Collesalvetti Un’analisi sull’attività politica del PD nel territorio colligiano. È quanto fatto da Adelio Antolini, segretario dell’Unione Comunale del Partito Democratico di Collesalvetti, che nel corso del dibattito “Le comunità nel nostro territorio” che si è svolto venerdì scorso alla Festa de L’Unità colligiana, ha risposto alle domande del direttore di Collenews, Diego Vanni, fornendo ai presenti un quadro delle attività del partito a livello locale ed esternando le proprie opinioni e previsioni alla luce delle ultime tornate elettorali.
IMMIGRAZIONE E SITUAZIONE ECONOMICA Innanzitutto il segretario dell’Unione Comunale dem, ha fatto il punto su quanto si prospetta politicamente per il prossimo futuro a Collesalvetti. «Sarebbe stupido chiudersi di fronte a due batoste come quella delle politiche e quella delle amministrative – così Antolini – che chiudono un ciclo cominciato con il referendum costituzionale. Chiudono un ciclo perché palesemente noi non abbiamo risposto alle problematiche principali del corpo elettorale come le preoccupazioni per gli aspetti economici legati all’occupazione delle famiglie e dei giovani ed i problemi veri e presunti che l’immigrazione comporta. Su queste due cose siamo stati latenti, ma non sugli interventi concreti, bensì sulla comunicazione fatta. Uno degli errori del PD è infatti quello di non aver adeguatamente comunicato che grazie al ministro Minniti i flussi migratori sono diminuiti dell’80%. Questo è un qualcosa che il PD ha fatto ma che non ha pubblicizzato. Forse perché questi tipi di interventi non fanno parte della nostra “cultura”. Questo non è più vero perché se il problema dell’immigrazione è sentito dal cittadino, soprattutto dalle classi meno abbienti, è un problema che dobbiamo sentire anche noi non vergognandoci di intervenire in una certa maniera. Stessa cosa per l’aspetto economico. La ripresa economica con il conseguente aumento del PIL è infatti iniziata sotto il Governo PD».
IL RISCHIO DI PERDERE A COLLESALVETTI «Attualmente – ha continuato l’esponente dem rispondendo alle domande del giornalista – non esiste più il concetto di Toscana “rossa”. Il rischio di perdere è palese in tutta la Toscana, dove la maggior parte dei capoluoghi sono in mano al Centro Destra e ovviamente questo rischio c’è anche a Collesalvetti. Io non penso che sia il Movimento Cinque Stelle il rischio concreto su questo territorio, ma il rischio è quello che succeda come a Cascina, come a Pisa, Pistoia, Arezzo… che quindi un’alleanza di centrodestra fortemente condizionata dalla Lega, trovi un candidato valido che possa far sì che anche a Colle accada quello che è già accaduto nelle città che ho citato prima e questo è un rischio che il PD colligiano ha già preso ovviamente in seria considerazione; infatti sta cercando di allargarsi a tutte le realtà politiche e sociali del Comune per avere la possibilità di riportare i valori del Centro Sinistra, totalmente opposti a quelli del Governo attuale caratterizzati da una forte influenza della Lega, sul territorio».
«UN PARTITO CHE DIALOGA» In seguito ad Antolini è stato chiesto di illustrare quella che è l’organizzazione del Partito Democratico a livello comunale mettendo in evidenza anche le iniziative portate dal partito sul territorio. «Siamo divisi in circoli – ha spiegato Antolini – quelli più strutturati si riuniscono almeno una volta al mese. Come segreteria dell’Unione Comunale ci riuniamo due volte al mese, primo e terzo mercoledì del mese. Ogni due mesi c’è l’assemblea di tutta l’unione comunale. Insomma, abbiamo tutta una serie di incontri caratterizzati che garantiscono il confronto e talvolta anche lo scontro. Il dialogo infatti è espressione della democraticità di una forza politica. Noi intendiamo relazionarci con tutte le comunità anche senza l’ausilio di Social Network e quant’altro che generano un rapporto superficiale. Il rapporto tra forze politiche e associazioni di singoli individui è invece fondamentale perché permette di “passare dal dire al fare”. Le comunità, in un territorio come questo, ma anche in qualsiasi altro Comune, sono le realtà che operando permettono alla comunità politica di definire dei programmi realistici e di renderli operativi. La politica non può essere un sindaco che scrive ai cittadini su Facebook, ma un’Amministrazione Comunale fatta di assessori e un gruppo di dirigenti dell’Amministrazione che si relaziona sì con i singoli cittadini ma anche con le associazioni che vivono su questo territorio che quotidianamente operano nel loro ambito».
L’ANALISI DEL VOTO E LE COMUNALI 2019 Il direttore di Collenews, Diego Vanni, ha in seguito chiesto al segretario dell’Unione Comunale se durante le proprie riunioni il PD colligiano ha fatto un’analisi del voto delle politiche e delle amministrative. «Nell’ambito delle riunioni – così il segretario dell’Unione Comunale dem – è emerso che non c’è una specificità di Collesalvetti, ma che siamo totalmente inseriti in quella che è la dinamica nazionale di questi ultimi tempi: un crollo totale del Partito Democratico per come si era posto in questi ultimi anni, non per niente l’ex segretario nazionale se ne è assunto la responsabilità e con molta coerenza ha aperto una fase completamente nuova che ci porterà ai congressi territoriale e regionale ad ottobre ed in primavera a quello nazionale. Le sue dimissioni hanno chiuso un’esperienza che era cominciata col 40,8% delle europee e che purtroppo è finita con il 4 marzo nel modo che conosciamo. Tutta quella esperienza, che poteva essere sintetizzata col nome di Matteo Renzi, è da considerarsi chiusa. Tutto questo ci ha portato su Collesalvetti a cercare alleati con cui completare il programma elettorale e scegliere il candidato sindaco e con cui, vincere le prossime elezioni».
In seguito Antolini ha fatto ulteriormente chiarezza su quelle che sono le cause che (insieme alle tematiche economiche e all’immigrazione) hanno portato ad un così netto scostamento dell’elettorato dal PD. «Sicuramente le tematiche legate all’economia e all’immigrazione sono le cause più importanti. Poi c’è un aspetto di fondo: a livello di comunicazione dal referendum in poi abbiamo sbagliato. Nel senso che non abbiamo suscitato le simpatie dell’elettorato. Ma questo se vogliamo è un elemento secondario, quello principale sta nel fatto che non siamo stati più percepiti come una forza politica in grado di far fronte alle necessità soprattutto di quella parte di elettorato che avremmo voluto rappresentare».
IL RAPPORTO CON LE REALTÀ DEL TERRITORIO Il segretario dell’Unione Comunale si è poi soffermato, rispondendo alle domande di Vanni, su quello che è il rapporto del PD con l’associazionismo e le varie comunità del territorio colligiano come il tessuto commerciale, i Consigli di Frazione le altre forze politiche. «È un rapporto che c’è ed è vivo – così Antolini – anche se questo non vuol dire ovviamente che sia ottimale. Noi abbiamo sempre avuto questa propensione a curare le relazioni con l’associazionismo. Propensione che ad oggi è ancora più forte in un contesto in cui si deve andare a fare delle alleanze ed in cui si prende sempre più atto che l’amministrazione di questo Comune, che non è piccolo ma nemmeno grande, è un’amministrazione complessa perché il territorio è variegato e dal punto di vista ambientale ha problemi non comuni. Passare dal dire al fare in questo Comune è una cosa complessa. Complessità che non può essere retta solamente da una Giunta che è composta solamente da un sindaco stipendiato a tempo pieno e quattro assessori a tempo parziale. La politica a questi livelli non può gestire così un territorio di questa complessità. Ed è per questo che la relazione con le associazioni del territorio è fondamentale per pensare a cosa fare e poi a farlo».
LA “CRISI NERA” DEI CONSIGLI DI FRAZIONE Vanni ha poi chiesto all’esponente dem colligiano, un parere in merito alla crisi che stanno vivendo nei vari paesi i Consigli di Frazione. «Non è senz’altro questo il momento di crisi più nera dei Consigli di Frazione – ha affermato Antolini, dissentendo dalla visione del giornalista – la crisi è cominciata già 5 anni fa. Abbiamo provato a mettere in campo alcune innovazioni che sono risultate insufficienti. Il problema di fondo sta nel chiedersi se questi Consigli servono e tutto il lavoro che è stato fatto con il progetto “Le tue idee per Collesalvetti” è servito appunto a mettere a fuoco un modo diverso di concepire la rappresentanza sul territorio comunale: non solo la rappresentanza territoriale delle frazioni, ma anche quella sulle tematiche. Queste sono idee che vanno sfruttate, ma per renderle operative ci deve essere un’Amministrazione Comunale che ci crede a questo tipo di rappresentanza. La macchina amministrativa comunale funziona, ma non funziona come dovrebbe funzionare su un territorio così complesso. L’Amministrazione Comunale a tal proposito dovrebbe confrontarsi con realtà più dinamiche come quella delle aziende private. L’efficacia e l’efficienza dell’Amministrazione Comunale è un elemento essenziale per una forza politica. Bisogna quindi fare una grande attenzione affinché la macchina dell’Amministrazione Comunale funzioni meglio. Sicuramente sarà un grande problema da prendere in considerazione con la nuova consiliatura poiché, rispetto al passato, la realtà che ci troviamo di fronte è sempre più complessa».
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