Castell’Anselmo Domenica Quattrocchi, presidente del Consiglio di Frazione di Castell’Anselmo si è dimessa dall’incarico, a poche settimane dalla scadenza naturale del mandato. I Consigli di Frazione, infatti, dovrebbero esser rieletti a novembre. Un atto – clamoroso proprio in ragione della tempistica – che per ora ha scelto di non motivare sui giornali, riservandosi di farlo in seguito. La cosa però non le impedisce di fare riflessioni di carattere generale sulla situazione tutta particolare del Consiglio di Frazione di Castell’Anselmo. Subentrato nel 2009 a seguito delle dimissioni del precedente, il gruppo di consiglieri guidati da Domenica Quattrocchi si è adoperato fin da subito per riportare vivacità nella piccola frazione colligiana. «Abbiamo dovuto ricominciare da zero», spiega la Presidente Quattrocchi. La volontà del CDF era quella di dare una sorta di scossa agli abitanti della frazione; farli partecipare alla vita comunitaria, attraverso feste e manifestazioni di vario genere. «Abbiamo cominciato organizzando una pentolaccia – racconta ancora la Quattrocchi – Era una cosa rivolta soprattutto ai bambini e voleva essere un invito per i cittadini di Castell’Anselmo a ricominciare a vivere la frazione e il territorio. Purtroppo però l’iniziativa, nonostante il successo ottenuto, non ha avuto la risposta sperata: molti i partecipanti da tutto il Comune, ma pochissimi quelli della zona. È stato solo in virtù di quei bambini provenienti dalle altre frazioni, che l’evento si è tenuto anche negli anni successivi».
Per due anni consecutivi, poi, grazie alla partecipazione al supporto dell’associazione “La Livornina” è stata realizzata una gara di scacchi a premi con pedine viventi in costume d’epoca. L’evento si è tenuto nello spazio antistante la chiesa del paese. «Abbiamo preso accordi con la Direzione della Continental, che gentilmente ci ha messo a disposizione il proprio parcheggio. A questo era stato aggiunto un servizio di navette per trasportare i visitatori fino alla chiesa, avanti e indietro». Ma anche in questo caso, purtroppo, «nonostante la partecipazione di numerosi cittadini provenienti da tutto il Comune e non solo, l’adesione da parte dei cittadini della frazione è stato davvero minima».
Infine, lo scorso anno, grazie alla disponibilità dell’Associazione Torretta Vecchia e del Circolo Arci in particolare, «siamo riusciti – racconta ancora la Quattrocchi – a realizzare il Ballo di fine estate, una serata di ballo, appunto, e festa al quale era stato pure abbinato un mercatino dell’usato. Nonostante le spese e l’organizzazione, la risposa da parte dei cittadini di Castell’Anselmo è stata praticamente nulla. Abbiamo organizzato tutto con i circa 490€ messici a disposizione dal Comune e, quando ce n’è stato bisogno, non abbiamo esitato a impiegare risorse di tasca nostra».
«Il Comune è sempre stato disponibile con noi: il Sindaco Bacci, il Vicesindaco Benedetti, ma anche il Bar L’angolo del Caffè di Guasticce, che ogni anno ci ha fornito i dolciumi per le pentolacce». Se c’è qualcosa, dunque, di cui il Consiglio di Frazione di Castell’Anselmo si lamenta, quel qualcosa non è l’impossibilità economica di realizzare opere o la lontananza del Comune che, anzi, «qui si rivela più presente che mai», quanto piuttosto una popolazione pressoché indifferente a qualsiasi forma di vita politica e aggregativa, una «indifferenza generale nei confronti dell’attività del Consiglio, considerato solo sporadicamente e in virtù di qualcosa di personale da chiedere».
Quanto al futuro, la Quattrocchi, pur precisando che «dobbiamo ancora discuterne in maniera ufficiale», non nasconde che «non è assolutamente mia intenzione ricandidarmi nel Consiglio di Frazione». pur ringraziando e facendo i complimenti per il lavoro svolto e per l’impegno profuso a tutti i membri dell’attuale Consiglio: Andrea Bacci, Simone Fatticcioni, Enrico Petroni, Enzo Cioni, Fiorenzo Gasparri e Rachele Apuzzo. «Auguro ai futuri consiglieri la migliore delle sorti e spero che riescano laddove noi abbiamo fallito. Ritengo che l’esperienza maturata in questi anni abbiano giovato al Consiglio, ma non posso dire di ritenermi soddisfatta. Piuttosto, la risposta della gente di Castell’Anselmo – questa l’amara conclusione – mi ha fatto più volte chiedere se tutti i nostri sacrifici siano valsi a qualcosa».

Leggendo quanto sopra, non posso non dispiacermi delle parole della Sig.ra Quattrocchi ma nell’ultimissimo incontro avuto con i candidati alla carica di Sindaco e Consiglieri lo scorso Maggio, sono emerse molte criticità su Castell’Anselmo, come la viabilità, le fognature a cielo aperto, l’illuminazione, la chiusura dell’asilo e la mancanza di aree ricreative per bambini ed anziani che onestamente mi sembrano da residente problemi ben più seri dell’organizzare qualsivoglia festa o manifestazione. La Comunità è importante ma bisogna anche capire che se all’interno vi sono persone più grandi, con disponibilità di tempo, perchè pensionati, rispetto a giovani famiglie con bambini che spesso rientrano tardi la sera, per coinvolgerli bisogna prima di tutto richiamare la loro attenzione dando seguito magari a delle richieste di miglioramento del proprio paese. A Castell’anselmo si ha l’impressione di essere un agglomerato di case abbandonato a se stesso, non un negozio, uno spaccio, neanche l’edicola per comprare il giornale la domenica, adesso poi neppure l’asilo è rimasta solo la Chiesa. La strada è dissestata, ridotta per carreggiata e buche ad un unico senso, con curve cieche pericolosissime. L’illuminazione fino a poco tempo fa era spesso spenta e tutte queste cose io le ho fatte presenti personalmente a quell’incontro ma a distanza di ben quattro mesi nessun cambiamento. Anche il taglio dell’erba sulla strada non è puntuale, abbiamo lamentato problemi cagionati dai lavori di costruzione delle case sopra Via Pontesantoro e ci sono cittadini che hanno lamentato pericolo per la non conclusione dei lavori con l’abbandono del cantiere e del terreno smosso per la costruzione. Forse come Consiglio di Frazione bisognerebbe cercare di porre rimedio ad almeno alcune di queste problematiche per guadagnarsi anche quella giusta fiducia che è alla base di un rapporto con qualunque istituzione e quindi poi cercare la partecipazione dei residenti che se in toto sono assenti qualcosa vorrà pur dire.
Concordo in parte quello che scrive “Michela” specialmente sullo stato della viabilità e dei servizi , volevo fare presente che, anche se non faccio parte del consiglio di frazione, ma partecipo spesso alle loro riunioni, che alla giunta Comunale sono state inviate documentazioni, con foto allegate, dello stato di degrado delle nostre strade, del cimitero, dell’illuminazione ed altri problemi della frazione. Il consiglio in questo caso ha fatto tutto quello che era in suo possesso. Volevo rammentare che la Frazione di Castell”Anselmo e d’intorni non è indifferente e né apatica, ma concreta nelle sue scelte politiche e sociali, ad esempio privatamente ed insieme, con cene in cui partecipano più di 60 persone riusciamo ad evolvere il sostegno: per adozione a distanza di 6 bambini africani, acquisto di due navigatori satellitari per le ambulanze di Collesalvetti, donazione all’ospedale Mayer di Firenze, cure palliative di Livorno ed altro. Forse certe manifestazioni non hanno suscitato l’interesse paesano, mentre altre , vedi torneo di bocce e pentolaccia, si.
Ogni Consiglio di Frazione è nato per fare da trait d’union tra cittadini e amministrazione comunale. In particolare per portare in evidenza le istanze e le necessità della popolazione. Come ben sa il cittadino Manni abbiamo fatto tutto quanto era nelle nostre possibilità per cercare di risolvere i problemi (anche quelle degli abitanti di Montecandoli che si sono visti solo all’inizio per poi sparire invece di lottare con noi per la risoluzione dei loro problemi). Le poche cose che siamo riusciti ad ottenere con mille sollecitazioni sono state di utilità alla frazione (vedi la pulitura della fontina poi abbandonata da chi si era impegnato a mantenerla pulita).
Avevamo aperto una centro di ascolto per la segnalazione delle criticità nelle pratiche sanitarie nel pomeriggio (zero presenze).
E’ chiaro che ogni nostra richiesta come il cittadino Manni sa benissimo era condizionata dalle risorse che l’amministrazione aveva a disposizione (quasi nulle). Avevano chiesto alla cittadinanza di collaborare con noi per capire il tipo di attività che desideravano per la frazione ma forse le persone non hanno preferito il contatto umanamente diretto preferendo criticare a posteriori sui social network.
Avevamo bisogno della popolazione per fare le cose e per avere il supporto adeguato nei confronti del Comune ma siamo stati lasciati soli.
Venivamo da un Consiglio di Frazione decaduto e bene o male con tutti i nostri errori e difetti abbiamo concluso la legislatura. Abbiamo fatto poco ? Può darsi ma non credo che chi commenta e critica ora avrebbe saputo e potuto fare diversamente e/o di più. Comunque ora ci saranno nuove elezioni e sono curioso di vedere chi di questi criticoni si farà avanti e saprà interpretare e risolvere i problemi di questa frazione.
A costoro comunque auguro di cuore buon lavoro.