Marco Falaschi, 22 anni, vicarellese, è il candidato sindaco di Scelta Civica. Alla sua prima esperienza politica, Falaschi descrive la sua campagna elettorale «semplice ed innovativa». Per lui, la candidatura di un ventiduenne non è un azzardo, parola per lui più appropriata per descrivere «un sorpasso pericoloso o gli sport estremi» che non «il cercare e discutere le soluzioni delle problematiche del nostro territorio che saranno per i prossimi 5 anni il bello o il brutto del futuro di tutti».
Falaschi, siamo giunti alla fine di questa campagna elettorale. Come le è sembrata?
«Vivendo questa mia prima esperienza politica per me è stata tutta una novità e piano piano ho assunto sempre più consapevolezza e fiducia in quello che facevo. Rispetto ad altri la mia agenda non era piena di impegni, ma ho avuto comunque occasione di confrontarmi con i cittadini, quindi penso che la mia campagna elettorale sia stata innovativa ma soprattutto semplice, e non avendo la macchina organizzativa del Sindaco uscente con feste e incontri ogni giorno nelle varie frazioni, mi sono dato da fare consegnando personalmente e con l’aiuto di amici alcuni miei volantini».
Alla vigilia del voto quali sono che previsioni fa? Ritiene verosimile un ballottaggio con il Movimento 5 Stelle?
«I 5 stelle, noi di Scelta civica per Collesalvetti e le altre 2 liste civiche (Uniti per cambiare e Libertà di movimento) rappresentiamo le novità di queste elezioni comunali. L’ipotesi ballottaggio è un’eventualità probabile per la coalizione PD in quanto la somma delle percentuali delle 2 liste civiche, di Forza Italia e della coalizione di Iurescia forse saranno di poco o di tanto superiori al solo gruppo di opposizione che era presente nel 2009».
Non ritiene un po’ un azzardo la sua candidatura in così giovane età ?
«Ho 22 anni e l’azzardo lo vedo in un sorpasso pericoloso, negli sport estremi e non nel cercare e discutere le soluzioni delle problematiche del nostro territorio che saranno per i prossimi 5 anni il bello o il brutto del futuro di tutti».
Se tutte le forze politiche in gioco entreranno in Consiglio Comunale, che scenario si prefigura?
«Uno scenario nuovo rispetto a quello avuto negli ultimi anni, con tutte le forze politiche sarà possibile un vero e proprio confronto sulle varie questioni».
Fra gli avversari, chi le va più a genio e chi invece non sopporta proprio?
«Non vedo avversarsi, ma persone che credono nei propri programmi. Siamo tutti alla ricerca di soluzioni per dare lavoro, serenità ai cittadini per vivere al meglio. Io credo che un Sindaco per gestire il Comune con successo dovrà avere oltre alla serietà, una Giunta professionale che lo aiuti nel gestire con il cuore e non per interessi politici. Saranno i cittadini con il loro voto a decidere e giudicare, non certo io».
Se eletto sindaco, a quale cosa vorrà mettere mano per prima?
«Sono molte le cose da fare nel territorio di Collesalvetti: c’è la questione delle piscine e del Palazzetto dello sport poiché dal 2009, dopo la chiusura, è rimasta solo la palestra di Vicarello. Per le altre Frazioni esaminerei con la Giunta le diverse esigenze in base alle priorità. Solo ottimizzando il bilancio senza tassare i cittadini, ma sostituendo alcune spese più consistenti verso fornitori esterni con una gestione autonoma di alcuni servizi, ci saranno risorse tali da permetterci di mettere mano a qualsiasi intervento. Ma prima di caricarsi di altre spese e interessi passivi ci sarà da affrontare in primis il debito residuo del finanziamento delle piscine che si trascina da anni capendo qual è la reale situazione economica poiché fondamentale è dedicare le risorse nella tutela dei cittadini e dei lavoratori in difficoltà».