Guasticce Tommaso Bernardini, 39 anni, fino a poche settimane fa gestiva un noto locale di Guasticce, ma poi ha deciso di dare una svolta alla sua vita. Di qui, la scelta di trasferirsi a Monaco che è stata dettata, per larga parte, dalla necessità di stare con la sua ragazza, perché in fondo qua in Italia non gli mancava niente. Ma c’è dell’altro: la voglia di provare una nuova esperienza, provare con mano le differenze che ci sono tra un paese come la Germania e l’Italia.
Come sono i tedeschi, ora che li sperimenta direttamente?
«A dispetto del luogo comune che ce li fa pensare come persone “fredde”, ho riscontrato che non è assolutamente vero. Ho conosciuto un sacco di gente in una settimana, dalla vicina di casa al barista sotto casa, forse aiutato dal mio carattere sicuramente non timido, ma ho trovato un grande senso di comunità. Ed è proprio questo che mi ha colpito di Monaco: le persone si alzano la mattina e vanno a lavoro sapendo che, oltre a fare del bene a loro stessi, lo fanno alla comunità».
Che lavoro fa adesso?
«Inizierò ad anno nuovo come aiuto-cuoco in un famoso hotel del centro, per poi, quando imparerò il tedesco, passare alla zona bar».
Quanto tempo ha impiegato a trovare questo impiego?
«Mi sono dato da fare i primi due giorni di permanenza a Monaco, cercando su internet, portando curriculum in qua e in là. Al quarto giorno mi ha chiamato questo albergo e il giorno dopo mi hanno confermato la loro volontà di assumermi».
È dunque più facile trovare lavoro all’estero rispetto all’Italia?
«Monaco è la città più ricca della Germania e l’offerta di lavoro supera di gran lunga la domanda. Questo significa che a grandi linee c’è lavoro per tutti, anche se chi conosce l’Iìinglese è sicuramente avvantaggiato (e per fortuna io me la cavo). Chi dovesse sapere anche il tedesco non ha nessun tipo di problema a trovare lavoro».
Come si trova?
«Monaco è una città bellissima, piena di divertimenti e attrazioni».
Condizioni di lavoro? Retribuzione?
«Il mio contratto durerà 1 anno e se dovesse andarmi bene dopo quest’anno si trasformerà in un contratto a tempo indeterminato. Circa 1.700 euro al mese, più tredicesima e quattordicesima, 40 ore settimanali, 22 giorni lavorativi al mese e 24 giorni di ferie l’anno. I miei datori di lavoro mi hanno anche dato 400 euro per frequentare una scuola di tedesco il primo mese».
C’è qualcosa che le manca del nostro Paese?
«Gli amici. Mi manca poi sicuramente il cibo, anche se per fortuna ai fornelli me la cavo e mi manca anche il clima. Certi giorni è veramente freddo lì! In ogni caso… quando passerete da Monaco fatevi sentire, una birretta insieme ce la beviamo!»
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Ciao, penso che le regole tedesche sono molto più importanti e difficili da imparare rispetto alla lingua tedesca per chi proviene da una cultura della raccomandazione e dello sfruttamento del territorio come quelle del comune di Collesalvetti….
Le regole in Germania sono importantissime: rispettare le file agli sportelli o in qualunque altro luogo, fare correttamente la raccolta differenziata, avere rispetto delle cose e del suolo pubblico, e tutto ciò non lede la libertà personale sono la base della società tedesca.
Il tedesco è una lingua per niente simile all’italiano, la mia esperienza è che non è facile da imparare, ma nulla è impossibile con un po’ di buona volontà. Ne vale la pena, i tedeschi, che per mia esperienza sono molto ospitali (vivo per buona parte del mese in renania) riconosceranno questo tuo sforzo. A me è servito guardare la TV in lingua tedesca. La Germania è un paese in cui vale ancora la pena abitare anche se lo scandalo volkswagen ne ha offuscato l’immagine. La politica, il rispetto per le persone e per l’ambiente sono la punta di diamante di questa società. Certo il clima è quello che è… ma ci sono voli diretti da Monaco su Firenze e treni low-cost che da Monaco giungono fino a Bologna (e poi in poco più di un’ora sarai in zona livorno). In bocca al lupo.
La Germania é un paese sicuramente più serio. Le regole sono poche, molto chiare e rispettate da tutti. L’ambiente è sacro. Li i politici colligiani non potrebbero autorizzare Lonzi, centrale a biomasse, terna ecc.
Cultura della raccomandazione e dello sfruttamento del territorio. Quanto è vero. Basta vedere come hanno ridotto Guasticce, un tempo ridente paesino di campagna, adesso periferia industriale quasi un dormitorio. E a breve attivano la centrale a biomasse (ma perché non si sono opposti) e probabilmente arriva Lonzi (sulla quale la politica locale non ha preso una posizione chiara, tranne qualche scenetta in consiglio comunale). Da ringraziare oltre ai politici, anche i colligiani che hanno permesso questo scempio.
In passato ho avuto la possibilità di avere a che fare con tante realtà diverse dalla nostra e ho avuto sempre questa sensazione: Un paese non è fatto solo dai politici che lo governano, ma soprattutto dalla gente che lo abita. Non è forse vero che i nostri governanti non sono altro che la proiezione di noi stessi?
Analogamente ai miei parenti, dubito che i colligiani quando hanno deciso di dare il proprio voto a questa giunta, avessero mai immaginato tanta poca sensibilità. Nessuno si sarebbe immaginato che avrebbero mantenuto il massimo silenzio sulla autorizzazione della centrale a biomasse, e neanche che avrebbero ideato certi siparietti per annebbiare le idee su Lonzi o per spostare i problemi sul nosocomio di Livorno.
Grande Stracco …!!