stand Possibile

Fabio Bernardini allo stand di “Possibile” a Guasticce

Stagno Continua nelle varie frazioni colligiane la raccolta firme di Possibile, la formazione politica che fa capo all’ex dissidente PD Pippo Civati, per la presentazione di 8 quesiti referendari. Fino alle 20 di stasera, lo stand a Guasticce, mentre domani mattina ultimo appuntamento, a Stagno, presso la galleria del Conad, dalle 9:00 alle 12:00.

 

Finora gli uomini di Possibile hanno raccolto circa 80 firme sul territorio. Firme che la settimana prossima i civatiani locali porteranno all’Ufficio Elettorale del Comune di Collesalvetti per la certificazione, per poi inviarle al comitato centrale per il referendum. Due gli scenari possibili, per i “possibilisti”, a livello nazionale ovviamente: o si raggiunge il numero per poter avviare l’iter referendario entro questo mese, oppure si continua a raccogliere firme anche nei mesi successivi fino al raggiungimento delle 500.000 necessarie, ma in questo secondo caso il referendum slitterebbe al 2017, quando si sarebbero già prodotti gli effetti delle normative che i civatiani vorrebbero abrogare. Ma c’è un’altra ragione per la quale gli uomini di Possibile vorrebbero votare nel 2016: accorpare questi referendum a quello sul nuovo Senato, cosa che faciliterebbe il raggiungimento del quorum.

 

Un’autenticazione bipartisan Tornando al livello locale, Bernardini ci tiene a ringraziare sia i consiglieri del PD Dario Fattorini e Giovanni Biasci che quello del Movimento 5 Stelle Daniele Rossi per l’«importante segnale di apertura democratica». «Un referendum si può condividere o meno, ma dare a tutti la possibilità di giocare la partita è fondamentalmente cosa democratica». Un ringraziamento Bernardini vuole rivolgerlo infine al Comitato Collesalviamo l’Ambiente «per l’importante sostegno dato ai quesiti ambientali».

 

FLYER REFERENDUMI temi del referendum Otto i quesiti proposti da Possibile che abbracciano quattro grandi temi: la democrazia e la sovranità popolare; la riconversione ecologica dell’economia; la tutela dei diritti dei lavoratori e la tutela della docenza e dell’apprendimento. «Temi – così Fabio Bernardini – che affrontano e mettono un freno alle storture legate alla riforma elettorale, al Jobs Act, allo Sblocca Italia e le grandi opere, alla riforma sulla scuola».

 

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