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Da sinistra: Francesca Pacini (sopr.); Marta Leung Kwing Chung (mezzosopr.) e Mario Menicagli (dir.)

Collesalvetti – Le donne e la musica. Sono state queste due realtà, l’una umana e l’altra artistica, le protagoniste indiscusse dello spettacolo andato in scena ieri sera, alle 21:15, alla Sala Spettacolo di Collesalvetti. “Mimì e le altre – donne all’Opera” è stato uno spettacolo per voce narrante, due voci soliste e gruppo strumentale ideato da Gabriele Benucci e Mario Menicagli su musiche di Gioacchino Rossini; Vincenzo Bellini; Wolfgang Amadeus Mozart; Giuseppe Verdi; Giacomo Puccini; Pietro Mascagni e George Bizet ed in collaborazione con il Cantiere Lirico della Fondazione Teatro Goldoni di Livorno. Intramezzate da una frizzante Daniela Morozzi, le due cantanti – il soprano Francesca Pacini ed il mezzosoprano Marta Leung Kwing  Chung – hanno eseguito varie arie d’opera: Un bel dì vedremo (Puccini); Tacea la notte placida (Verdi); Donde lieta uscì (Puccini); Prenderò quel brunettino (Mozart); Caro nome (Verdi); Una voce poco fa (Rossini); Vissi d’arte, vissi d’amore (Verdi); Casta diva (Bellini); Addio del passato (Verdi); Seguidille (Bizet).

 

La serata, in omaggio alla festa della donna, è stata introdotta dall’Assessore alla Cultura, Donatella Fantozzi, che è anche Presidente dell’Istituzione Schumann, ente organizzatore dell’evento. «Sto con chi sostiene – ha esordito la Fantozzi – che da festeggiare ci sia ben poco, ma da celebrare sì. Sono fermamente convinta nella nostra società ci siano anche tanti uomini che non userebbero mai violenza contro le loro donne: madri, mogli o figlie che siano. Credo che proprio questi uomini debbano essere i protagonisti di questo cambiamento sociale».

 

Come accennato, una frizzante Daniela Morozzi, intermezzando gli interventi canori delle due donne, ha fatto da sarcastica commentatrice di tutti quegli “strani casi” che i librettisti d’Opera hanno voluto far capitare alle donne delle loro Opere, tutte morte ammazzate, suicide o di malattia a seguito dell’amore contrastato o impossibile con il loro amato. Il tema conduttore della serata, postuma alla festa della donna che si era celebrata il giorno prima, infatti, era quello della violenza sulle donne, appunto. «Chi ha composto la musica? Chi ha scritto il libretto? – ha ironizzato la Morozzi – Uomini, ovviamente!». Fanno quasi tutte – ma non tutte, si pensi a Rosina del rossiniano Barbiere di Siviglia di cui è stata cantata l’aria Una voce poco fa – una brutta fine, ma, in realtà – è stato evidenziato – spesso si tratta di personaggi moralmente e umanamente assai più forti di quelli maschili.

 

Insomma… una serata all’insegna di un tema assai serio, ma anche piacevole per la musica e per la piccante comicità della Morozzi.