Rifondazione ComunistaStagno Una richiesta di «una seria presa di responsabilità da parte  del sindaco, ma anche da parte di chi, all’interno della Giunta ha tralasciato le proprie responsabilità per correre dietro a qualche SÌ in più». É la dura presa di posizione di Rifondazione Comunista a seguito dell’esito del referendum costituzionale del 4 dicembre scorso. I comunisti locali parlano di una «Giunta che con lui (il sindaco) si è dedicata anima e cuore al referendum facendo perdere le loro tracce negli uffici comunali per settimane».

 

 

«Dopo mesi di campagna referendaria, dura, intensa e purtroppo spesso anche di basso livello – si legge in un comunicato del direttivo colligiano di Rifondazione Comunista- gli italiani e i colligiani hanno votato e hanno detto NO, in difesa della nostra Costituzione nata dalla Resistenza Partigiana e della sovranità popolare, messe a rischio dalla riforma. Le lunghe settimane di campagna referendaria hanno fatto registrare un grande impegno a favore del SÌ del sindaco e di parte della Giunta municipale che si sono schierate accanto ai militanti e consiglieri PD per tentare la vittoria. Fortunatamente la vittoria non è arrivata. Abbiamo visto un grande impegno profuso dal sindaco e da parte della sua Giunta in ogni luogo, ai mercatini settimanali, a specifiche iniziative nelle varie frazioni, ai volantinaggi, impegnati giorno e notte sui social-network, ci pare abbiano fatto di tutto togliendo tempo all’incarico amministrativo, peraltro pagato dai cittadini, irrispettosamente verso una posizione degna di chi dovrebbe rappresentare anche chi non li ha votati o non la pensa come loro. Si perché chi ricopre incarichi in organismi esecutivi è diverso da chi ricopre ruoli politici, e su questo come sempre a Collesalvetti si genera confusione e si accavallano i ruoli in maniera errata. Come altre volte è accaduto il sindaco, che ricopre la doppia veste di segretario provinciale del PD e sindaco di Collesalvetti, dà la precedenza al ruolo politico piuttosto che a quelle istituzionale, anzi sovrappone i due ruoli creando confusione e non rispetto dei diversi ruoli. Ovviamente la stessa cosa riguarda anche parte della Giunta che con lui si è dedicata anima e cuore al referendum facendo perdere le loro tracce negli uffici comunali per settimane».

 

«A nostro avviso non si ha più bene la consapevolezza che ricoprire determinati ruoli a livello territoriale comporta responsabilità istituzionali ed etiche legate al fatto di rappresentare una comunità locale. Responsabilità che in ogni momento devono prevalere sula questione politica, serve una grande capacità di sopportare pesanti doveri istituzionali che comportano il rispetto delle regole scritte e non scritte, etiche e morali che non possono essere mai travalicate per nessuna ragione. Qualcuno dirà, ma il sindaco ha anche responsabilità politiche. Noi questo accumulo di ruoli lo riteniamo sbagliato, che ricopre un ruolo istituzionale si deve limitare a quello, frenare le ambizioni politiche e servire in maniera più corretta possibile la comunità che rappresenta. In politica queste scelte non si fanno mai né sotto ricatto, né con una pistola puntata alla nuca, serve avere un alto senso delle istituzioni e avere la capacità e la maturità di attendere tempi giusti per ricoprire ruoli talvolta incompatibili».

 

«Riteniamo che tutto questo non ci sia stato a Collesalvetti, non siano state rispettate queste regole basilari sul rispetto e l’etica né da parte del sindaco, né da parte di alcuni componenti della Giunta municipale e questo lo riteniamo grave. Riteniamo che questo debba comportare una seria presa di responsabilità da parte  del sindaco, ma anche da parte di chi, all’interno della giunta ha tralasciato le proprie responsabilità per correre dietro a qualche SÌ in più. Voti che tra l’altro non sono arrivati, o per lo meno non come qualcuno dell’Amministrazione Comunale si aspettava, infatti la provincia di Livorno già di per sé ha avuto un risultato in controtendenza con la Regione stessa. Ma c’è di più, il risultato tanto inseguito dal sindaco e parte della Giunta non è arrivato nemmeno nel Comune di Collesalvetti dove, per quasi il 3% il NO è risultato vincitore. Questa riforma costituzionale, in maniera politicamente incosciente, ha spaccato in due il nostro Paese, e a sua volta anche il nostro Comune. Ed il sindaco, essendosi esposto in maniera così forte rispetto alla ricerca del risultato, a nostro avviso non rappresenta più una comunità ma ne rappresenta solo metà di essa, non avendo rispettato quei principi e responsabilità istituzionali elencati precedentemente. Detto tutto ciò, ribadiamo che per noi, questa volta, è obbligatoria una seria presa di responsabilità da parte del sindaco e da quella parte della Giunta municipale che hanno ignorato queste regole, violando così quei principi di rappresentanza istituzionale e democraticità che per noi sono fermi ed inviolabili».

 

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