L’Editoriale È esattamente ciò che un giornalista non dovrebbe fare: scrivere di se stesso. Oggi, tuttavia, dopo un lungo periodo di riflessione, ho maturato la decisione di fare, con voi lettori, un coming out: ho la Malattia di Parkinson.

Questo coming out l’ho fatto dapprima sul mio profilo Facebook ed ora mi sembra giusto parlarne anche con voi lettori di Collenews.it. Mi è sembrato giusto farlo per rispetto nei vostri confronti.

LA SCOPERTA DELLA MALATTIA: I PRIMI SINTOMI

Ero all’Acqua Village di Cecina con amici, un caldissimo pomeriggio agostano. Una giornata piacevolissima, finché, sul finire, mi dirigo verso gli stipetti all’ingresso del parco acquatico e noto, con profonda preoccupazione, che fra l’ideazione mentale del gesto di aprire lo sportello e l’esecuzione materiale di quel gesto si frametteva un gap temporale elevato. In altre parole: il mio movimento fu molto rallentato. Come meccanismo di autodifesa psicologica, decisi di non dare importanza alla cosa. Nei giorni successivi, notai che, nel farmi la doccia, il braccio sinistro non era più capace di fare movimenti oscillatori all’indietro (quelli che fanno tutti per spalmare lo shampoo su tutta la testa): la preoccupazione tornò a farsi viva. Ma anche stavolta la azzittii. Il mese dopo ebbi una caduta da scooter; più o meno in contemporanea subentrò il tremore alla mano sinistra. Lo volli imputare alla caduta da scooter, sempre per autodifesa psicologica. Dissi a me stesso: «si sarà schiacciato un nervo». Ovviamente, i tremori non passarono. Anzi, quando 2 mesi dopo, mi ustionai medio-gravemente con dell’acqua bollente, il dolore e lo stress delle ustioni acuivano il tremore. Capii che non potevo andare oltre: andai così dal mio medico di base, che mi prescrisse una visita neurologica. Lo specialista mi visitò e notò tutti i sinomi del Parkinson (senza mai, però, farne il nome, forse per paura di spaventarmi). Feci dapprima un elettroencefalogramma (che non rilevò alcunché di anomalo) e, a seguire, una scintigrafia cerebrale recettoriale dopaminergica (l’esame di Medicina Nucleare specifico per il Parkinson), che evidenziò una compromissione del sistema dopaminergico). Iniziai così le terapie.

LA RAGIONE DI UN COLLENEWS.IT A MEZZO REGIME Questa testata giornalistica è un quotidiano on-line e, come tale, dovrebbe avere fisiologicamente un aggiornamento flash. Da quando mi è stata fatta la diagnosi, tuttavia, non è più stato così. La frequenza di pubblicazione spesso si è ridotta considerevolmente, per ovvie ragioni. La Malattia di Parkinson è famosa nel mondo, conosciuta nel mondo come “la malattia del tremore“: ben si capisce che con una mano tremante non é agevole scrivere (né a mano, né alla tastiera), non è semplice fare fotografie, é imbarazzante la manifestazione della sintomatologia parkinsoniana mentre si è ad intervistare le persone.

LA SINTOMATOLOGIA PARKINSONIANA E L’IMPATTO SUL MIO LAVORO Sintomatologia parkinsoniana che va ben oltre il tremore: c’è la rigidità muscolare (ipertono plastico); c’è il rallentamento motorio (bradicinesia); quel movimento che tutti voi fate con naturalezza ed in maniera involontaria (l’oscillazione pendolare delle braccia in maniera parallela al tronco) non c’è più nel paziente parkinsoniano nell’arto interessato per primo dalla malattia (abolizione delle sincinesie pendolari). E ancora: instabilità posturale (perdite di equilibrio), i disturbi del cammino; la mimica facciale ridotta; l’acquisizione di una postura scorretta (del tronco e del capo) e, più in generale, la rottura di un paradigma motorio (dello schema del cammino ed altri ambiti), tutto dovuto alla carenza della dopamina, il neurotrasmettitore del movimento, coinvolto in molteplici ambiti.

Tutto questo, naturalmente, non ha un impatto positivo sulla produttività lavorativa. Ed ecco la ragione per cui, da un po’ di tempo a questa parte, sarete notando un Collenews.it più “fiaccodel solito. Mi sembrava giusto dirvelo, mettendoci la faccia. La terapia del Parkinson è molto complessa: consta della Levodopa (il principale farmaco utilizzato per tamponare la sintomatologia parkinsoniana); i dopaminoagonisti; gli inibitori delle monoamino-ossidasi; gli inibitori delle catecol-o-metiltransferasi; gli anticolinergici… Non è semplice per il neurologo trovare la quadra farmacologica giusta per quel paziente specifico.

ED ECCOGI AD OGGI, CON LA VOLONTA’ DI RIPARTIRE “A PIENO REGIME

Da un po’ di tempo a questa parte sembra essersi trovata la quadra terapeutica, mi sento sensibilmente meglio e pertanto confido di poter tornare ad una produttività maggiore per Collenews.it, a vostro beneficio, in quanto residenti sul territorio del Comune di Collesalvetti, stante il fatto che questa testata giornalistica é “il quotidiano on-line sul territorio del Comune di Collesalvetti“. Io ce la metterò tutta – ovviamente non dipende solo da me – mi auguro di poter quantomeno tornare a colmare la flessione che si registrata in quest’ultimo periodo.

 

Diego Vanni

Giornalista

Direttore Responsabile di Collenews.it