Il vicesindaco Alberto Benedetti

Alberto Benedetti (RC)

Collesalvetti A circa una settimana di distanza dalle elezioni europee ed amministrative, Rifondazione Comunista fa la sua analisi del voto. Per i comunisti locali, «il dato finale raccolto, ovvero 411 voti per un 4,6%,  registra un aumento di consensi di circa mezzo punto percentuale rispetto alle Europee, dove, per la lista L’altra Europa con Tsipras ci fermiamo al 4,1%». Nel comunicato stampa diffuso si parla di un«ottimo risultato del PD, sia a livello europeo che locale», ma a fronte di questo, per Rifondazione, «non è sostenibile pensare che oggi la Sinistra italiana possa essere incarnata e rappresentata dal PD», cosa che sarebbe dimostrata dai risultati delle elezioni comunali di Livorno.  «A sinistra del Partito Democratico, a nostro avviso, c’è uno spazio enorme da colmare, spazio che in Grecia è stato ben colmato da Syriza, in Portogallo da Bloco de Esquerda, in Spagna dalla Eschierda Unida, etc…»

 

Fuori dal Consiglio Comunale e dalla Giunta «Il nostro risultato finale, purtroppo, – ammettono – numeri alla mano non ci ha permesso di rientrare in Consiglio Comunale, nel quale Rifondazione, da quando è nata nel 1991, è sempre stata rappresentata. Purtroppo uno scarto di ben 11 voti non ci ha permesso di tornare all’interno del Consiglio e della Giunta di Collesalvetti. Tutto ciò ci consegna una situazione per la quale in nostro Partito risulta essere la quarta forza politica a Collesalvetti; i comunisti superano le Liste Civiche nate come funghi negli ultimi mesi e superano in numero di voti di gran lunga anche partiti e coalizioni di Centrodestra dello scenario nazionale. Rifondazione Comunista registra, all’interno delle 20 sezioni del comune, risultati entusiasmanti come Stagno o Nugola e tutto sommato in generale discreti su tutto il territorio scontrandosi però con risultati non positivi come in alcune sezioni a Vicarello, dove l’egemonia piddina la fa da padrona».

 

La «balla» dei costi della politica per abbassare la rappresentanza Il Coordinamento locale del partito elenca fra le cause anche la legge che prevede il ridimensionamento del numero dei consiglieri comunali nei comuni italiani, legge che, rilevano, che «oltre ad aver prodotto un abbassamento del livello di rappresentanza democratica nei Consigli non ha prodotto altro. La balla dei così detti “costi della politica” ha solo impedito a forze come la nostra in tutto il paese Italia di rimanere fuori ed impedire che il dissenso o il maggior consenso nei confronti delle Amministrazioni Comunali non  fosse rappresentato».

 

«Noi, la sola forza politica di sinistra» Per i comunisti locali, questa è stata una «campagna elettorale dinamica ricca di spunti e di occasioni, di confronti e di momenti in cui gli elettori potessero valutare le proposte programmatica delle forze politiche. Ci presentavamo come sola forza politica di Sinistra sulla scheda e nei territori del Comune e come tale abbiamo tentato di mettere in risalto le buone cose ottenute nei cinque anni precedenti e  le cose da dover portare a termine e sulle quali insistere nei prossimi cinque. Abbiamo spaziato da momenti di dibattito puro a momenti più conviviali e di confronto cercando di essere presenti nei luoghi di lavoro, di vita quotidiana e nei luoghi di svago».

 

L’attacco al Movimento 5 Stelle  e alle «sedicenti Liste Civiche» Che “Rifondazione c’è” «lo abbiamo detto volantinando nei maggiori siti produttivi del Comune come nei mercatini settimanali delle varie frazioni e in tutti quegli spazi che ci sono stati concessi per poter parlare e confrontarci con la gente. Tutto questo lo abbiamo fatto, e continueremo a farlo nei prossimi cinque anni attraverso il nostro Circolo, i nostri compagni, i nostri quadri dirigenti, i nostri iscritti, i nostri simpatizzanti che hanno svolto un lavoro importantissimo e di spessore politico non indifferente. E’ con tutti loro che in questi cinque anni continueremo ad essere presenti sul territorio, nelle vertenze di lavoro, nelle questioni sociali, in ogni luogo dove ci sia bisogno dei comunisti. Così come saremo al fianco del sindaco Lorenzo Bacci che con uno straordinario risultato elettorale, che ovviamente sentiamo anche un po’ nostro, è stato confermato dai cittadini colligiani. Confermato smentendo le sirene della demagogia suonate dal Movimento 5 Stelle in primis, e puniti dall’elettorato dopo mesi e mesi di nulla politico a Roma e a Collesalvetti, da sedicenti Liste Civiche che nascondevano al proprio interno un cuore di politici consumati e ripetitivi. Il programma che abbiamo sostenuto è e rimane il più realistico ed attuabile, ed i cittadini colligiani, che non sono sprovveduti, se ne sono accorti e hanno premiato Lorenzo Bacci con una riconferma eccezionale».

 

Adesso, il governo monocolore del PD «Adesso ci aspettano, dobbiamo dire con un po’ di impasse, cinque anni di governo del territorio monocolore PD, monocolore la maggioranza in Consiglio e monocolore la Giunta Municipale, per le quali ovviamente avremmo voluto poter portare il nostro contributo attraverso la nostra presenza. Vigileremo e controlleremo da fuori, da forza politica extra-parlamentare e ora anche extra-consiliare, sull’operato dell’Amministrazione che, riceverà i nostri consensi per le questioni condivise e subirà le nostre critiche per le scelte meno condivise, così come nella tradizione politica di Rifondazione Comunista all’interno del centro-Sinistra a Collesalvetti».

 

«Lavorare per ricostruire una Sinistra forte» Ora non rimane altro che lavorare, partendo proprio dal livello locale, per ricostruire una Sinistra forte e rappresentativa a tutti i livelli, che sappia incarnare quei valori storici legati alla democrazia alla pace, alla difesa dei diritti e del lavoro e soprattutto all’antifascismo. Noi saremo sempre presenti, ci troverete ovunque basterà guardarsi bene attorno e vedrete le nostre bandiere rosse al vento».