Stagno “Le tre G di Giulia”. E’ questo il titolo del nuovo romanzo della stagnina Alessandra Donati, edito da Book Sprint edizioni. L’opera – presentata venerdì sera a Stagno – rappresenta il prosieguo di “Giulia – Non può piovere per sempre”. Alla presentazione sono intervenute numerose persone, fra cui diverse colleghe della Donati, una delle quali, Patrizia Di Sazio, ha introdotto l’opera al pubblico presente.
La trama La Giulia del secondo libro non è più quella del primo. E’ diventata, dopo molti tentativi, una ragazza madre. La sera prima di partorire decide di lasciare il marito e di non fargli riconoscere le sue figlie poiché si rende conto di essere ancora innamorata di Giuseppe. Suo marito accetta quella decisione, contento di poter vivere liberamente la sua storia d’amore con la sua giovane assistente con cui tradisce Giulia da qualche anno. Giulia, che partorisce tre gemelle, concepite grazie ad un intervento di fecondazione in vitro, ma ritrovandosi sola, abbandonata da suo padre e da molti amici. Ma non si scoraggia, decide di andare avanti per la sua strada, vivere da sola, senza cercare più Giuseppe, di cui non ha più avuto notizie.
Un libro che… «ti prende fino all’ultimo» «Questo libro – ha detto la Di Sazio – ti prende fino all’ultimo. Quando, finito il precedente, senti la mancanza di un prosieguo, vuol dire che il libro ha fatto centro. La storia di questa ragazza è appassionante perché si vede uno sviluppo, un’evoluzione. Il primo libro è una specie di educazione sentimentale della protagonista; una ragazza che può apparire un po’ superficiale, ma, in realtà, non è così. Giulia non è una ragazza leggera, non solo, quantomeno. E’ una ragazza impegnata nel sociale, che va volontariato, responsabile. Non è un’adolescente “sdraiata”. Riesce a fare tante cose e anche a vivere un’intensa storia d’amore. Il primo libro ci lascia un po’ in sospeso, con l’amaro in bocca, mentre nel secondo libro le cose si sviluppano. Se del primo libro ci rimane la vivacità, l’allegria di questo personaggio, nel secondo queste caratteristiche permangono, ma ovviamente Giulia deve confrontarsi con le cose serie della vita, con delle scelte molto difficili. Nel finale, poi, un’accelerazione narrativa che sconvolgerà nuovamente il quadro».
«Alessandra – ha concluso la Di Sazio – è una vera e propria scrittrice, che sa come agganciare tutti i propri personaggi, che sembrano talmente vicini alla realtà di ognuno di noi – che può dunque identificarvisi – che ci si affeziona».
Dal canto suo, la Donati ha parlato di una grande scorrevolezza nella stesura del romanzo. «Mi sono resa conto, scrivendo, che non solo mi piace molto leggere, ma amo molto scrivere, cosa che non pensavo. Mi è piaciuto come, nello scrivere, soprattutto il primo libro, io abbia rivissuto quegli anni, quando io avevo 16 anni»