Giuseppe-Iurescia-180x240Giuseppe Iurescia, 67 anni, è il candidato sindaco sostenuto da 4 liste di centrodestra: Fratelli d’Italia; Lega Nord; Nuovo Centro Destra e Udc. Per Iurescia, il centrosinistra vincerà, ma «è la prima volta che hanno paura di perdere». Sulla campagna elettorale, poi, non ha dubbi e ironico ci dice: «Sembra “Cantanti allo Sbaraglio”. Questa “sagra dei candidati sindaco” paradossalmente ha fatto il gioco di Lorenzo Bacci. Forza Italia ha contribuito in questo».

 

Iurescia, alla vigilia del voto quali sono le sue previsioni?

«Prevedo che il centrosinistra vinca ancora una volta al primo turno, certo il risultato loro non sarà più bulgaro.  Essi si attesteranno secondo me, intorno al 58%, voto più voto meno. Comunque è la prima volta dal 1948 che hanno paura di perdere, e questo farà sì che qualcosa a Colle cambierà in meglio.  Sicuramente il Movimento Cinque Stelle sarà il secondo partito, senza azzardare una percentuale. La lotta per il terzo posto, dipenderà dalla scelta che faranno i cittadini, noi di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale abbiamo lavorato bene;confidiamo molto nell’offerta del nostro concreto programma.  Ritengo peraltro che lo staff che ha offerto Forza Italia “politicamente” nel nostro territorio sia veramente scarso ed il loro risultato sarà sicuramente penalizzante. Delle altre liste in ballo una sola, penso, si potrà attestare intorno al 2%: la lista di Biagi».

 

Come Le è sembrata questa campagna elettorale?

«Una campagna elettorale tipo” cantanti allo sbaraglio”.  Questa sagra dei candidato sindaco a Colle è servita solo per disperdere voti e paradossalmente ha fatto il gioco di Lorenzo Bacci e anche Forza Italia ha contribuito in questo senso, non riconoscendo nella mia persona l’unico candidato del centrodestra, ma ormai è chiaro, Forza Italia gioca a vinci-perdi a Colle come a Livorno».

 

Se tutte le forze politiche in gioco, ancorché con un solo consigliere, entreranno in Consiglio Comunale, che scenario si prefigura?

«Non ritengo che entreranno molti consiglieri, tolti i dieci più il sindaco, del centrosinistra, ne rimangono sei, di cui due o tre saranno grillini. Per gli altri tre posti sarà una battaglia tra Alleanza Nazionale, Fratelli d’Italia e Forza Italia, quasi certamente gli altri rimarranno fuori.  Dipenderà dal quorum».

 

Fra gli avversari, chi le va più a genio e chi invece non sopporta proprio?

«L’unico più simpatico è stato Nicola Chierici, che con la sua compostezza e le sue “sportellate” ha dimostrato che tutti si possono candidare a sindaco di Colle. Questa è la democrazia.  Per gli altri candidati in gioco, tolto Lorenzo Bacci che ormai politicamente è preparato visto ha già alle spalle un mandato amministrativo, gli altri mi sono sembrati tutti un po’ incerti, ma del resto non conoscono perfettamente la macchina amministrativa comunale.  Comunque tutti  ragazzi simpatici ed io dopo tanta esperienza politica ho imparato a sopportare tutto».

 

 Se eletto sindaco, a quale questione vorrà porre mano per prima?

«Se verrò eletto sindaco – e qui ci vorrà la benedizione di Padre Pio, al quale io sono molto devoto –  la prima cosa che farò sarà una rivisitazione territoriale delle opere pubbliche come la variante del Crocino, ormai abbandonata a sé stessa (roba da Gabibbo!).  La strada provinciale 555 è anch’essa ferma e paralizzata da più di un anno. E’ incredibile: a Collesalvetti le opere pubbliche iniziano e poi tutte le volte bisogna fare confusione perché abbiano un termine. Non sarà per caso che chi autorizza le opere, poi in corso d’opera se lo dimentica?  Occorrerà poi chiarire definitivamente la sporca situazione dell piscine e della Cittadella dello sport, eliminando il debito accumulato e occorrerà altresì rivalutare il complesso con la creazione del Polo delle quattro esse, ivi compreso la Pubblica Assistenza di Collesalvetti, perché la palazzina dove si trova ora è a rischio crollo.  Sarebbe necessaria la creazione di una RSA perché nel comune di Livorno non c’è posto, bisogna ricorrere a Rosignano o Cecina, quando va bene.  Con la realizzazione di tale struttura si creerebbe anche occupazione (almeno 40 posti tra OTA, OSS, infermieri professionali, medici, cooperativa per le pulizie e personale per cucina).  All’interno, poi, anche spazio per associazioni ONLUS tipo AUSER ed altro.  Infine, un piccolo Pronto Soccorso per il primo intervento che aiuti chi ha bisogno, evitando di andare a Livorno e perdere mezza giornata per due punti di sutura».