Per una comunità come quella di Collesalvetti, l’associazionismo, la cultura e il sociale rappresentano pilastri imprescindibili per garantire coesione, crescita e benessere collettivo. Vanessa Carli, Assessora alle Politiche Sociali, Politiche Educative, Cultura e Associazionismo, ha condiviso con Collenews.it i progetti e le strategie intraprese per valorizzare le eccellenze del territorio e rispondere alle sfide più urgenti.

Iniziamo parlando di associazionismo. Quali sono le linee guida che avete individuato per rafforzare il terzo settore?

«L’associazionismo è una risorsa in grado di vivificare un territorio, animandolo con iniziative, idee e progetti capaci di unire le persone e generare bellezza. Fin dal nostro insediamento, abbiamo considerato essenziale ricostruire una mappatura aggiornata delle realtà associative presenti. Questo lavoro preliminare ci ha permesso di organizzare una prima riunione con i presidenti delle associazioni e i loro collaboratori. È stata un’occasione partecipatissima, durante la quale ci siamo presentati e abbiamo constatato che alcune di queste realtà, complice la frammentazione del territorio collinare, non si conoscevano tra loro.

Da questo confronto è emersa la necessità di costruire una rete più forte e coesa, capace di operare sinergicamente per il bene comune. Il nostro obiettivo è creare una comunità che non si limiti a condividere solo uno spazio fisico, ma che sappia identificarsi in un progetto condiviso, dove la collaborazione diventi il mezzo per affrontare le sfide e promuovere nuove iniziative».

Quali sono i risultati già raggiunti e le prospettive future?

«Abbiamo già osservato i primi frutti di questo approccio. Grazie alla collaborazione tra Auser Collesalvetti, l’associazione culturale Furore e la Pro Loco di Stagno, è stato realizzato un distaccamento della biblioteca comunale a Stagno, la cui inaugurazione è imminente.  Questo progetto va oltre l’apertura di una semplice struttura: darà vita a un vero e proprio centro

polifunzionale con attività culturali, ricreative e laboratoriali, oltre a un servizio di scambio e trasporto libri. Si tratta di un esempio concreto di come l’unione di intenti possa arricchire il territorio.

Guardando al futuro, intendiamo continuare a lavorare in questa direzione. Per il 2025, il nostro obiettivo è rafforzare ulteriormente il coordinamento tra associazioni, incentivando un lavoro di squadra costante. Ne abbiamo avuto prova con i mercatini di Natale, dove commercianti, Pro Loco, il Comune e altre realtà locali hanno collaborato per strutturare un evento ricco di proposte.  Inoltre, intendiamo ripristinare alcune buone pratiche che erano state avviate ma successivamente interrotte, come la festa delle associazioni».

Ha menzionato la festa delle associazioni. Quanto è importante per voi questa iniziativa?

«È un progetto al quale teniamo moltissimo. La festa delle associazioni, interrotta purtroppo dalla pandemia, rappresenta un momento di celebrazione e valorizzazione del ruolo insostituibile di questa realtà.  Le associazioni non sono semplici organizzazioni: sono l’anima del territorio, capaci di portare cultura, intrattenimento e socialità. Ripristinarla significherà dare voce e visibilità a tutte quelle forze che rendono Collesalvetti un luogo dinamico e vivace.

Oltre al coordinamento, un altro tema importante riguarda le strutture. vi state occupando anche degli spazi che ospitano le associazioni?

«Certamente. Stiamo  realizzando progetti di ristrutturazione e ammodernamento di alcuni spazi esistenti per renderli più funzionali e accoglienti. Questo garantirà condizioni operative migliori con il sostegno concreto e tangibile dell’amministrazione. Siamo particolarmente  lieti di vedere molte associazioni  richiedere il patrocinio del Comune per le loro iniziative, perché crediamo che una stretta collaborazione tra istituzioni e realtà locali sia fondamentale per il successo di qualsiasi progetto».

Passando alla cultura e alle politiche educative, quali sono le iniziative più rilevanti?

«Nel settore culturale, ci stiamo impegnando nella promozione della Pinacoteca Carlo Servolini, che rappresenta un elemento di eccellenza per il nostro territorio. Grazie al prezioso lavoro della conservatrice Francesca Cagianelli, l’esposizione attualmente in corso sta guadagnando sempre maggiore visibilità, con menzioni su testate di rilievo nazionale e riviste specializzate, tra cui Finestre sull’Arte. Vogliamo ora ampliare il coinvolgimento, organizzando visite guidate e collaborazioni con scuole e associazioni.

Inoltre, attualmente lavoriamo a una serie di eventi per promuovere i talenti locali: prevediamo una mostra fotografica a Nugola in aprile, un concorso di pittura a Collesalvetti e la ripresa delle presentazioni di libri.  Tra i progetti futuri, avremmo il desiderio di istituire  prossimamente anche un concorso letterario.  Per il 2025, stiamo elaborando un calendario di iniziative che coprirà ogni mese dell’anno, coinvolgendo l’intero territorio, comprese le frazioni più periferiche. La nostra visione è quella di portare cultura e arte oltre i confini della biblioteca, rendendole fruibili a tutti e trasformando le colline in un autentico  “palcoscenico diffuso” ».

 

Ci sono appuntamenti già fissati per il prossimo futuro?

«Sì, stiamo organizzando uno spettacolo teatrale per il Giorno della Memoria, il 27 gennaio, in collaborazione con la parrocchia di Vicarello. Cercheremo di coinvolgere attivamente i giovani, sia come partecipanti che come spettatori, selezionando un luogo frequentato da loro.  Per il 25 aprile, invece, stiamo pianificando una celebrazione di ampio respiro, che unisca memoria storica e coinvolgimento della comunità per il ‘80° anniversario della liberazione, data fondamentale nella storia della nostra Repubblica».

 

E sul fronte educativo, quali sono le collaborazioni in atto con le scuole?

«Stiamo dialogando con i dirigenti scolastici per sviluppare iniziative di valore. Tra i progetti già realizzati, il “Giardino della cura e della gentilezza” ha avuto un forte impatto, sensibilizzando gli studenti sull’importanza di prendersi cura di ciò che ci circonda. Stiamo inoltre collaborando con i Monti Livornesi per organizzare passeggiate educative che approfondiscano la conoscenza della flora e della fauna locale, potenziando la formazione degli studenti attraverso  un’esperienza immersiva in grado di valorizzare le bellezze naturali dei nostri luoghi».

 

Passiamo alle politiche sociali, un tema sempre cruciale. Quali sono le priorità del suo mandato?

«La questione abitativa rappresenta la sfida più urgente per il nostro territorio. Abbiamo potenziato l’organico degli assistenti sociali, inserendo anche una figura dedicata al segretariato sociale per gestire la mole crescente di richieste. Parallelamente, stiamo lavorando su più fronti: abbiamo concluso due bandi per manifestazioni di interesse che ci permetteranno di affittare case da privati ​​da destinare a chi ne ha bisogno. Stiamo anche partecipando a un bando per la costruzione di 26 nuovi appartamenti e progettando soluzioni di cohousing a Crocino e Collesalvetti. Questo tema è una priorità assoluta del mio mandato, e stiamo lavorando per reperire le risorse necessarie a rispondere alle esigenze più pressanti».