In occasione della Giornata della Memoria, Collesalvetti si prepara a un intenso ciclo di eventi commemorativi dal 26 gennaio al 31 gennaio, per onorare le vittime del nazifascismo e preservare il ricordo di uno dei capitoli più drammatici della storia contemporanea. Attraverso tre iniziative culturali che coinvolgeranno le diverse frazioni, la comunità locale si unisce per non dimenticare, come sottolineato dalla sindaca Sara Paoli, citando le parole di Liliana Segre: «La memoria è l’unico vaccino contro l’indifferenza».

«Le parole della senatrice e testimone della Shoah – ha aggiunto Paoli – vogliono essere un monito per le nuove generazioni, affinché nessuno dimentichi il significato di questa giornata. Il 27 gennaio 1945 furono abbattuti i cancelli di Auschwitz e, attraverso questi eventi, vogliamo ricordare le vittime dell’Olocausto e tutti i deportati nei campi di sterminio nazisti».
Con l’obiettivo di non limitarsi alla commemorazione, ma di trasmettere consapevolezza storica, il programma di eventi vuole offrire un’opportunità alle generazioni future di riflettere sulla tragedia e sull’importanza di preservare la memoria collettiva.

Programma degli eventi

Il primo degli appuntamenti si terrà domenica 26 gennaio, alle ore 16.30, presso il Salone Parrocchiale di Vicarello, dove l’Associazione Culturale Il Gabbiano Aps presenterà lo spettacolo teatrale “N.o 50381”, un’opera di e con Silvia Bagnoli. La performance ripercorre la straordinaria storia dell’orchestra femminile di Auschwitz, la Mädchenorchester von Auschwitz, l’unica composta esclusivamente da donne tra tutti i campi di concentramento. Nel 1943, la vita nel campo di Auschwitz era spietata, con una speranza di sopravvivenza che raramente superava i quattro mesi. Eppure, per alcune donne, la musica si trasformò in un’ancora di salvezza, un modo per preservare la propria umanità di fronte alle barbarie quotidiane. Tra queste, Alma Rosé, violinista di straordinario talento, figlia del celebre violinista Arnold Rosé e nipote del compositore Gustav Mahler, che si unì all’orchestra nel luglio del 1943. In scena, Silvia Bagnoli, accompagnata da tre musicisti (Alessandro Ponzo alla chitarra, Antonio Fornaroli al clarinetto,Eleonor Frosecchi al pianforte-tastiera), darà voce a questa storia di resistenza e speranza, dove la musica consente una affrontare l’orrore e l’arte stessa diviene un mezzo per sopravvivere. L’ingresso all’evento è gratuito.

Il giorno seguente, lunedì 27 gennaio, alle ore 11.00, a Stagno, A.N.P.I. e Furore Odv inaugureranno il Prisma della Memoria, un’installazione simbolica che ricorderà tutti i deportati nei campi di concentramento. «Questo prisma – ha concluso la sidaca Paoli – sarà il primo di una serie di installazioni che collocheremo sul territorio grazie alla preziosa collaborazione delle nostre associazioni».

Le celebrazioni si concluderanno venerdì 31 gennaio, alle ore 21.00, al Centro Civico di Nugola, dove Furore Odv presenterà  il libro “Attraversare il tempo con le parole” di Catia Sonetti.  Il volume  ricostruisce la fitta corrispondenza di una famiglia ebraica livornese dal 1937 al 1947, un decennio cruciale per la storia mondiale (ed. il Mulino), offrendo un ulteriore momento di riflessione sul passato e sulla necessità di non dimenticare.