Francesco Domenici

Francesco Domenici (PD)

Stagno «Il dialogo? Solo a cose già decise e fatte». Ci tiene a precisarlo Francesco Domenici: «la mia è una critica costruttiva», ma ritiene che non si possa più tacere il problema. Anche perché Domenici è un tesserato PD iscritto al circolo di Stagno e tale vuole rimanere, ma intravede questo problema nell’Amministrazione Comunale espressione del suo partito.

 

Lo spunto della riflessione Lo spunto, al ragazzo, lo danno i manifestini anonimi apparsi a Guasticce inerenti la centrale a biomasse di prossima costruzione (leggi qui) che avevano provocato l’ira del presidente del Consiglio di Frazione, Enrico Del Corso, anche se poi è emerso che non c’era alcuna volontà di anonimato (leggi qui). «Lungi da me giustificare iniziative di questo tipo – aveva scritto Domenici sulla sua bacheca Facebook prima che l’autore uscisse allo scoperto – (quando si scrive è doveroso firmarsi), ma queste “iniziative senza volto” prendono vita quando non vi è una corretta informazione da parte degli organi preposti e il dialogo fra cittadinanza e Amministrazione è scarso».

 

«Insensato dialogare a cose già decise e fatte» «Il Consiglio di Frazione – è la riflessione del ragazzo – è un organo voluto dall’Amministrazione, dovrebbe essere quindi uno strumento con un ruolo chiave nell’informazione alla cittadinanza, che deve essere corretta e tempestiva: non ha senso informare a cose già decise e fatte, quando poco o nulla è possibile fare. Ma è quello che è successo. I Consigli di Frazione non sono stati informati/interpellati preventivamente e non hanno dunque potuto a loro volta informare la cittadinanza. Sembra che si vogliano approvare certe cose ad ogni costo, senza i dovuti passaggi democratici».

 

«E se lo si fa, ci sono conseguenze» «Quando accade questo poi, ci sono delle conseguenze. Alcune persone, all’assemblea dei mercoledì scorso (leggi qui, ndr) si sono poste male nei confronti dell’Amministrazione e infatti questo è il segno che c’è qualcosa che non va. Del resto, se si va in assemblea a dire: “ormai non ci si può più far niente”… E poi, il tema: con la salute non si scherza».

 

«Quello “state sereni” inopportuno» «Un assessore (Demi, la polemica era rimbalzata con un video anche sul gruppo Facebook “Indignati del Colle”, ndr) che dice alla gente: “state sereni” e la gente che gli risponde urlandogli addosso. Significa che c’è qualcosa che non va, che è venuto meno quel rapporto di fiducia fra istituzioni e cittadini e questo è grave».

 

La polemica sulla riunione del 16 Una riflessione Domenici la fa anche sull’incontro convocato dall’Amministrazione Comunale per giovedì 16 aprile alle 21 a Collesalvetti per approfondire la questione dell’impiango a biomasse. «Un argomento che interessa tutta la cittadinanza e cosa si fa?! Una riunione aperta ai soli consiglieri di frazione anziché un’assemblea pubblica. E per di più a Collesalvetti, non a Stagno o a Guasticce. Assurdo».

 

«É la morte del dialogo, è la morte della politica» «Vedo tutto questo – è la conclusione di Domenici – e mi dispiace perché Lorenzo (Bacci, ndr) l’ho sostenuto in entrambe le campagne elettorali; il PD è il mio partito che significa “Partito Democratico”, ma in questo caso si è tenuta una condotta tutt’altro che democratica. E non è la prima volta, vista la reazione della gente che è il sintomo di una situazione che si è incancrenita. L’Amministrazione non può fare orecchi da mercante! Io ho la tessera del partito, nelle sue varie evoluzioni, da quanto avevo 18 anni; credo nel PD e proprio per questo ho il dovere di sollevare questo problema. E’ brutto vedere tutto questo, vedere che anche la commissione ambiente del Consiglio Comunale era stata tenuta all’oscuro di tutto, vedere persone che si trincerano dietro un “la legge lo consente, dunque si farà”, dietro ruoli ed incarichi: è la morte del dialogo, è la morte della politica».

 

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