
Nugola Renzo Barsacchi, 89 anni, ha lasciato ieri questa Terra. Questo pomeriggio sono state celebrate le Esequie a Nugola. Ma Renzo non ha lasciato solamente questa Terra; ha lasciato, impresso, nei cuori delle tantissime persone che lo hanno amato, fra cui chi scrive, un ricordo indelebile. La sua fede incrollabile, la sua incondizionata fedeltà a Gesù Cristo e al suo Vangelo, quel mirabile, luminoso esempio di vita autenticamente evangelica; il suo spendersi, senza risparmiarsi per la bellissima famiglia che ha creato, per i più piccoli, i più emarginati, i più soli, i malati.
Il ricordo del direttore di Collenews.it, Diego Vanni.
IL RICORDO
Ciao, caro amico e maestro. Non ti dimenticherò mai. Vedi com’è la vita?! Avevo 14 o 15 anni quando iniziai a venire da te: mi spiegavi il Vangelo…Ma, più che con le parole, me lo spiegavi col tuo esempio di vita: quanto ti “perdevi” con gli ultimi, i più emarginati, i malati…: hai incarnato nel tuo cuore, nel tuo essere, il Vangelo. Già: il Vangelo. Penso a quello di Matteo sul giudizio finale: “Ero malato e mi avete visitato”… (Mt 25, 36). Quanto ti sei speso con i malati! E non ho dubbi che il Signore in questo momento ti stia spalancando le porte del suo Regno di amore e luce infiniti. Non ho dubbi che in questo momento ti stia stringendo fra le sue braccia, dicendoti: “Vieni, benedetto dal Padre mio; ricevi in eredità il regno preparato per te fin dall’origine del mondo” (Mt 25, 34). Avevo 14 o 15 anni quando iniziai a venire da te: mi spiegavi La Teologia Dogmatica, la Teologia Trinitaria, i primissimi rudimenti di Greco Antico… Ora, non sono più un adolescente e… vedi com’è la vita?! Oggi, a distanza di così tanti anni, raccolgo il testimone: sono, come eri tu, un insegnante di religione. Abbiamo pianto, tutti, perché il distacco è doloroso. Ma crediamo fermamente che la morte non abbia l’ultima parola; Il sacerdote che ha celebrato il tuo funerale ha detto: “Io sono qui a proclamare il Signore Gesù Cristo che è uscito vivo dalla tomba, che ha sconfitto la morte”. Davvero Dio è più forte della morte, davvero anche il nostro amore è più forte della morte. Ed infatti, caro amico e maestro, oltre ad esser certi del fatto che ora vivi con Dio, vediamo sotto i nostri occhi il tuo continuare a vivere. Lo vediamo nella splendida famiglia che hai creato, lo vedo io, nel mio essere cristiano ogni giorno, pur tra mille debolezze, cadute, grosse imperfezioni. Lo vedo nel mio lavoro (il tuo stesso lavoro); anche grazie ad esso tu continui a vivere.
Grazie, grazie di tutto, caro amico e maestro.
Diego