente che socialmente. Abbiamo cercato di essere presenti il più possibile a tutte le iniziative e dar loro quel valore che si meritano, abbiamo cercato di essere disponibili, aperti al dialogo e pronti a risolvere, nel limite delle nostre possibilità, i problemi che esse incontrano. Questo è quanto è stato fatto anche con la Pro Loco e mi dispiace constatare però che nonostante tutto ciò, nonostante tutti i numerosi incontri che ci sono stati in questi mesi, l’ultimo dei quali si è tenuto poco prima della fine dell’anno, la posizione e l’atteggiamento della Pro Loco sia stato quello che ho appreso attraverso mezzo stampa. Detto questo ribadisco che, da parte mia e da parte di tutta l’Amministrazione Comunale resterà immutata la volontà di disponibilità al dialogo e al confronto».
direttore@collenews.it

PER ALTRE SITUAZIONI NEL COMUNE AVETE FATTO DIVERSAMENTE , VOGLIO VEDERE COSA FATE ORA CON IL PALAZZETTO DELLO SPORT SE LO DATE AD ASSOCIAZIONI SPORTIVO O AD ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DOVE MAGARI IL PRESIDENTE E’ IL SEGRETARIO DEL CIRCOLO PD DI COLLE.
Buongiorno a tutti, visto che vengo più volte citato dall’Assessore mi permetto di rispondere. Gli incontri, per esser chiari, che si sono tenuti in Comune sono 3 di cui 2 ravvicinati la scorsa estate e l’ultimo il 29 dicembre dove di fatto ho consegnato le Chiavi dell’Area e nel quale comunicai, in anticipo, all’Assessore che saremmo usciti pubblicamente per informare i Soci ed i Cittadini di Stagno, in quanto Noi Gestori, appena Pubblicato il Bando..cosa che abbiamo fatto visto che la Conferenza Stampa l’ho convocata una volta preso atto del contenuto del Bando che di fatto ci vede esclusi. Preso atto che c’è una Legge Regionale, che nessuno discute e sulla quale nessuno polemizza compreso il sottoscritto questo tengo a precisarlo,all’interno della stessa è richiamato il Volontariato e se è vero che ci si attiene ad essa è anche vero che ai Bandi viene dato un atto di indirizzo agli Uffici che è politico, come è giusto che sia perchè è la Politica che governa e detta le scelte non gli Uffici.. In forza di questo, appena letto il Bando abbiamo preso atto di quanto a tutti ormai noto..dal 2012 al 29 dicembre 2015 non è stato dato nessun valore all’impegno sociale dei Volontari della Pro Loco che si sono spesi per tutta la Comunità realizzando opere migliorative che quell’Area prima non aveva rendendola oggi senza ombra di dubbio più appetibile ed a norma..Sabato 23 al Forum di Stagno avremmo occasione di confrontarci serenamente da parte nostra, certo è che con il Bando ormai pubblicato, le parole le porta via il vento e questo Bando resta…Per correttezza preciso inoltre che “il Gestore potrà direttamente gestire l’area ricreativa o darla in sub concessione a soggetti terzi..”..i soggetti terzi possono esser anche i Privati ? non è scritto da nessuna parte Associazioni di Volontariato questo per esser precisi e chiari rispetto a quanto scritto considerando che quell’Area ha dei costi fissi, canone escluso, di circa 4000€ annui ( assicurazione, utenze enel ed acqua ) esclusa la manutenzione ordinaria e del taglio erba ,solo questa, molto onerosa diventa tuttavia molto difficile pensare che l’Area possa esser ” economicamente sostenibile con le sole gare di ciclismo ” come tutti sappiamo…Infine il Progetto di Automodellismo che a me pare un evidente ” opera di miglioria, innovazione etc ” non abbiamo potuto realizzarlo perchè ” non ammortizzabile il costo dell’opera..con una gestione di 2 anni o 3 “..questo Progetto è stato presentato dalla Pro Loco Vivere Insieme Stagno e firmato dal sottoscritto come Presidente nel maggio 2014..Concludo la mia risposta focalizzando l’attenzione dei Lettori su un punto ..se la Pro Loco Stagno ha accettato concordando 3 proroghe con l’Amministrazione è segno che i rapporti sono assolutamente cordiali, sereni ed improntati alla massima collaborazione sempre..Non consento a nessuno di far passare pubblicamente quello che non sono e quelli che non siamo semplicemente perchè restando sul contenuto tecnico del Bando pubblicato abbiamo espresso il nostro pensiero con rispetto per tutti e senza insinuazioni alcune.. Pensiero di un Associazione di Volontariato di Terzo Settore che per la prima volta nel Comune di Collesalvetti ha gestito un’Area Pubblica e lo ha fatto con serietà, orgoglio, testa alta e tantissimo sacrificio…Grazie per l’attenzione
Cordiali saluti a tutti
Emanuele Marcis
Presidente Pro Loco Vivere Insieme Stagno
Ma bisogna farci del male per forza? Una volta tanto che c’è una cosa che funziona perché non valorizzarla, magari affiancando la pro-loco per certi orari ad una società sportiva. E se poi il bando va deserto? Speriamo in bene che la pista non faccia la fine del monumento a Ciano di Livorno.
Piccola precisazione per evitare confusioni. Il segretario del circolo Pd Colle (io) non è più segretario della Pro Loco Colle. Inoltre sicuramente la Pro Loco Colle, non essendo ass. sportiva non potrà (e non credo abbia intenzione) di partecipare al bando per il Palazzetto dello Sport (che finalmente per chi ancora non lo sapesse a primavera sarà rimesso in funzione).
E allora finora è stato tutto abusivo? Questo demotiva anche chi, dello stesso partito, ha creduto in questo progetto. Inutili le spiegazioni, vuoi vedere che il partitone ha già pronto un accordo con qualcuno?
non bisogna meravigliarsi o restare basiti , di fronte ad atteggiamenti critici relativi ad una presa di posizione, quando si lavora per il bene comune si lavora assieme al territorio affinché il lavoro stesso sia sempre più efficiente , questo non lo si fa prendendo un capitolo di una legge , e applicandolo con unica interpretazione, questo lo fanno i tecnici, gli impiegati , ma non i Politici, che invece hanno l’onere di verificare , interpretare, e quando possibile chiedere modifiche affinché il risultato finale rappresenti una miglioria per il proprio territorio e per i cittadini.
La legge tanto citata è vero che al punto 14 cita ” in via preferenziale” (non obbligatoria) ma poi attribuisce al comune la possibilità di prevedere soluzioni diverse attraverso il proprio regolamento . Quindi se esiste una volontà politica e ci si confronta con i soggetti interessati forse una soluzione di trova , almeno che in questo caso la soluzione fosse proprio fare fuori la pro loco di stagno.
Naturalmente ai sapientoni che penseranno che le mie sono solo parole senza possibile attuazione , dico che altri comuni sempre in Toscana hanno previsto con proprio regolamento in virtù della legge 21/2015 la possibilità di dare con valide motivazioni la gestione alle pro loco …………………?