Collesalvetti Inizialmente calendarizzata nell’ultima seduta del Consiglio Comunale, è stata rinviata al prossimo Consiglio «a seguito del tempo richiestomi dal presidente di commissione – ha spiegato in Aula la presentatrice del documento, Loredana Pantaleone (M5S) – per valutare gli emendamenti e coinvolgere la Commissione Pari Opportunità e le associazioni del territorio». Stiamo parlando della mozione del Movimento 5 Stelle per fare del Comune di Collesalvetti una “città per la pace”.
L’Ufficio per la Pace e l’apposito capitolo di bilancio Il documento pentastellato chiedeva non solo che si facesse del Comune di Collesalvetti una “città per la pace”, ma anche che alla cosa fosse data «massima diffusione fra la cittadinanza, le istituzioni dello Stato e gli organismi internazionali». La mozione impegnava – e impegnerà se approvata senza modifiche sostanziali – la Giunta a costituire un apposito “Ufficio per la Pace” «quale espressione del Consiglio Comunale e quindi della cittadinanza tutta con il compito di promuovere, con quanti si renderanno disponibili, la cultura della Pace e dei diritti umani mediante iniziative culturali, di ricerca, di educazione e di informazione che tendano a fare del territorio comunale una terra di Pace». Infine, il documento pentastellato prevedeva di istituire un apposito capitolo di bilancio denominato “Interventi per la promozione di una cultura della Pace”.
Nelle premesse del documento si fa riferimento, fra le altre cose, ai «numerosi problemi economici, politici e sociali che ancora oggi sono causa di drammatiche guerre in tutti i continenti e di enormi sofferenze per miliardi di persone»; al «continuo peggioramento delle condizioni di vita nel Sud del mondo»; al razzismo, all’antisemitismo e alle violenze; al «frequente ricorso alle armi e alla guerra nella soluzione delle controversie interne ed internazionali» e all’ «ininterrotta proliferazione delle armi».