Collesalvetti «I due striscioni, che tanto clamore hanno sollevato, sono ancora al proprio posto, il primo presso l’abitazione della bambina di Biscottino alla quale hanno soppresso lo scuolabus del ritorno del pomeriggio e l’altro ha trovato ospitalità sulla facciata, fronte strada, della Casa del Popolo di biscottino, sede di Rifondazione Comunista». Non arretra di un passo Alberto Benedetti, Segretario di Rifondazione Comunista Collesalvetti. Che motiva così la sua scelta.
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«La visita con lo striscione e le parole della mamma della bambina, durante l’ultimo Consiglio Comunale – prosegue Benedetti – hanno fatto in modo che l’Amministrazione si impegnasse a risolvere il problema degli scuolabus tagliati nelle zone più disagiate del nostro Comune, a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico appena iniziato».
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«Per tutto ciò ci sentiamo di ringraziare il Sindaco e la Giunta, ma per adesso Rifondazione Comunista e le mamme che hanno partecipato all’incursione di mercoledì scorso, hanno deciso di lasciare quegli striscioni fino a che il problema non sarà risolto come promesso dal Sindaco e dall’Assessore durante il Consiglio Comunale».
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«Visto che il problema però è impellente per le famiglie, in quanto fa perdere loro tempo e soprattutto ore di lavoro, abbiamo deciso che – questo il pressing – se non arriveranno novità o notizie in merito ad una settimana di distanza dalla presa d’impegno dell’Amministrazione Comunale, convocheremo una conferenza stampa e aggiorneremo i media sulla situazione, ragguagliandoli anche sulle normative del Trasporto Pubblico Locale ed in particolare su ciò che dice la Convenzione del Trasporto Scuolabus del Comune di Collesalvetti».
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Una conferenza stampa – Benedetti ne è certo – che «non servirà». Ma il senso, «nel ribadire che tutto questo non è in polemica o in contrasto con la Giunta», è fare pressing affinché «questo disagio reale per le famiglie duri il minor tempo possibile».
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