Stagno Si torna a parlare del Macchia Verde, la storica struttura di Stagno da anni in stato di abbandono. E lo si fa in Consiglio Comunale. Durante l’ultima seduta, infatti, il Movimento 5 Stelle ha presentato un’interrogazione per chiedere all’Amministrazione quali siano i progetti in merito a questa struttura e se si preveda quindi una modifica al piano triennale delle opere pubbliche. L’interrogazione pentastellata chiedeva inoltre di portare a conoscenza del Consiglio Comunale eventuali manifestazioni d’interesse che prevedano una diversa destinazione d’uso e se il Comune intenda programmare incontri pubblici con la cittadinanza «in quanto tale struttura nel recente passato era a disposizione dei cittadini quale luogo di incontro e di aggregazione e quindi di preminente interesse degli stessi».
Nel rispondere all’interrogazione della consigliera Pantaleone, l’Assessore Menicagli ha ricordato come «durante il periodo del bando si sono presentate numerose ditte e cooperative operanti nel settore scolastico e sociale, le quali nonostante avessero mostrato interesse all’iniziativa si sono trovate costrette a rinunciare in quanto l’operazione senza una compartecipazione economica del Comune risultava non essere remunerativa neppure nel lungo periodo». Pertanto non è pervenuta alcuna istanza di partecipazione e la gara è andata deserta.
Ad oggi l’Amministrazione Comunale sta facendo delle valutazioni in merito all’ipotesi di utilizzo e gestione della struttura tenendo però conto del fatto che non ci sono risorse di bilancio da impiegare per una completa ristrutturazione dell’immobile che necessita di interventi di importo non inferiore 150.000-200.000 euro. «La frazione di Stagno – ha detto Menicagli in Aula – in molteplici assemblee ha manifestato l’esigenza di non perdere il servizio di asilo nido, ritenuto prioritario anche dall’Amministrazione».
«L’ipotesi di procedere alla pubblicazione di un nuovo bando – ha ribadito Menicagli – presupporrebbe, per andare a buon fine, una compartecipazione da parte del Comune. I percorsi con la cittadinanza erano già stati conclusi prima di bandire la gara, andata poi deserta. Era proprio con la frazione che venne concordata la destinazione ad asilo nido e sportello per l’inclusione socio-lavorativa».
L’Assessore ha infine reso noto al Consiglio Comunale che è avvenuto un incontro con la Curia livornese per sentire se fosse eventualmente interessata alla ristrutturazione e gestione della struttura.Gli uffici tecnici della Curia vescovile hanno preso atto della richiesta del Comune e stanno ovviamente valutando il piano economico per la gestione.