Collesalvetti – Giuseppe Iurescia, attuale capogruppo del PDL in Consiglio Comunale, ha deciso di passare a Fratelli d’Italia – Centrodestra Nazionale. Per lui, un «rientro in famiglia», dopo la parentesi trascorsa nel partito fondato da Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini nel 2009 come fusione di Forza Italia ed Alleanza Nazionale. Una scelta che Iurescia non ha mai digerito. Un’esperienza che si è dunque conclusa, non solo per lui, ma per il partito stesso che, dopo la fuoriuscita del suo cofondatore Fini; la scissione degli alfaniani e la rinascita di Forza Italia, non esiste più. Candidato sindaco di Collesalvetti alle elezioni 2014 per la rinata Alleanza Nazionale, che ha però anche il nome di “Fratelli d’Italia – Centrodestra Nazionale”, Iurescia, nella sua prima intervista a Collenews, parla di numerosi temi: dai rapporti con Forza Italia ed il Nuovo Centro Destra, al tema dell’ingresso del Movimento 5 Stelle in Consiglio Comunale («una bolgia» tale far rimpiangere amaramente al Partito Democratico il Centrodestra). Un Centrodestra sicuramente frammentato a livello locale («bravi come noi del Centrodestra a suicidarsi non c’è nessuno») – Forza Italia; Fratelli d’Italia e Nuovo Centro Destra – che, secondo il capogruppo uscente del PDL difficilmente potrà trovare la quadra e fare un’alleanza elettorale unica. Fermo restando, evidentemente, che in politica davvero tutto è possibile.
Consigliere Iurescia, il suo passaggio dal Pdl a Fratelli d’Italia è stata una scelta dovuta a dinamiche politiche nazionali, oppure riguarda la dimensione locale, quindi il Comune di Collesalvetti, o entrambe le cose?
«Sei anni fa io ero ancora Presidente de Circolo di Alleanza Nazionale intitolato a Beppe Nicolai e avevo un foltissimo gruppo di iscritti: 134, per la precisione, cosa della quale anche la Segreteria politica regionale andava orgogliosa, visto che il nostro Comune si trova in una regione rossa. Poi, un signore di nome Gianfranco Fini ci disse che avremmo dovuto confluire nel Pdl. Io, che ero delegato nazionale, non ero d’accordo fin da subito. E con me, molti altri. Non abbiamo mai capito il perché di quella scelta. Poi, fu lo stesso Fini a mettersi di traverso a Silvio Berlusconi. Infine, la scelta di Alfano, col Nuovo Centro Destra. Ma ho preferito rientrare nella vecchia famiglia di Alleanza Nazionale, anziché confluire nella nuova formazione alfaniana».
Insomma.. non c’aveva mai visto dentro ed è rientrato, come dice lei, nella famiglia d’origine. Si ricandida, quindi, a consigliere comunale?
«Come 5 anni fa ho desiderato, per la verità, la mia candidatura a Sindaco. Non per vincere, che è impossibile, ma per portare almeno 2 o 3 consiglieri comunali in più in Consiglio. Sono 20 anni, infatti, che svolgo attività politica nel Comune di Collesalvetti e mi conoscono in tanti, nelle varie frazioni. Mi conoscono ed apprezzano. Riesco perfino a rimanere simpatico ad esponenti di Sinistra».
Ma, a prescindere dall’eventuale candidatura a Sindaco, come consigliere comunale si ricandida?
«Mi ricandido come consigliere comunale, ma sarò anche candidato Sindaco per Fratelli d’Italia – Centrodestra Nazionale».
Quindi non ci sono trattative politiche con Forza Italia o col Nuovo Centro Destra per un candidato unico dell’ala di centrodestra?
«Ad oggi, il Segretario dell’ex Pdl non mi ha chiesto nulla, né mi ha invitato, né cacciato. Non ci sono dunque trattative. Certo… se fossi stato desiderato anche da Forza Italia, penso che qualcuno si sarebbe già fatto avanti, ma questo non è avvenuto. La strada me la devo fare da solo».
Quindi, sostanzialmente, Forza Italia avrà un suo candidato e lei sarà quello di Fratelli d’Italia?
«Certamente sì!».
I suoi attuali colleghi consiglieri comunali del Pdl cosa faranno? Torneranno in Forza Italia oppure…
«Ho fatto un sondaggio fra gli altri consiglieri comunali. Domenico Belardo, che aderiva al Circolo di Alleanza Nazionale di cui ero Presidente, rientrerà in Fratelli d’Italia, mentre per quanto riguarda Serafino De Luca, già appartenete a Forza Italia, non mi è dato sapere nulla, ma non credo si ricandiderà. Quanto al consigliere Passetti, mi ha detto che non si ricandiderà».
Da poco, nel Comune di Collesalvetti, è nato anche il Nuovo Centro Destra. Che rapporti pensa di tessere con loro? Li conosce?
«Nessuna pregiudiziale, da parte mia, nei confronti del Nuovo Centro Destra perché certe distanze politiche, anche Alfano, come me, le ha prese. Sono comunque stato già contattato io da parte di questa nuova formazione politica, senza bisogno di andarli a cercare».
Ma quale può essere il peso politico del Nuovo Centro Destra sul Comune di Collesalvetti, secondo lei?
«Bella domanda! Cinque anni fa, ricordo, c’era l’UDC, che pur non riuscendo ad eleggere nemmeno un consigliere comunale, alle elezioni regionali sfiorò il 4% e questo è un dato politico significativo. Chissà che la gente dentro l’urna…».
Forza Italia, Fratelli d’Italia, Nuovo Centro Destra… Soprattutto in un’area, come quella del Comune di Collesalvetti dove c’è una stragrande maggioranza democratica non rischia di essere un suicidio politico per il Centrodestra questa frammentazione?
«E’ proprio così! Bravi come noi del Centrodestra a suicidarsi non c’è nessuno. Cinque anni fa è già accaduto, nel Comune di Portoferraio, mentre oggi ci stiamo suicidando in massa, in tutta la nazione, figuriamoci in Provincia di Livorno. Ma perché capita questo?! Perché di fronte ai problemi concreti della popolazione (il lavoro, etc…) i nostri responsabili politici si preoccupano più della loro scalata politica. Quando in tutte queste tre formazioni che lei ha elencato ci saranno persone, modestamente, come me, che vivono di pensione e fanno politica per “opera pia”, quasi a rimessa, senza pensare alle poltrone, allora le cose cambieranno».
Quindi, un accordo politico a livello locale fra Forza Italia, Fratelli d’Italia e Nuovo Centro Destra è impossibile?
«Non con Forza Italia, ma col Nuovo Centro Destra sì, perché ci somigliamo politicamente tantissimo. Tornando all’UDC, ha dichiarato di schierarsi politicamente col Centrodestra. Chi appoggerà, però, a me non è dato saperlo. Forza Italia? Fratelli d’Italia? Noi? Vedremo. Non penso Forza Italia, però».
Che scenari politici prevede per l’imminente rinnovo del Consiglio Comunale Colligiano? Riuscirà ad entrare il Movimento 5 Stelle? Con quanti membri?
«Ne vedremo delle belle! Con la nuova normativa tutti i Comuni dovranno comunque privarsi del 40% dei consiglieri. Il Partito Democratico conquisterà la maggioranza – non so se faranno coalizione col Sel e con Rifondazione Comunista perché non tira aria buona – anche se non più con un risultato bulgaro, viste le divisioni fra renziani e cuperliani, ma il 50% +1 comunque, sì, lo otterranno».
Quindi, una vittoria del Centrodestra, o a questa o ad altre tornate elettorali, è fantascienza.
«Sì, è impossibile! Anche perché a noi i candidati sindaco ci sono sempre stati calati dall’alto, da Livorno. E questo è il metodo migliore per non vincere mai. Secondo me, accadrà così anche stavolta. Il candidato sindaco per Forza Italia verrà scelto da Livorno».
Non mi ha risposto compiutamente riguardo l’ingresso del Movimento 5 Stelle in Consiglio Comunale. Entrerà una nutrita pattuglia di consiglieri pentastellati?
«Il Movimento 5 Stelle siamo capaci di farlo tutti quanti. Durante le due gestioni Nista, con me si sono ritrovati un grillino fra i piedi. A sfasciare siamo capaci tutti; se io mi mettessi a tirar fuori tutti i panni sporchi della Sinistra locale raddoppierei i voti, ma per coerenza politica non lo faccio. La mia opposizione è sempre stata costruttiva».
La mia domanda, però è: entreranno i pentastellati in Consiglio Comunale? In che misura?
«Entreranno, entreranno!»
A quel punto, l’Aula del Consiglio Comunale colligiano non rischia, a suo giudizio, di trasformarsi…
«In una bolgia! Se va come credo, in Consiglio Comunale ci saranno solamente Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. E ne vedremo delle belle! Il sogno del Partito Democratico è che il seguito politico del Movimento cali – e secondo me un calo fisiologico ci sarà – ma anche che il Centrodestra torni in Consiglio Comunale; anche per loro sarebbe “manna dal Cielo”. Al peggio non c’è mai limite! Prima dicevano male di noi, ma… non si sa mai cosa il Signore manda dopo. L’unico augurio che si può fare al Partito Democratico è che almeno due Consiglieri di centrodestra vengano eletti, perché se si ritrovano soli con i pentastellati…».
Ritorniamo a quella che, sostanzialmente, lei ha definito “fantascienza politica”, ossia una vittoria del Centrodestra a Collesalvetti. Qualora, per assurdo, fosse, che squadra di Assessori si sceglierebbe?
«Gente onesta. Avrei in mente dei dottori commercialisti per l’Assessorato al Bilancio, per esempio. Poi – mi lasci dire – rivisiterei un po’ l’accorpamento delle deleghe: quella sanitaria e quella sociale io non le accorperei in un unico Assessorato, francamente! Non avrei comunque problemi ad inserire nel mio staff di Governo gente di Sinistra, se qualificata e competente».