Stagno Direzione Italia interviene, per la prima volta, dopo l’alluvione del secondo week-end di settembre. Lo fa ufficialmente, con un comunicato stampa, per esprimere vicinanza alle famiglie colpite e un ringraziamento ai volontari che si sono dati da fare. E anche per auspicare che sia tracciato «un bilancio di quanto fatto o non fatto fino ad oggi». Parla di «mala gestione» il nuovo partito politico di Centro Destra, di una «filiera delle responsabilità» che è «fin troppo lunga». Appoggia convintamente la richiesta di incontro avanzata dal CDF di Stagno di un incontro pubblico nel quale definire un piano d’azione efficace per risolvere i problemi. E, a proposito di incontri pubblici, lamenta l’assenza di rappresentanti del Comune alle riunioni del Consiglio di Frazione di Stagno e di Collesalviamo l’Ambiente. Infine, formula 3 richieste specifiche.
«L’alluvione del 10 settembre – si legge nel comunicato a firma di Diego Banti – è stata una calamità senza precedenti, sotto tutti i punti di vista. Siamo vicini alle famiglie colpite, sia di Livorno che di Collesalvetti che hanno perso tutto e in qualche caso anche un congiunto. Un grazie di cuore anche a tutti i volontari, organizzati o improvvisati, che hanno dato il proprio contributo nella gestione dell’emergenza, sporcandosi di fango e sudore fino alle tempie. Il modo migliore per onorare le vittime e mostrare sostegno a chi ha perso tutto è però quello di tracciare un bilancio di quanto fatto o non fatto fino ad oggi: lo scopo è di prevenire disastri come questi e programmare una sana prevenzione per il futuro, fatta di buone pratiche e opere idrogeologiche ormai indispensabili».
Il caso del Comune colligiano «Per quanto riguarda Collesalvetti e in particolare le frazioni di Stagno e Guasticce c’è da rilevare, come sottolineato sia dal CDF di Stagno, sia dal comitato “Collesalviamo l’Ambiente”, che gli interventi messi in atto negli ultimi anni si sono dimostrati insufficienti, mentre altri non sono mai stati messi in atto. Ciò rappresenta una grave mancanza da parte delle istituzioni preposte, non solo quella comunale, ma anche provinciale e regionale, senza contare le Autorità di Bacino, i Consorzi di Bonifica e altri soggetti che bruciano denaro pubblico (o meglio di noi contribuenti) senza produrre ciò che ci si aspetterebbe. La filiera delle responsabilità è fin troppo lunga e questo finisce per rendere lunghe e farraginose le procedure burocratiche per svolgere operazioni anche semplici quanto essenziali. Per fare un esempio, segnalo che molti cittadini in entrambe le assemblee, hanno rilevato che le pulizie del fosso Cataratto di Stagno sono state praticamente inutili in questi anni, poiché il materiale raccolto non poteva essere portato via a causa di impedimenti amministrativi, finendo così per ricadervi poco dopo grazie ad altre piogge».
La «mala gestione» «Pessimi esempi di mala gestione che sono ancora poco rispetto a cose più gravi. Agli abitanti delle case lungo l’Aurelia, all’altezza del fiume Ugione, si poteva e si doveva pensare prima che si verificasse l’ennesima alluvione, dato che non è la prima volta che questi episodi accadono. Come rilevato da un’abitante di quelle case, è stata solo fortuna che non ci sia scappato il morto».
Sversamenti e maleodoranze «Altro caso emblematico: assodato che ENI ha fatto tutto ciò che era necessario per gestire lo sversamento di idrocarburi nell’acqua riversatasi nell’impianto, resta da stabilire con certezza di quale natura sia stata l’esalazione maleodorante che abbiamo respirato a Stagno (e fino a Guasticce e Livorno Nord) per ben 3 giorni».
«Indispensabile fornire risposte» «È indispensabile che gli enti competenti forniscano risposte su questi punti e su altri, pertanto appoggiamo convintamente la richiesta di incontro avanzata dal CDF di Stagno, indirizzata all’Amministrazione Comunale e al Commissario designato dal Governo, il Governatore Rossi; un incontro cui si chiariscano le varie situazioni e si descriva un piano d’azione efficace per risolvere finalmente i problemi quasi ventennali di cui soffrono le frazioni coinvolte».
Le richieste specifiche «In particolare chiediamo che: venga spiegato al più presto dall’Amministrazione Comunale, come mai a Guasticce, nonostante i disagi riscontrati da molti, non sia intervenuta nessuna avanguardia della Protezione Civile; come mai ci sia stato un allarme esondazione alle 19 di domenica 10 Settembre, da parte della Polizia di Stato, quando ormai l’Ugione era rotto in 3 punti ed aveva già allagato gran parte della zona di Stagno vicina all’Aurelia da diverse ore e che Stagno e Guasticce abbiano priorità in tutti gli interventi di miglioramento idrogeologico della zona, sia presenti che futuri».
«In 2 assemblee importanti, Amministrazione Comunale assente» «Concludo rilevando che di 2 assemblee particolarmente importanti, nessuno dell’Amministrazione si è fatto vivo (a parte il consigliere Giovanni Biasci, ndr) , quantomeno per ascoltare le osservazioni fatte, spesso costruttive, dagli abitanti stessi. Come ormai tristemente noto, i CDF non sono considerati da questa Amministrazione ma almeno all’Assemblea di Collesalviamo l’Ambiente, qualcuno avrebbe dovuto farsi vedere. Noi continueremo ad essere presenti alle Assemblee dei cittadini e dei CDF e ad ascoltare il malcontento e le loro proposte, spesso frutto di impegno e studio approfondito. La nostra speranza è che questi contributi possano diventare parte del futuro programma comunale di Direzione Italia per la legislatura 2019-2024 e nelle prossime settimane annunceremo la data della nostra prima Assemblea Pubblica sul territorio colligiano. Un in bocca al lupo di cuore a tutti».
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