Collesalvetti Un evento all’insegna dell’arte e della trasmissione degli ideali partigiani. É quanto organizzato ieri per l’apertura della Notte Clara 2015 presso la Pinacoteca “Carlo Servolini” nel ricordo del pittore partigiano Piero Fornaciari.
La mostra curata dalla rettrice della pinacoteca colligiana Francesca Cagianelli in collaborazione con la famiglia di Fornaciari è stata intitolata “Pierino Fornaciari: il pittore partigiano. Dalla stagione del premio Suzzara all’astrattismo.” L’evento, che ha attirato molti partecipanti, si è aperto con un discorso della presidente del Consiglio Comunale Irene Visone, che ha spiegato il senso dell’iniziativa. «Oggi – ha spiegato la Visone – festeggiamo il 71esimo anniversario della liberazione di Collesalvetti dall’oppressione nazifascista». La presidente ha infine invitato all’Alba Clara di questa mattina.
Alle cinque infatti presso la Tenuta c’è stato un concerto con annessa colazione per tutti coloro che hanno voluto ammirare l’alba del giorno della liberazione dall’oppressione antifascista di cui tra l’altro Pierino Fornaciari è stato uno principali promotori prima di essere uno dei maggiori esponenti della pittura labronica neorealista. «Inoltre – ha continuato la Visone – guardando i quadri di Fornaciari si percepisce quanto egli sia promotore della cultura essendo stato anche un maestro nella sua vita». La Visone ha infine ringraziato Francesca Cagianelli e la famiglia Fornaciari per aver contribuito ad arricchire la manifestazione con un evento dal forte significato storico e culturale.
In seguito ha preso la parola Pardo Fornaciari, figlio del pittore cui è dedicata la mostra. «Lo stimolo per organizzare questa mostra – così Fornaciari- ci è stato dato dalla signora Cagianelli. Io infatti mi sono solamente occupato dell’ allestimento tecnico della mostra, mentre Francesca ha scelto i quadri da esporre. A lei ho voluto lasciare questo compito poichè è stata la persona che è riuscita a farmi apprezzare e comprendere a pieno le opere di mio padre. Ci tenevo inoltre a ricordare che Pierino Fornaciari, prima di essere un pittore, è stato anche un partigiano arruolato nelle file della 23esima Brigata Garibaldi famosa per aver partecipato alla liberazione della città di Pisa».
«Durante questa azione mio padre – ha raccontato l’uomo – si è distinto nella salvaguardia dei beni culturali dell’ Università di Pisa mettendo in sicurezza, assieme agli altri partigiani, biblioteche, laboratori e quant’altro. Come pittore, mio padre è stato un rappresentante di scene di vita quotidiana legate spesso alla lotta proletaria, basti pensare all’opera “Gli Ansaldini” oggi qui in esposizione raffigurante tre operai della ditta Ansaldo in sciopero a braccia conserte».
In seguito ha preso la parola la curatrice della Pinacoteca,Francesca Cagianelli. «Per cominciare – ha esordito la Cagianelli – ringrazio il Comune che ci ha dato fiducia per l’ennesima volta nell’organizzazione di questi eventi. Volevo rendere noto che stiamo cercando di monografare e riportare alla ribalta questo artista che per il suo carattere schivo e altri fattori non ha voluto partecipare a molte mostre a livello nazionale. L’opera di Pierino è ancora in mano ai suoi eredi e questo sicuramente facilita il lavoro di noi curatori. Ci tenevo a rendere noto che oggi abbiamo in esposizione anche un’opera che il pittore livornese Mario Nigro ha dedicato al Fornaciari nel 1960, si tratta di un paesaggio di campagna che denota la semplicità, ma anche il forte realismo di questi pittori. Vorrei inoltre ricordare che Fornaciari ha partecipato più volte al premio Suzara, manifestazione che in questo periodo ha perso molto seguito e che andrebbe un po’ riscoperta in quanto ha portato alla ribalta molti pittori famosi come ad esempio il romano Guttuso».
Dopo la relazione della Cagianelli i presenti hanno potuto ammirare le opere del Maestro Fornaciari ed assistere al concerto del “Coro d’assalto Garibaldi” che ha cantato davanti alla Pinacotoeca. Il coro, che voleva celebrare la liberazione colligiana dal nazifascismo e ricordare il pittore partigiano Pierino Fornaciari, ha offerto ai presenti un repertorio di canti provenienti dalla tradizione tipica partigiana.
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