Collesalvetti Inizialmente calendarizzata nell’ultima seduta del Consiglio Comunale, è stata rinviata al prossimo Consiglio «a seguito del tempo richiestomi dal presidente di commissione – ha spiegato in Aula la presentatrice del documento, Loredana Pantaleone (M5S) – per valutare gli emendamenti e coinvolgere la Commissione Pari Opportunità e le associazioni del territorio». Stiamo parlando della mozione del Movimento 5 Stelle per fare del Comune di Collesalvetti una “città per la pace”.
L’Ufficio per la Pace e l’apposito capitolo di bilancio Il documento pentastellato chiedeva non solo che si facesse del Comune di Collesalvetti una “città per la pace”, ma anche che alla cosa fosse data «massima diffusione fra la cittadinanza, le istituzioni dello Stato e gli organismi internazionali». La mozione impegnava – e impegnerà se approvata senza modifiche sostanziali – la Giunta a costituire un apposito “Ufficio per la Pace” «quale espressione del Consiglio Comunale e quindi della cittadinanza tutta con il compito di promuovere, con quanti si renderanno disponibili, la cultura della Pace e dei diritti umani mediante iniziative culturali, di ricerca, di educazione e di informazione che tendano a fare del territorio comunale una terra di Pace». Infine, il documento pentastellato prevedeva di istituire un apposito capitolo di bilancio denominato “Interventi per la promozione di una cultura della Pace”.
Nelle premesse del documento si fa riferimento, fra le altre cose, ai «numerosi problemi economici, politici e sociali che ancora oggi sono causa di drammatiche guerre in tutti i continenti e di enormi sofferenze per miliardi di persone»; al «continuo peggioramento delle condizioni di vita nel Sud del mondo»; al razzismo, all’antisemitismo e alle violenze; al «frequente ricorso alle armi e alla guerra nella soluzione delle controversie interne ed internazionali» e all’ «ininterrotta proliferazione delle armi».

Scusate la mia profonda ignoranza, ma che voi sappiate esistono in Italia delle città che non auspicano la pace ne i diritti umani, ma vogliono la guerra ?? . A che cosa puo servire nel nostro paese un’ufficio per la pace con addirittura un capitolo di bilancio, quando sono 3 anni che non ci fanno eleggere i nostri politici governanti (il diritto di voto fa parte dei diritti inalienabili) e dove le decisioni per interventi di guerra vengono presi a livello nazionale (da governanti non eletti), e spesso a livello europeo o addirittura mondiale – Che sia un’altro rivolo per spendere denaro pubblico o altro del genere ???
La profonda ignoranza è sempre scusata…forse era meglio proporre una cifra,invece di un generico ‘ capitolo di bilancio ‘…in prima battuta ci dissero che la mozione non poteva essere presa in considerazione perchè non c’erano 30 ( trenta ) euro disponibili per aderire al circuito ” Città della pace ” quindi in ogni caso si sta parlando di cifre ridicole…del resto la spesa non potrebbe essere elevata visto che il cosiddetto Ufficio per la pace sarebbe in realtà una serie di iniziative,specialmente nelle scuole,per promuovere la cultura della pace,iniziative che vedrebbero come organizzatori i dipendenti già stipendiati dal Comune insieme ad eventuali volontari…
Evidentemente, uno dei due commentatori è molto giovane e non sa ancora come stiamo arrivando alla distruzione dell’Italia. Si inizia aprendo una piccola porta e poi ci viene fatto passare di tutto e le spese lievitano in continuazione. Comunque, impegnare sedute di Consiglio (che hanno un costo) per una bandiera od inventare uffici è una cosa che dimostra che si continua a disinteressarsi dei veri problemi dei cittadini.
Vorrei ringraziare la redazione per aver …… censurato il mio commento. Un atteggiamento del genere fa pensare che sia di parte. Però è libera di esserlo.
Faccio ammenda perchè, stranamente è ricomparso il mio commento, sebbene con la dicitura dell’attesa di approvazione.