Assemblea StagnoStagno Rabbia, dissenso e sfiducia. Sono emersi questi sentimenti da parte dei cittadini di Stagno e Guasticce presenti all’incontro organizzato dal Consglio di Frazione di Stagno che si è tenuto giovedì sera presso il Centro Civico. L’incontro si è aperto con l’intervento del presidente del Consiglio di Frazione, Giuseppe Cintio, che ha spiegato per quale motivo il Consiglio CDF stagnino non ha voluto partecipare all’incontro con l’Amministrazione in Comune.

 

Rammarico e tentativi di soluzione «Come Consiglio di Frazione – ha spiegato Cintio – abbiamo deciso di riunirci e non partecipare alla riunione in Comune facendo un ragionamento semplice. Essendo contrari rispetto all’Amministrazione su questo punto, ci è infatti sembrato inutile il dover presenziare ad una riunione dove comunque non ci sarebbe stato nulla da fare per poter smuovere la situazione e così abbiamo deciso di organizzare questa seduta pubblica, sulla falsa riga di quella realizzata a Guasticce la scorsa settimana, per confrontarci con i cittadini e anche perché siamo molto rammaricati dal fatto che l’Amministrazione continui a mettere in cantiere cose senza avvisare i Consigli di Frazione. Pur essendo contrari, però, noi non possiamo farci promotori di una rivoluzione contro il Comune – ha poi affermato il presidente del Consiglio di Frazione – siamo qui solo per avere un confronto con i cittadini e per valutare cosa è possibile fare per risolvere la questione».

 

«I CDF non vengono mai informati» In seguito è intervenuto anche Paolo Barghigiani, guasticciano, che si è lamentato del comportamento che l’Amministrazione ha nei confronti dei Consigli di Frazione. «Chiedo ai cittadini presenti – ha affermato Barghigiani- di essere più propositivi nei confronti dei Consigli di Frazione e di chiedere di fare una riunione quando è necessario. Sono molto rammaricato inoltre del fatto che i Consigli di Frazione non vengano mai informati quando sono in atto delle opere nei vari paesi del Comune. Lo statuto approvato in Comune tra le altre cose infatti prevederebbe che i CDF siano avvisati prima di attuare lavori di qualsiasi genere. Queste violazioni – ha continuato Barghigiani – devono essere denunciate e solo noi cittadini possiamo farlo».

 

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Andrea Auteri (PD)

Dissenso, ma anche apertura In seguito anche altri cittadini hanno mostrato il loro dissenso nei confronti della centrale a biomasse e contro l’Amministrazione Comunale. Primo fra tutti lo stagnino Andrea Auteri. «Vorrei ringraziare – ha affermato Auteri – il nuovo Consiglio di Frazione perché sta riuscendo ad unire la cittadinanza. Sul fatto della centrale a biomasse io direi che per certi versi potremmo anche essere contenti. Quello che non va bene è che questi amministratori fanno praticamente quello che vogliono e che se vengono portati davanti a normative infrante rispondono che le aree in oggetto per la realizzazione di un progetto sono di proprietà private. Detto questo dobbiamo prendere il codice penale e denunciarli con una raccolta firme per cercare in qualche modo di mandarli a casa», è andato giù duro l’uomo.

 

Un PD che «ha perso la bussola» Ad esprimere un forte dissenso e a utlizzare parole dure nei confronti dell’Amministrazione è stato anche il guasticciano Bruno Giovannini. «Da quello che è stato detto in questa riunione – così Giovannini – ho capito che di questa centrale fino a poco tempo fa non ne sapeva niente nessuno. Io ovviamente per motivi di impatto ambientale sono contrario a questo progetto, ma la cosa che mi scandalizza più di tutte è il comportamento che il Comune sta avendo in questa situazione. Noi non ci siamo ancora accorti che come cittadini siamo inutili in quanto abbiamo eletto un’Amministrazione inutile. Questo Pd ha perso la bussola – ha continuato Giovannini – perché prende decisioni senza consultare i cittadini. Bisogna far loro capire che stanno sbagliando con un segnale forte e chiaro. A tal proposito infatti propongo di fare una manifestazione in Comune».

 

Alla conferenza ha anche partecipato tutto il gruppo consiliare del Movimento 5 stelle, ma anche il Consigliere di Frazione di Guasticce Moreno Botrini.

 

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Daniele Rossi (capogruppo M5S)

Il Capogruppo del Movimento 5 stelle Daniele Rossi ha infatti preso la parola durante l’incontro. «Non sono qui in veste di rappresentante del Comune – ha affermato Rossi – ma come cittadino. Oggi noi eravamo in Comune a esaminare la documentazione di questa centrale e abbiamo visto che mancano delle cose. Il Consiglio di Frazione purtroppo può fare ben poco per questa situazione ed infatti suggerisco di agire per mezzo del Comitato che a quanto ho sentito è già in fase di costituzione. Ci tenevo inoltre ad informarvi che il Tar in Italia sta dando sempre più ragione ai comitati che agiscono per motivi simili a questi. Detto questo mi auguro che il comitato possa riuscire nel suo intento».

 

In seguito ha preso la parola anche il consigliere Ettore Fiaschi. «Io chiederei ai cittadini – ha affermato Fiaschi – di fare un comitato non solo per Stagno e Guasticce, ma per tutto il Comune di Collesalvetti, che dal punto di vista ambientale è disastrato in tutte le zone. Basti pensare alla fonti di inquinamento non indifferente sul capoluogo. Chiedo questo anche perché l’assessore Demi ha un atteggiamento strafottente su tutte le questioni ambientali che riguardano il Comune sia nei confronti dei cittadini ma anche nei confronti della Commissione Ambiente di cui faccio parte».

 

A chiudere l’ incontro è stato l’intervento dello stagnino Enzo Bandini (SEL). «Io parlo da rappresentante politico del Comune di Collesalvetti – ha affermato Bandini – e da quello che è emerso stasera ho capito che fino a poco tempo fa nessuno, compresi i membri dell’Amministrazione, sapeva di questo progetto. L’altro problema di enorme portata, oltre a quello della centrale, è che qui come da altre parti sta venendo a mancare la democrazia, poiché si continua a fare le cose senza rendere conto ai cittadini. Il comitato che sta per nascere dovrà agganciarsi ai comitati già esistenti su Livorno che si battono per problemi analoghi. Io come rappresentante politico non entrerò nel comitato, ma lo sosterrò dall’esterno anche con eventuali finanziamenti. Bisogna far capire al Sindaco che oltre ad essere il primo cittadino deve essere anche il tutore della salute dei cittadini».

 

Al termine dell’incontro i cittadini presenti si sono riuniti e hanno iniziato la raccolta firme per la costituzione del Comitato, che nella serata di giovedì aveva già ottenuto circa 80 adesioni. Probabilmente si terrà già durante la prossima settimana la prima riunione del neonato Comitato, nella quale verrà approvato un statuto e saranno elette anche le cariche rappresentative.

 

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