Stefano Bracci (FI), neo eletto in Consiglio Comunale

Stefano Bracci (FI), neo eletto in Consiglio Comunale

Collesalvetti Con l’8.33% e un posto nel Consiglio Comunale, Stefano Bracci (Forza Italia) farà parte della minoranza assieme al Movimento 5 Stelle. Cinque anni caldi quelli che attendono l’ormai ex candidato sindaco azzurro. Cinque anni nei quali da una parte farà l’opposizione alla maggioranza Pd, dall’altra dovrà cercare di ricomporre i cocci di un fronte, quello del centrodestra, uscito a pezzi da questi Elezioni Comunali.

 

 

Il suo risultato e quello di Forza Italia rispecchia o va al di sotto delle aspettative?

«Ci aspettavamo un po’ di più. Però eravamo consapevoli che le divisioni all’interno del partito, unite ai tanti candidati che si sono presentati qui a Collesalvetti, ci avrebbero portato via dei voti»

 

Alla vigilia del voto aveva pronosticato il ballottaggio tra Pd e M5S?

«Ero convinto che ci potesse essere il ballottaggio perché mi sembrava che a livello generale ci fosse molta agitazione».

 

La coalizione di centrosinistra ha preso il 65.15%: quale giudizio dà al plebiscito ricevuto dal candidato sindaco Lorenzo Bacci?

«Bisogna essere molto realisti: se questo schieramento messo in campo dalla Sinistra ha governato dal dopoguerra ad oggi, vuol dire che i cittadini sono soddisfatti. Altrimenti, avrebbero avuto la possibilità di cambiare rotta attraverso un partito consolidato come Forza Italia, che ormai esiste da vent’anni, o con una forza nuova come il Movimento 5 Stelle».

 

Lei e i tre consiglieri del Movimento 5 Stelle  andrete a comporre la nuova minoranza in Consiglio Comunale: troverete un accordo programmatico?

«Quando noi candidati ci siamo presentati in occasione del dibattito organizzato da Collenews presso la Sala Spettacolo, ho sostenuto alcune priorità che non hanno né un colore né una bandiera. Se un partito o un movimento o un’Amministrazione porta avanti un discorso che ha alla base il miglioramento di certe cose, non posso non essere d’accordo. Da parte mia, ho sempre messo al primo posto l’assetto idrogeologico del territorio, che per me è una spada di Damocle che sta sopra le teste dei cittadini di Mortaiolo e Vicarello. Questo è un tema che ho sempre portato avanti nelle interviste e nei dibattiti perché in alcuni periodi dell’anno, se non c’è prevenzione, succedono dei disastri: basta guardare la televisione. Ormai sono quattro o cinque anni che alcune zone del territorio di Collesalvetti si trasformano in paludi: di questo qualcuno ne deve rispondere. Un argomento come questo non ha sopra ideologie o bandiere, ma deve stare a cuore di tutti, soprattutto di chi ci amministra».

 

A Collesalvetti è stata eletta solo Forza Italia, mentre la coalizione che faceva capo a Giuseppe Iurescia, composta da Fratelli d’Italia, Lega Nord, Nuovo Centro Destra e Unione di Centro, non avrà nessun rappresentante in Consiglio Comunale: è il caso di ripensare ad una casa comune dei moderati in futuro?

«Se non riusciamo a trovare dei punti in comune, è molto difficile che ciò accada. Il punto è capire se pensiamo che il mondo sia governato dalle bandiere oppure dalla volontà di trasformare in realtà le idee. Se è vera la prima ipotesi, vuol dire che non è cambiato nulla dal tempo dei Guelfi e Ghibellini. Dobbiamo stabilire dove vogliamo andare: bisogna capire se vogliamo portare avanti le stesse idee».