Rifondazione ComunistaStagno Prosegue il botta e risposta fra Partito Democratico e Rifondazione Comunista. L’attacco era partito dai comunisti (leggi qui) che chiedevano al sindaco Bacci e alla Giunta un’assunzione di responsabilità a fronte del risultato schiacciante del referendum costituzionale, per il cui SÌ i vertici politici del Municipio colligiano si erano battuti. Il PD, dal canto suo era passato al contrattacco (leggi qui) chiamando in causa la logica dei due pesi e delle due misure, riferendosi al ruolo giocato dall’attuale segretario di Rifondazione Comunista Collesalvetti, che fu vicesindaco della Giunta Bacci. Ora, la palla se la sono voluta riprendere i comunisti, che controreplicano.

 

«Purtroppo – si legge in un comunicato del direttivo di Rifondazione Comunista – siamo ancora una volta a costatare con tristezza l’evidente incapacità politica dimostrata da parte dei vertici del PD di Collesalvetti. Incapacità di sviluppare un minimo di autocritica, all’indomani del risultato del referendum con il quale essi speravano di sfondare e invece sono stati miseramente affondati ed incapacità di replicare al nostro comunicato facendo una disamina politica, anziché un attacco personale».

 

«È veramente triste registrare, in un partito così ancora strutturato e ancora radicato sul nostro territorio, la scelta di non affrontare politicamente una questione, ma banalmente scegliere di scendere sul personale, sulla figura del nostro segretario, senza mai per di più argomentare politicamente la cosa. E lo diciamo perché il PD di Collesalvetti non è la prima volta che usa questa “strategia” con Rifondazione».

 

«Il fatto che si voglia far finta, per lo meno lo speriamo, di non capire la differenza tra le accuse mosse nel nostro documento, riferite ad atteggiamenti che riguardano la conduzione di una campagna elettorale in un referendum Costituzionale che di fatto ha spaccato il nostro paese a metà, e gli esempi di consultazioni politiche a cui loro fanno riferimento, è veramente incredibile ed allarmante per chi fa politica a certi livelli. Non è questione di “due pesi e due misure”, è questione di “sommare le pere con le mele”, è questione di comprendere le differenze che politicamente ci sono. Nessun esponente di Rifondazione Comunista ha mai tenuto, una volta dentro le Istituzioni, quei comportamenti di grave scorrettezza di cui vi siete macchiati voi, anche perché l’essere partigiani è nel nostro  DNA ed è diverso dal non avere rispetto dei ruoli e delle Istituzioni, che per noi rimangono cosa seria».

 

«Detto chiaramente, Rifondazione Comunista non ha bisogno della vostra solidarietà, Rifondazione avrebbe gradito un grazie, anche perché se siete dove siete lo dovete anche ai nostri voti, e lei signor sindaco, se alle primarie del  2009 non avesse ricevuto il supporto dei comunisti, oggi probabilmente leggeremmo un altra storia. Quella stessa Rifondazione che oggi non è più vostra alleata, che ne mai più lo sarà, anche se avesse eletto uno o più consiglieri comunali, state pur tranquilli che dalla maggioranza sarebbe uscita ugualmente, senza indugio alcuno. Rifondazione non avrebbe mai scelto di essere complice delle politiche neo liberiste che anche a livello comunale portate avanti, attraverso privatizzazioni di istituzioni e di servizi scolastici, come l’Istituzione Schumann e il servizio mensa delle scuole, la soppressione del servizio scuolabus nelle località più disagiate geograficamente. Voi state portando il nostro Comune contro una scogliera, e invece di frenare la corsa, qualcuno sta soffiando a vele spiegate».

 

«Le fresine fatte di stile renziano, sul fatto di aver condotto una campagna elettorale e aver vinto con il contributo delle Destre, le avete utilizzate per mesi, ma il risultato è che i cittadini sono ugualmente andati in massa a votare respingendo le vostre riforme autoritarie. Crediamo che nessun cittadino di Collesalvetti abbia mai visto un volantino di Destra in giro per il Comune, se non forse negli ultimi due giorni prima del voto. Qui chi ha tirato le fila delle iniziative è stato il Comitato per il NO, del quale nessuna forza politica di Destra faceva parte, ma che ha visto una Sinistra che unitariamente ha condotto tutta la campagna elettorale, ed è questo che a voi ha spaventato e continua a spaventare visti i risultati arrivati. Sfatiamo un’altra bugia, cioè che qui a Collesalvetti la Sinistra si autodefinisce “sinistra-sinistra”, questa è, come la definirebbe Lenin, una “perverzione infantile”, di chi vorrebbe tanto, ma non ne fa parte. Noi siamo semplicemente la Sinistra, quella che voi non rappresentate più, di cui voi non fate più parte e di cui noi comunisti siamo parte integrante assieme a tanti altri. Quella Sinistra che tanto vi piace denigrare, ma di cui avete una paura cane e che presto vi chiederà il conto».

 

 

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